Ciao a tutti
vorrei fare una considerazione sul discorso colore: io la mia DS20 Pallas del 1974 l'ho riverniciata (dopo averla personalmente sverniciata e verificato che non fossero stati fatti patchwork di colore) del colore originale AC 427 "brun scarabeè" e tale e quale l'ho fatta verniciare (verificando che la formulazione del colore fornita dalla ditta produttrice, coincidesse con il vecchio colore rimasto bello all'interno dello sportello del carburante... e lì è stato necessario qualche aggiustamento della formula!).
Secondo me bisogna fare attenzione alla parola restauro che impone il rispetto dell'oggetto su cui si opera.
Faccio un esempio banale: chi di voi vorrebbe vedere la Monna Lisa (Gioconda) di Leonardo con i capelli biondi? Si tratta certo di un unicum, un'opera d'arte mentre, per quanto mi secchi ammetterlo, la DS è un bene di largo consumo prodotta in serie.Javascript:insertsmilie('[:ouch]')
Ora, anche a me, ai primordi, era venuto il desiderio di vederla magari di un'altro colore, ma lei mi diceva "amami per quella che sono" non per quella che "vorresti che io fossi".
Insomma, al di là dell'opera di ricostruzione di archivio delle Citroen che sta operando la Conservatorie, trovo giusto riverniciarla del colore originale e quindi concordo pienamente con Federico, tuttavia, se proprio il colore non vi va giù, ho visto un restauro (mi pare di una DS cabriolet ad opera di uno svizzero, ma potrei sbagliarmi) che ha trovato due colori diversi sulla carrozzeria durante il restauro: quello originale, dove era meglio conservato (mi pare su un bracardo, in una parte della vettura quindi non normalmente visibile) l'ha portato in evidenza, mentre il colore con cui fu in epoca antica verniciata la macchina, è stato sverniciato e ri-applicato pari pari.
Insomma la memoria storica è stata tutelata perchè, in queso caso, entrambi i colori avrebbero avuto diritto di asilo.
Buone vacanze a tutti
Diego