RUOTECLASSICHE E RIASC

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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #30 il: Settembre 07, 2006, 09:51:26 am »
Scusate se mi intrometto,nn voglio aumentare la polemica, né farmi tirare le orecchie da Marini (speriamo...).
Chiedo se tra le attività del RIASC, oltre alle stipula delle convenzioni assicurative, rientra anche quella del riconoscimento dell'esenzione dalla tassa di circolazione per i veicoli ultraventennali iscritti.
Mi spego meglio riportando quanto vige nella Regione Lombardia dove risiedo: I proprietari degli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali, ad uso privato e destinati esclusivamente al trasporto di persone, devono pagare una tassa automobilistica regionale di circolazione di importo ridotto e in misura fissa, a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione. Importi della tassa: 30,00 Eur per gli autoveicoli; 20,00 Eur per i motoveicoli. La validità è sempre 1° gennaio - 31 dicembre dell'anno in cui viene usato il veicolo (anche se l'uso è limitato ad un solo giorno). Il pagamento deve essere effettuato prima dell'immissione del veicolo su strada pubblica. In caso di circolazione su strada il veicolo dovrà essere in regola anche con la normativa in materia di emissioni dei gas di scarico (bollino blu). In caso contrario, oltre ad incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa, il proprietario del veicolo dovrà pagare la tassa automobilistica di proprietà intera. Sono esclusi dall'agevolazione i veicoli adibiti ad uso professionale, cioè utilizzati nell'esercizio di attività d'impresa o di arti e professioni, per i quali il proprietario - sia esso persona fisica o giuridica - benefici delle deduzioni o detrazioni d'imposta previsti dalla legge, e i veicoli ultraventennali di proprietà di enti pubblici. I veicoli di interesse storico iscritti nei registri Automotoclub Storico Italiano (ASI), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana, ai sensi dell'art. 60 del Nuovo Codice della Strada (DLGS 285/92) sono esenti dal pagamento delle tassa automobilistica di circolazione, indipendentemente dall'effettuazione dei controlli sull'emissione dei gas di scarico.    
Quindi, in base a quanto affermato nelle ultime cinque righe, se il
Riasc fosse riconosciuto dall'art 60 del Nuovo Codice della Strada (e quindi recepito dalle varie regioni) come lo sono l'Asi, lo
Storico Lancia, Italiano Fiat e Italiano Alfa Romeo , essendo le nostre vetture iscritte a club e quindi automaticamente al
Riasc potremmo risparmiare anche i 30 Eur, se uno ha tre o quattro vetture la cifra nn é poco.
In fondo, nn vedo proprio perché se uno iscrive la propria Fiat al registro Fiat é esentato dalla tassa di circolazione, mentre se uno iscrive la propria Citroen al Riasc (che in Italia é l'ufficiale della casa tanto quanto il Fiat) attraverso uno dei suoi club federati deve pagare la tassa di circolazione. Mi sembra proprio un'ingiustizia che sconfina nell'illegalità.
Cosa si sta facendo su questo fronte, si é già risolto il problema e nn ne sono a conoscenza (con tirata di orecchie di Marini)?
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Offline MarioCX

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #31 il: Settembre 07, 2006, 10:04:36 am »
quote:
Scusate se mi intrometto,nn voglio aumentare la polemica, né farmi tirare le orecchie da Marini (speriamo...).
Chiedo se tra le attività del RIASC, oltre alle stipula delle convenzioni assicurative, rientra anche quella del riconoscimento dell'esenzione dalla tassa di circolazione per i veicoli ultraventennali iscritti.
Mi spego meglio riportando quanto vige nella Regione Lombardia dove risiedo: I proprietari degli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali, ad uso privato e destinati esclusivamente al trasporto di persone, devono pagare una tassa automobilistica regionale di circolazione di importo ridotto e in misura fissa, a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione. Importi della tassa: 30,00 Eur per gli autoveicoli; 20,00 Eur per i motoveicoli. La validità è sempre 1° gennaio - 31 dicembre dell'anno in cui viene usato il veicolo (anche se l'uso è limitato ad un solo giorno). Il pagamento deve essere effettuato prima dell'immissione del veicolo su strada pubblica. In caso di circolazione su strada il veicolo dovrà essere in regola anche con la normativa in materia di emissioni dei gas di scarico (bollino blu). In caso contrario, oltre ad incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa, il proprietario del veicolo dovrà pagare la tassa automobilistica di proprietà intera. Sono esclusi dall'agevolazione i veicoli adibiti ad uso professionale, cioè utilizzati nell'esercizio di attività d'impresa o di arti e professioni, per i quali il proprietario - sia esso persona fisica o giuridica - benefici delle deduzioni o detrazioni d'imposta previsti dalla legge, e i veicoli ultraventennali di proprietà di enti pubblici. I veicoli di interesse storico iscritti nei registri Automotoclub Storico Italiano (ASI), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana, ai sensi dell'art. 60 del Nuovo Codice della Strada (DLGS 285/92) sono esenti dal pagamento delle tassa automobilistica di circolazione, indipendentemente dall'effettuazione dei controlli sull'emissione dei gas di scarico.    
Quindi, in base a quanto affermato nelle ultime cinque righe, se il
Riasc fosse riconosciuto dall'art 60 del Nuovo Codice della Strada (e quindi recepito dalle varie regioni) come lo sono l'Asi, lo
Storico Lancia, Italiano Fiat e Italiano Alfa Romeo , essendo le nostre vetture iscritte a club e quindi automaticamente al
Riasc potremmo risparmiare anche i 30 Eur, se uno ha tre o quattro vetture la cifra nn é poco.
In fondo, nn vedo proprio perché se uno iscrive la propria Fiat al registro Fiat é esentato dalla tassa di circolazione, mentre se uno iscrive la propria Citroen al Riasc (che in Italia é l'ufficiale della casa tanto quanto il Fiat) attraverso uno dei suoi club federati deve pagare la tassa di circolazione. Mi sembra proprio un'ingiustizia che sconfina nell'illegalità.
Cosa si sta facendo su questo fronte, si é già risolto il problema e nn ne sono a conoscenza (con tirata di orecchie di Marini)?


Originariamente inviato da cristiano - 07 set 2006 :  09:51:26



Ti risponderà Marini, in modo più esauriente.
Io ci provo per quel che so.
La risposta è: no per tutte le regioni d'Italia che prevedono una iscrizione ad un registro per i veicoli tra i 20 e i 30 anni.

L'iscrizione deve essere a "qualcosa" di federato ASI.

Unica eccezione il Piemonte per merito della Serpe che ha bombardato di mail (sfinendoli)gli amministratori locali.
In pIemonte viene esentata dal bollo pieno (pagando il ridotto di 25,80 Euro) anche una vettura di 20 anni iscritta al RIASC.
Un applaso al serpente.

Però il bollo ridotto di 25,80 Euro va pagato SEMPRE.
A meno che uno non circoli.

Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)

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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #32 il: Settembre 07, 2006, 10:25:35 am »
Forse nn mi sono spiegato bene: in Lombardia tutte le auto con più di 20 anni pagano 30 Eur e solo se circolano, anche se nn sono iscritte a nessun club (l'iscrizione al club serve per la compagnia assicurativa); se l'auto é iscritta ASI (o a un club federato ASI, ma qui l'art. 60 nn lo dice espressamente) o a uno dei tre registri ufficiali delle marche Fiat, Lancia o Alfa Romeo non paga.
Il punto é (e nn c'entrano i regolamenti regionali, ma l'art. 60 del Nuovo Codice della Strada, cioé una legge nazionale): ANCHE IL RIASC E' UN REGISTRO UFFICIALE ITALIANO DI UNA MARCA, COME LO SONO FIAT, LANCIA E ALFA ROMEO, QUINDI, PUR NN RIENTRANDO NELLA SFERA ASI, DOVREBBE ESSERE RICOMPRESO NELL'ART. 60 CHE ESENTA I SUOI ISCRITTI DAL PAGAMENTO DELLA TASSA DI CIRCOLAZIONE.
Quindi, le regioni hanno facoltà di stabilire se i veicoli ultraventennali  pagano la tassa ridotta o no (e infatti in Veneto solo i veicoli con più di trent'anni pagano la tassa ridotta, mentre in Lombardia quelli con più di vent'anni pagano tassa ridotta), mentre l'esenzione dovrebbe essere garantita per tutti quelli di interesse storico iscritti ai registri storici (e nn solo alcuni, se l'art. 60 fosse equo) essendo una legge nazionale.
Chiaro il problema?
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Offline MarioCX

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #33 il: Settembre 07, 2006, 10:35:42 am »
quote:
Forse nn mi sono spiegato bene: in Lombardia tutte le auto con più di 20 anni pagano 30 Eur e solo se circolano, anche se nn sono iscritte a nessun club (l'iscrizione al club serve per la compagnia assicurativa); se l'auto é iscritta ASI (o a un club federato ASI, ma qui l'art. 60 nn lo dice espressamente) o a uno dei tre registri ufficiali delle marche Fiat, Lancia o Alfa Romeo non paga.
Originariamente inviato da cristiano - 07 set 2006 :  10:25:35



Ah! Non lo sapevo.
Però...
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)

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Offline Martini

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #34 il: Settembre 07, 2006, 10:46:24 am »
Siamo un po' o.t., quindi risposta breve ma concisa: il RIASC ha trattative in corso con la Regione Lombardia per il riconoscimento alle vetture iscritte del permesso di circolare anche durante i probabili prossimi blocchi del traffico. Il punto su cui si cavilla è proprio quel malefico articolo 60 del CDS che di fatto limita il novero dei registri alle associazioni citate.
La Regione Piemonte, la Toscana ed il Comune di Firenze hanno superato quel punto accettando la definizione di "registro riconosciuto" che da la Magnalbò-Salvi, se mai quella benedetta legge verrà approvata, supereremo questo ostacolo, viceversa toccherà (come stiamo facendo) discutere ogni singolo provvedimento con tutte le amministrazioni.

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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #35 il: Settembre 07, 2006, 10:52:31 am »
Preciso un'altra cosa, temendo ancora di nn essermi spiegato.
Distinguo ed ho chiamato:

1)tassa di possesso (per tutti i veicoli con meno di 20 anni): si paga sempre per il semplice fatto di possedere l'auto anche se nn circola, é quello che succede a tutte le nostre auto recenti;

2)tassa di circolazione (per tutti i veicoli ultraventennali): si paga in misura ridotta stabilita da ciascuna regione (i famosi 25,82 Eur o 30 o altro) solo se il veicolo circola, a discrezione della regione é anche se estendere questa agevolazione agli ultraventennali (come in Lombardia), o solo agli ultratrentennali (come in Veneto);

3)esenzione totale: gli autoveicoli di interesse storico, ovvero iscritti ASI o in uno dei registri storici Fiat, Lancia o Alfa Romeo non pagano niente anche se circolano, purché in regola con la normativa antinquinamento e la revisone;

Il punto é che essendo il Riasc un registro storico ufficiale e regolarmente costituito in Italia (e quindi con la stessa valenza storica di Fiat, Lancia, Alfa) , pure se non affiliato ASI (e qui sta la stortura), le auto ivi iscritte e in regola con la normativa antinquinamento e la revisone(perché iscritte ad un club affiliato Riasc), dovrebbero ricadere nel caso 3).

Sentiamo che dice Marini.  

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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #36 il: Settembre 07, 2006, 11:16:09 am »
Preciso ulteriormente, perché stiam facendo un minestrone, pure se la citata legge Magnalbò-Salvi le risolverebbe entrambe:

un conto é l'esenzione dal blocco della circolazione quando viene istituito per le non catalizzate

un conto é l'esenzione dalla tassa di circolazione (e per esenzione intendo quello che ho precisato sopra) per tutti i veicoli rientranti nel famoso art. 60 del Nuovo Codice della Strada (e che ora ne riconosce solo "alcuni", ovvero quelli ASI o che in qualche modo vi hanno a che vedere, come i registri Fiat, Lancia, Alfa Romeo).

DEVE ESSERE L'ART.60 DI
UNA LEGGE NAZIONALE (OVVERO IL CODICE DELLA STRADA) E NN UN REGOLAMENTO
REGIONALE (CHE NN POTREBBE) A RICONOSCERE IL RIASC E QUINDI L'ESENZIONE
DALLA TASSA DI CIRCOLAZIONE PER TUTTI I VEICOLI IVI ISCRITTI (E QUINDI
INDIPENDENTEMENTE DAI GRILLI DELLE REGIONI CHE POSSONO SOLO STABILIRE SE LA
TASSA DI CIRCOLAZIONE RIDOTTA VA PAGATA SOLO PER GLI ULTRATRENTENNALI, O GLI
ULTRAVENTENNALI O NIENTE); SE IL VEICOLO E' DI INTERESSE STORICO PERCHE'
ALMENO ULTRAVENTENNALE E ISCRITTO ASI O A UN REGISTRO STORICO DOVREBBE
ESSERE ESENTATO IN VIRTU' DI UNA LEGGE NAZIONALE (APPUNTO L'ART. 60, MA
EQUO, OVVERO ESTESO A TUTTI I REGISTRI DI CASE ANCHE ESTERE PURCHE'
REGOLARMENTE COSTITUITO IN ITALIA E NON NECESSARIAMENTE FEDERATO O ORBITANTE
NELLA SFERA ASI).

In sintesi, per chi ha capito, la domanda é: i membri Riasc stanno facendo pressione affinché (come dovrebbe essere) anche tale registro sia inserito nell'art. 60, tagliando fuori le regioni sul punto esenzione?  

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Offline Martini

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #37 il: Settembre 07, 2006, 11:26:49 am »
La risposta è NO, nel senso che abbiamo provato a suo tempo e c'è stato risposto che non c'è alcuna possibilità che questo avvenga, nel senso che l'articolo 60 tende a proteggere/promuovere la produzione nazionale e che per il resto c'è (c'era) l'ASI.

Come ho già scritto, la legge Magnalbò-Salvi supera il problema perché ridefinisce proprio l'art.60, quando questa sarà approvata (si spera entro dicembre) il R.I.A.S.C. (come tutti i Registri Storici ufficialmente riconosciuti da una Casa produttrice che abbia almeno una sede in Italia) sarà parificato di fatto all'ASI. Dovrebbe quindi essere chiaro anche il perché del rifiuto del RIASC di federarsi all'ASI.

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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #38 il: Settembre 07, 2006, 11:37:34 am »
Ora la risposta é chiara e ti ringrazio.
Spero quindi vivamente che con il 2007, rinnovando la mia quota di iscrizione a un club federato Riasc (nel mio caso l'Ideesse club), il veicolo sia automaticamente esentato dal pagamento della tassa di circolazione, in virtù, come si è detto, della modifica apportata all'art. 60 del Nuovo Codice della Strada.E con buona pace delle regioni che quindi limiteranno il loro prelievo fiscale ai soli veicoli ultraventennali non iscritti a registri storici, secondo gli importi stabiliti nei loro regolamenti.
Saluto.
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Offline Martini

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #39 il: Settembre 07, 2006, 11:50:38 am »
In teoria si, in pratica la materia è e resterà di esclusiva competenza delle regioni che per la fiscalità sui veicoli con meno di trent'anni hanno facoltà di decidere ciò che preferiscono. Purtroppo siamo sudditi nel Paese dei campanili.

Sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re.
« Ultima modifica: Settembre 07, 2006, 11:51:30 am da Martini »

Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #40 il: Settembre 07, 2006, 11:59:06 am »
quote:
quote:


MANDANO IN ONDA  REGOLARMENTE I SERVIZI PRODOTTI DAL RIASC??

Originariamente inviato da quinto93 - 06 set 2006 :  13:39:16




rispondo a martini: regolarmente vuol dire con cadenza regolare.
nessuno nega l'apparizione dei servizi,anche se principalmente  sulle tv satellitari,come nessuno nega il lavoro fatto dal RIASC.
Quello che sottolineavo era la REGOLARITA( con cadenza regolare)
Quanto poi al se sai fare di meglio accomodati non ti rispondo
ma se vui fare polemica non c'è problema
saluti
Dario

C'è un apposito sito d'appoggio dove tutti questi video passano e dove potete divertirvi a rivedere i pià recenti in preview gratuito

Eccovi un mini-indice:

DS nei rallye: http://citroen.lulop.com/post.php/5276

I cinquant'anni DS a Parigi (dove c'è Mariozzo nostro): http://citroen.lulop.com/post.php/5041

La Soirée DéeSse: http://citroen.lulop.com/post.php/3341

Raduno DS a Vairano (pista Ruoteclassiche) 11/6/05: http://citroen.lulop.com/post.php/3092

Raduno CX sulla pista di Vairano 2004, anche qui Mariozzo Superstar:

http://citroen.lulop.com/post.php/1291
http://citroen.lulop.com/post.php/1290
http://citroen.lulop.com/post.php/1289
http://citroen.lulop.com/post.php/1288

Purtroppo i precedenti sono out-of-date.

Giusto per darti un'idea poi dei vari echodepresse, eccoti il commento del TG Com su Villa Erba: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/news/050913_tg324.html


Se pensi di saper far di meglio, beh, accomodati. [:D]

Originariamente inviato da Martini - 06 set 2006 :  23:26:22


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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #41 il: Settembre 07, 2006, 12:56:59 pm »
Sul prelievo fiscale delle regioni,Marini, mi permetto di non essere pienamente in accordo. Preciso però che nn sono un avvocato.
Le regioni hanno, come si é detto, facoltà di stabilire la cifra relativa al canone della tassa di circolazione ridotta e l'applicazione di detta tassa ai veicoli con età dai venti ai trenta anni (oltre i trenta vale la ridotta per tutti): infatti, la Regione Lombardia applica la tassa di circolazione ridotta ai veicoli dai venti ai trenta, mentre la Regione Veneto no, riscuotendo per tali veicoli la tassa di possesso calcolata in base alla potenza, oltre i trenta viene applicata in entrambe le regioni la tassa di circolazione ridotta; fanno eccezione i veicoli ultraventennali ricompresi nel famoso art. 60.
Se però l'articolo 60 del Nuovo Codice della Strada riconoscesse l'esenzione a tutti i veicoli ultraventennali di interesse storico, ovvero inclusi nei registri ufficiali di qualunque casa costruttrice avente una sede in Italia, parimenti all'Asi, registri Fiat, Lancia e Alfa Romeo, anche le regioni avrebbero ben poco da dire, nn potendo leggi regionali e regolamenti essere in contrasto con la legge nazionale.
Limiterebbero, come ho detto, la tassa di circolazione ridotta ai soli veicoli ultraventennali/ultratrentennali non iscritti in registri storici, secondo i canoni da loro stabiliti.
Se ti capita di ritornare sulla questione a Riccione, con gli altri membri del Riasc (festeggiamenti e presentazioni permettendo), sicuramente un ulteriore chiarimento gioverebbe a noi tutti.
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Offline Martini

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #42 il: Settembre 07, 2006, 03:10:15 pm »
Il punto è un altro: l'esenzione delle auto ultratrentennali dal pagamento della tassa di possesso è stabilita dallo Stato, per quelle con meno di trent'anni il pagamento della tassa di possesso è affare delle Regioni. L'articolo 60 non c'entra nulla se non che alcune Regioni stabiliscono l'esenzione o meno dal pagamento in base a tale articolo.

Di per se il Codice della Strada (da cui viene il famoso 60) non ha nulla a che fare col pagamento della tassa di possesso, dovrebbe essere la prossima finanziaria ([:D]) a stabilire eventuali riduzioni a livello nazionale, non ci spero.


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Offline serpiko

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #43 il: Settembre 07, 2006, 03:43:37 pm »
Attenzione, va detta una cosa.

Aderendo quanto più possibile alla volontà del legislatore, la tassa di circolazione andrebbe imposta a tutte le ultraventennali; unica eccezione, le auto classificate come Targa Oro ASI.
Motivazione: l'iscrizione alla Targa Oro è per la vettura, non per la persona, prevede un rinnovo annuale dietro pagamento di una quota e un riesame periodico ad opera di una commissione tecnica col quale non solo si attesta la storicità del veicolo ma addirittura la si certifica.
In sintesi il legislatore dice: se spendi così tanti soldi per mantenere la tua auto certificata significa che la stessa è storica a tutti gli effetti e, per agevolarti nel mantenimento della stessa, ti premio con l'esenzione dalla tassa.

Possiamo discutere poi sul senso di questa norma o sull'interpretazione che ne è stata data dalle entità locali ma, risalendo a monte, il privilegio non è destinato a tutte le vetture presenti nei registri di cui sopra; è esclusività assoluta delle targhe oro ASI (nel campo delle auto) e FMI (per le moto).

Il RIASC non dispone di una commissione tecnica e l'iscrizione allo stesso si riferisce alle persone, non alle vetture come per la targa Oro; le vetture degli iscritti sono solo censite, ovvero catalogate e numerate. Ergo il RIASC non avrebbe comunque la possibilità di fornire quella certificazione legalmente operante ai fini dell'esenzione dalla tassa di circolazione.
Si sta discutendo sull'opportunità di creare questo tipo di commissione anche nel RIASC ma la presenza di molteplici interlocutori - leggi singoli club - renderà lungo quando non arduo il processo di istituzione e di organizzazione di una cosa simile.
Questo non deve spaventare: qualora si partisse, sarebbe necessario farlo con tutte le carte in regola fin da subito piuttosto che iniziare la corsa zoppicando già dai primi metri.

Bisogna poi valutare l'opportunità e l'interesse generato da una certificazione di questo tipo in quanto esaminare vetture e fornire certificazioni sono cose che implicano costi di realizzazione e soprattutto responsabilità impensabili per chi opera a esclusivo titolo di volontariato - quando non a proprie spese.
Un conto è scrivere articoli, mettere in piedi convenzioni, organizzare raduni (e nessuno pensi che siano delle cosine da nulla... garantisco!) e un altro conto è firmare documenti probatori nei confronti di società ed istituzioni: in quest'ultimo caso, l'impegno e la responsabilità non si esauriscono al termine della procedura di certificazione ma proseguono fino alla fine della sua validità.

Basta ricordare il costo della prassi ASI perchè un'auto divenga targa Oro e l'ammontare della quota di rinnovo annuale della targa stessa: rispetto alla tassa di circolazione, il rapporto costi-benefici è decisamente in rosso.
Tutto sta a vedere quali possono essere questi costi nell'ambito Citroen, se gli iscritti al RIASC siano disposti a sobbarcarseli e se si trova qualcuno disponibile a prendersi il carico di tutte le responsabilità che ne deriverebbero.
« Ultima modifica: Settembre 07, 2006, 04:43:14 pm da serpiko »

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Offline cristiano

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Re: RUOTECLASSICHE E RIASC
« Risposta #44 il: Settembre 07, 2006, 04:36:22 pm »
In effetti é un bel ginepraio, anche perché il citato articolo 60 stabilisce solo cosa può ritenersi autoveicolo d'epoca e di interesse storico e collezionistico e sappiamo che perché nella categoria ci si infili anche il Riasc occorre che vada in porto la legge Magnalbò-Salvi (con le obiettive riserve espresse da Serpiko). Tale legge permetterebbe anche di sottoporre il veicolo censito nel registro storico a revisione quadriennale invece che biennale, forse senza effettuare il controllo dei gas di scarico.
Posto pure che la tassa di circolazione ridotta valga per le ultratrentennali sempre, grazie a una legge dello Stato, mentre per le ultraventennali é a discrezione della singola regione, non é in effetti chiaro chi decreta l'esenzione totale per i veicoli censiti nei registri storici (quelli definiti nell'articolo 60)
La Regione Lombardia aveva scritto e pubblicato su Internet che l'esenzione riguardava i veicoli ultraventennali rientranti nel famoso art. 60, più club, registri ed associazioni di settore riconosciuti dalla Regione Lombardia, una successiva legge regionale ha poi abolito le parole "club, registri ed associazioni di settore riconosciuti dalla Regione Lombardia", perché palesemente in contrasto con il sopracitato art. 60.
In definitiva, io penso che il passo più importante sia quello di parificare il Riasc all'ASI ed ai registri Fiat, Lancia e Alfa Romeo (anche come atto dovuto nei confronti di chi si é impegnato per farlo nascere, penso con non meno impegno di quello profuso da un alfista, o lancista e pur con le probabili difficoltà prospettate da Serpiko).
Toccherà poi a una legge nazionale (magari inserita nella finanziaria, ma sono più che leciti i dubbi di Marini), o regionale decretare l'esenzione totale dei veicoli storici ultraventennali censiti nei registri (ma attenzione che la Magnalbò-Salvi potrebbe innalzare la soglia a ultraventicinquennali se con potenza minore di 50 Kw).
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