Buonasera a tutti, in particolare a eugenio e andrea che hanno risposto ai miei primi messaggi.
Mi chiamo claudio, è la prima volta che partecipo a un forum e così ho qualche difficoltà, ma piano piano vedo che qualcosa comincio a capire e così provo a scrivervi.
Ho 47 anni e la mia storia con la ds inizia nei lontani anni 60, chiaramente non come guidatore ma come bambino-valigia trasportato in giro con mia sorella dai miei genitori. Devo confessare che io la ds la odiavo, ma per il semplice motivo che il mio babbo fumava come un pazzo una sigaretta dietro l’altra, ricordo ancora quel portacenere traboccante e le cicche ardenti che gli cadevano sulla giacca e risento ancora quel puzzo terribile. Poi lui (il mio babbo) si scordava perennemente la freccia inserita e teneva la macchina da fare schifo però era un amante della ds e ne ha cambiate tre una dietro l’altra, la prima addirittura di quel colore indescrivibile che è il bleu delphinium, una monofaro ma non mi ricordo il modello e peccato che non ho nemmeno una foto. La seconda mi pare che era gialla ma ho ricordi vaghissim, e l’ultima invece me la ricordo benissimo, era grigio palladium con gli interni rossi, ancora monofaro, comprata usata a firenze dopo l’alluvione del 66 però in buono stato, ritargata LI 99400 e con quella viaggi che sembravano sogni, anzi erano sogni perché la cosa che mi ricordo meglio è che spesso andavamo da dei nostri parenti sul lago maggiore e poi partivamo per piombino il pomeriggio tardi, i miei genitori che fumavano le kent e le marlboro e ci gassavano, la mia sorella sul divano posteriore e io sdraiato sul pavimento dietro che ci addormentavamo subito stanchissimi e drogatissimi nelle puzzolenti carni della ds e cullati come bambini (eravamo bambini) ci svegliavamo all’arrivo, con il muro a mattoni della chiostra comune dietro casa nostra (dove la ds viveva quando non andava) come prima immagine del risveglio e del sempre gradito ritorno a casa. Praticamente non mi svegliavo nemmeno, in trance salivo le scale e dalla macchina passavo nel mio letto, per la verità non comodo come la ds.
Poi la LI 99400 fu data indietro per la sua maestà, una SM azzurra meravigliosa ma segnata dal destino perché bruciata in un rogo nel 1974, ad appena un anno dall’acquisto, e quel ladro del concessionario di allora di livorno che patteggiò col mio babbo un indennizzo, sapete quale? Una Gs per la Sm bruciata sulla quale lui, il concessionario, non aveva fatto le modifiche che la casa raccomandava e il mio babbo, che spesso non aveva voglia di confondersi con niente, prese la GS e arrivederci per sempre a SM e DS. Comunque una consolazione ci fu, cioè che con la SM abbiamo fatto noi quattro nel settembre 1973 un viaggio piombino londra e ritorno che me lo ricordo ancora come una delle cose più belle della mia vita, anche se l’altro giorno ho visto a cecina una delle fantastiche SM del sig. rocchi (segretario club SM italia) e mi sono impressionato nel vedere quanto poco posto c’è dietro nella SM (soprattutto a paragone con la DS) e mi sono chiesto come ho fatto ad arrivare vivo a londra.
Scusate del preambolo, se non vi siete addormentati o suicidati e se qualcuno ha voglia di sentire il resto della mia storia con le ds me lo faccia sapere, così appena potrò scriverò la seconda parte perché per ora siamo fermi al 1974.
Ciao a tutti e grazie dell’accoglienza nel forum.
Claudio