quote:quote:C'è un motivo per cui un acquirente dovrebbe impazzire nella ricerca del colore di origine di una DS se acquista una DS rivercniciata, professionalmente e ad arte, con un colore previsto per l'anno.modello e con l'etichetta corrispondente al colore della carrozzeria ?
Basta. Avevo detto di non infilarmi nuovamente in una diatriba inutile.
passo e chiudo
Originariamente inviato da Gianluca - 14 set 2006 : 14:51:17
|
Beh.. dipende se uno riesce a "farla franca".
Voglio dire : per l'Alfa Romeo basta una normalissima e-mail all'ufficio storico con il numero di telaio e questi ti dicono.......
Originariamente inviato da Panzerfaust - 14 set 2006 : 15:08:49
|
Premettendo che la discussione è pura lana caprina perché la DS non è una Isotta Fraschini tantomeno una Bugatti Royale e che dunque nessuno, tranne che per passare una mezz'ora sul forum, si dovrà mai preoccupare di verificare se quanto sto dicendo è vero oppure no, vorrei sottolineare alcuni aspetti.
1 - Una commissione tecnica ha il compito di preservare l'originalità tecnica e non quella di coscienza.
2 - Tutte le case automobilistiche hanno dei registri, più o meno aggiornati, più o meno affidabili, della loro produzione. Non solo dei colori e degli accessori ma anche dei fornitori che hanno prodotto i vari materiali.
3 - Poche di esse sono in grado di rispondere con una mail come dice panzerfaust e pochissime (forse nessuna) avranno la voglia di certificare queste informazioni di fronte ad un contenzioso legale in quanto, come ha detto serpiko, sono frutto di registri interni scritti a mano e con pochissimi, se non nessuno, controlli di qualità.
4 - Credo che all'ASI interessino ben altri dettagli "tecnici" che non il colore di prima verniciatura.
5 - I casi di tarocco + preoccupanti dei quali una eventuale commissione tecnica RIASC dovrebbe preoccuparsi, pensando alla DS, sono,
a mio modestissimo parere , i casi in cui si cambia la natura del modello e dunque: DSpecial diventate DSuper, DS confort diventate DS Pallas, ID diventate DS (
), DS viola metallescente, interni in cicogna o in struzzo, motori turbo o a propulsione silenziosa, alettoni, corna di bue, minigonne ecc. ecc.
Ricordo che per questi tentativi di tarocco, spesso maldestri anche agli occhi di un neofita Citroen, nella stragrande maggioranza dei casi basta sollevare un cofano, scoprire un sedile, guardare un dettaglio neanche troppo dettaglio per scoprire la magagna. Ricordo inoltre che l'elenco preciso e
dettagliato di tutti i particolari di ogni singolo modello è ben conosciuto e conservato nel patrimonio delle informazioni storiche della marca e del RIASC.
Conclusione della riflessione: conservatoire o non conservatoire i tarocchi si scoprono facilmente senza bisogno di aspettare il "Messia"...
occazzo...Avevo detto passo e chiudo...
Beh...Lo ridico...Passo e chiudo