Scusate se mi intrometto,nn voglio aumentare la polemica, né farmi tirare le orecchie da Marini (speriamo...).
Chiedo se tra le attività del RIASC, oltre alle stipula delle convenzioni assicurative, rientra anche quella del riconoscimento dell'esenzione dalla tassa di circolazione per i veicoli ultraventennali iscritti.
Mi spego meglio riportando quanto vige nella Regione Lombardia dove risiedo: I proprietari degli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali, ad uso privato e destinati esclusivamente al trasporto di persone, devono pagare una tassa automobilistica regionale di circolazione di importo ridotto e in misura fissa, a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione. Importi della tassa: 30,00 Eur per gli autoveicoli; 20,00 Eur per i motoveicoli. La validità è sempre 1° gennaio - 31 dicembre dell'anno in cui viene usato il veicolo (anche se l'uso è limitato ad un solo giorno). Il pagamento deve essere effettuato prima dell'immissione del veicolo su strada pubblica. In caso di circolazione su strada il veicolo dovrà essere in regola anche con la normativa in materia di emissioni dei gas di scarico (bollino blu). In caso contrario, oltre ad incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa, il proprietario del veicolo dovrà pagare la tassa automobilistica di proprietà intera. Sono esclusi dall'agevolazione i veicoli adibiti ad uso professionale, cioè utilizzati nell'esercizio di attività d'impresa o di arti e professioni, per i quali il proprietario - sia esso persona fisica o giuridica - benefici delle deduzioni o detrazioni d'imposta previsti dalla legge, e i veicoli ultraventennali di proprietà di enti pubblici. I veicoli di interesse storico iscritti nei registri Automotoclub Storico Italiano (ASI), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana, ai sensi dell'art. 60 del Nuovo Codice della Strada (DLGS 285/92) sono esenti dal pagamento delle tassa automobilistica di circolazione, indipendentemente dall'effettuazione dei controlli sull'emissione dei gas di scarico.
Quindi, in base a quanto affermato nelle ultime cinque righe, se il
Riasc fosse riconosciuto dall'art 60 del Nuovo Codice della Strada (e quindi recepito dalle varie regioni) come lo sono l'Asi, lo
Storico Lancia, Italiano Fiat e Italiano Alfa Romeo , essendo le nostre vetture iscritte a club e quindi automaticamente al
Riasc potremmo risparmiare anche i 30 Eur, se uno ha tre o quattro vetture la cifra nn é poco.
In fondo, nn vedo proprio perché se uno iscrive la propria Fiat al registro Fiat é esentato dalla tassa di circolazione, mentre se uno iscrive la propria Citroen al Riasc (che in Italia é l'ufficiale della casa tanto quanto il Fiat) attraverso uno dei suoi club federati deve pagare la tassa di circolazione. Mi sembra proprio un'ingiustizia che sconfina nell'illegalità.
Cosa si sta facendo su questo fronte, si é già risolto il problema e nn ne sono a conoscenza (con tirata di orecchie di Marini)?