ecco l'articolo apparso sul corriere della sera:
Formigoni: tra un anno fuorilegge tutti i mezzi non catalizzati. Da ottobre stop a 20 mila caldaie a olio combustibile
"Farà trottare anche i trattori". Dai bollini blu obbligatori allo stop agli impianti di riscaldamento a olio combustibile, al blocco per le motociclette non catalizzate e per gli autobus Euro Zero fino, appunto, alle macchine agricole non in regola, il progetto di legge antismog approvato ieri in giunta regionale non risparmierà niente e nessuno. Un’azione che convince il centrosinistra (perfino i Verdi, per i quali «l’impianto è solido») su tutto. Eccetto i tempi. «Prima un’attesa di 150 giorni per l’approvazione del provvedimento. Ora un’altra attesa per vedere operativi i primi divieti». Soddisfatto il governatore Formigoni: «Si apre un nuovo capitolo della costruzione di una Lombardia moderna, capace di lottare contro condizioni climatiche e ambientali avverse».
Molte delle iniziative decise portano, nelle date, l’anno 2007. «Il rischio è un altro autunno-inverno in emergenza», attacca il centrosinistra. Ma l’assessore all’Ambiente, Domenico Zambetti, autore del progetto di legge con il collega Maurizio Bernardo, tranquillizza: «Daremo un’accelerata». L’obiettivo massimo (difficile da realizzarsi) è tradurre il progetto in legge entro agosto. Per poter, almeno, partire subito con l’operazione bollino blu, reso obbligatorio, in tutta la Lombardia, per le vetture con più di quattro anni. Per i trasgressori, multe di 450 euro. Nel contempo, la Regione potenzierà i blitz nelle officine, per assicurare «controlli corretti da parte dei meccanici».
Dal luglio 2007 sarà vietata la circolazione degli autobus Euro Zero (se privi di efficiente filtro antiparticolato) e delle moto non catalizzate (circa 500 mila, in Lombardia). Dall’ottobre dello stesso anno, dovranno rimanere in garage i veicoli Euro Zero (un milione) sia diesel che benzina. Dal 2008, usciranno dalla circolazione i veicoli diesel Euro 1, le macchine operatrici e quelle agricole Euro Zero. La Regione, si legge nel decreto legge, «promuoverà misure per il rinnovo del parco veicolare, l’utilizzo di carburanti a basso impatto ambientale, la diffusione di erogatori di metano, Gpl». Particolare attenzione verrà dedicata a «biciclette e pedoni, con nuovi percorsi sicuri».
Automobili, ma anche immobili. Il progetto di legge riserva un lungo passaggio al capitolo edifici. E qui i tempi si riducono rispetto all’andamento generale: dal prossimo ottobre, sarà vietato l’utilizzo dell’olio combustibile per gli impianti di riscaldamento. Il provvedimento, già in vigore per le cosiddette zone critiche, sarà esteso al resto della Lombardia e «riguarderà circa 20 mila impianti di grosse dimensioni e dunque maggiormente inquinanti» fanno sapere dalla Regione. Tre mesi dopo l’approvazione della legge, inoltre, saranno pubblicate le regole per la certificazione energetica degli edifici, regole che «fissano i parametri da rispettare e standard energetici per gli apparecchi elettrici ed elettronici degli enti pubblici».
«Sono passati 150 giorni da quando l’assessore Zambetti annunciò l’imminente presentazione del progetto di legge — osserva Marco Cipriano (Ds) —. Ora lo si discuta in commissione insieme agli altri progetti di legge». Da due mesi, in commissione Ambiente è al lavoro un gruppo composto da elementi degli opposti schieramenti per scrivere un testo unico antismog. Speranza del centrosinistra è che il tutto non vada perso «ma possa esser integrato con il progetto di legge per raggiungere migliori risultati». Da parte sua, Zambetti tiene a precisare quanto il progetto di legge «sia all’avanguardia in Europa» e che, comunque, «dal 1997 a oggi la qualità dell’aria in Lombardia è migliorata». Per Carlo Monguzzi, Verdi, «i provvedimenti devono partire subito: gli strumenti che ora abbiamo, come le domeniche di stop al traffico o le targhe alterne, sono inutili».
di Andrea Galli, Corriere della Sera.