Prendete la mia DSuper con 5 marce: immatricolata a novembre del '70, beige albatros ma interni rossi....tetto dipinto in gris brumaire...e palesemente sotto c'è lo stesso beige del corpo macchina......freno a mano a mano.
Elementi dissonanti coi dati cartacei: interni solo oro, tetto grigio nacré(ma non era appannaggio delle sole DS?), freno a mano a pedale....eppure la mia esiste ed è corredata in siffatta maniera. Non oso generalizzare e tantomeno dare le linee guida per dire tale cosa in tale anno e tal'altra in tale altro anno. Questa dei tetti colorati mi danna l'esistenza: dati certi e poi tante aberrazioni create nel corso della vita della dea o sul nascere prima di uscire dal concessionario.
Ricordo da bambino un sacco di DS illecite caro dscinquantasei ed io sono francese di nascita e di residenza giovanile, figurati un po' te quante ne ho viste negli anni '70...e tra tetti neri, fari antinebbia, maniglioni, paraspruzzi, vetri oscurati e cerchi SM e tinte non Citroen ce n'erano davvero tantissime, per non parlare delle povere monofaro bistrattate e trasformate in bifaro opache e con interni non conformi. Nella via in cui abitavo preticamente ogni villino aveva la sua ID o DS. Ricordi fortemente eccitanti quando il vicino arrivò con una DS23 ie bleu delta e il figlio, mio compagno di giochi, mi fece salire in garage sulla dea. Avevo otto anni ma lo ricordo davvero benissimo: odore di moquette e di gomma fresca....ah, che tempi. E poi la cambiò per una vert argenté che aveva gli interni in cuoio che rimase pochissima in garage....comprò dopo pochi mesi una CX 2000 pallas sempre verde!
Tutto questo bla bla perché penso che ognuno abbia i propri ricordi assolutamente fedeli alla realtà, legati con una fase della vita. Ma i nostri ricordi non sono figli di conoscenze specifiche ma solo di osservazione se rapportati ad una giovane età. Con Citroen abbiamo imparato a censire piccole discrepanze rispetto allo standard sancito da tavole e brochures, ma sono certo che le discrepanze siano una gocciolina in un mare di normali realizzazioni siano esse per il mercato interno(Francia), o per quello internazionale. Forse, caro dscinquantasei, nella tua città il concessionario era uomo attento alla clientela più esigente e lui stesso cambiava tinte e finiture dando luogo a molti esemplari con evidenti similitudini ma in un territorio assai ristretto.
fischer