L’originalità e la sua complessa semplicità

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Offline FeDeesse

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #15 il: Settembre 19, 2006, 10:02:34 am »
La mia DSuper5 era un rottame.
L'ho restaurata cercando di farla tornare come quando fu costruita dieci anni prima che nascessi.
Ho guardato tutto.
Ho speso moltissimo.
Non sarà mai originale  come una conservata.
Fino a quando avrà il GPL , per quanto riguarda l'alimentazione, avrà un componente non CITROEN, dunque avrà qualcosa di non originale.
Se metterò le hankook dopo le michelin farò una scelta differente dall'originalità.
Se metterò interni nuovi rifatti come gli originali ma con le cuciture a far le veci delle pressofusioni ormai non piu presenti al mondo non sarà perfettamente come in origine.
Se metterò la benzina verde in luogo della benzina Super non sarà proprio originale in quell'ambito.

Però la Userò.
penso che nel complesso verrà molto simile a com'era nel 72.
Se esistessero componenti originali anche di interni, gomme (le xas non le fanno piu), e magari carrozzeria verniciate originali (sogno) sarebbe tutto piu' bello (e ancora piu' costoso).
Fa niente, fra qualche tempo quando l'avrò finita, avrò un auto molto diversa da un conservato, ma l'ho salvata e son contento, ho cercato di riportarla piu simile all'originale dsuper5 del 72 Targata Roma L. e che soprattutto mi piacerà all'infinito.

mi piacerà.
sarò pazzo di lei.
piu di quanto non lo sia già.
per un bel po non avrò occhi che per lei.
la userò il piu possibile.
la mia DSuper5.
non le ho dato nomi da donna.
mi è sempre piaciuto il nome commerciale.
disupercinque...suona bene!
per me l'auto è un auto.
La dea è la piu bella delle auto.
le dee mi piacciono tutte e se il proprietario è soddisfatto della sua io sono contento per lui e mi sento a mio agio.
sia che sia una ds rivisitata o che sia un conservato o che sia una ds che il proprietario ha fatto il possibile per riportarla agli antichi splendori della concessionaria.
non vedo l'ora di finirla.
la ds intendo.
...e forse anche questa lettera aperta.
ciao


Qualche citroën.....

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Offline serpiko

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #16 il: Settembre 19, 2006, 10:35:13 am »
quote:
quote:
Certo che se uno la fa personalizzata non può pretendere che sia originale.
[:hello]


Originariamente inviato da Vince - 18 set 2006 :  23:24:10


(...)
Chi cambia colore e targhetta, scusatemi, non ha però un'auto CONFORME all'originale, perchè chi restaura una DS e la fa CONFORME all'originale risale tramite il numero di telaio al colore e all'allestimento, magari addirittura agli optionals e DEVE rispettarli, no?
Originariamente inviato da DS 1984 - 19 set 2006 :  01:59:01


Va bene: ti offro l'occasione di sostenere le tue affermazioni.

Ti invito a postare documentazioni certe, di provenienza CItroen, per dimostrare incontrovertibilmente di che colore fosse la tua auto quando è uscita da Quai de Javel.
Bada bene, non voglio sapere di che colore era quando è stata acquistata: voglio sapere di che colore era quando è uscita di fabbrica!

Se riuscirai a postarmi queste informazioni entro fine anno, ti darò ragione e farò pubblica ammenda.
In caso contrario apparirà chiaro come tu, nonostante i ripetuti avvisi, stia spacciando per verità una tua fallace opinione.

Buona ricerca.

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Offline Martini

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #17 il: Settembre 19, 2006, 10:46:05 am »
quote:


-cut-

Se esistessero componenti originali anche di interni, gomme (le xas non le fanno piu), e magari carrozzeria verniciate originali (sogno) sarebbe tutto piu' bello (e ancora piu' costoso).

-cut-
Originariamente inviato da FeDeesse - 19 set 2006 :  10:02:34



No, dico, scherzi? Dove hai pescato 'sta notizia? E' uno scoop autentico, pensa che ero giusto al telefono con quelli di Michelin Italia e son caduti dalle nuvole...
« Ultima modifica: Settembre 19, 2006, 10:46:34 am da Martini »

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Offline FeDeesse

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #18 il: Settembre 19, 2006, 01:49:53 pm »
Trovami le 180 xas nuove che dovrebbe montare la mia ds allora.

Già che eri al telefono con i Signori della michelin potevi dirgli che il popolo diessista,a parte te evidentemente, è inviperito circa i prezzi da furto che fanno per le loro gomme.
Qualche citroën.....

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Offline Martini

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #19 il: Settembre 19, 2006, 01:56:49 pm »
quote:
Trovami le 180 xas nuove che dovrebbe montare la mia ds allora.

Già che eri al telefono con i Signori della michelin potevi dirgli che il popolo diessista,a parte te evidentemente, è inviperito circa i prezzi da furto che fanno per le loro gomme.

Originariamente inviato da FeDeesse - 19 set 2006 :  13:49:53



Le 180 Xas nuove sono regolarmente ordinabili presso qualsiasi gommista capace d'usare il telefono o -se preferisci- dai distributori ufficiali delle coperture d'epoca:

Musso Maria
   
Corso Giulio Cesare, 117
Torino 10155.0
   
Tél. : 00-39-011-85-20-19
Fax : 00-39-011-85-20-19
www.mussogomme.it    
-    
 
Nori Elio
   
Viale Vicenza, 152/D
Bassano Del Grappa 36061.0
   
Tél. : 0424-5021-62
Fax : 0424-5021-63
www.norigomme.it    
-    
 
Rossi
   
Via c. Gnudi, 1/b
Bologna 40128.0
   
Tél. : 00-39-051-35-99-09
Fax : 00-39-051-35-99-09
www.fllirossi-tyre.com    

Quanto ai prezzi, sono determinati da diversi fattori, il primo dei quali rimane l'esiguo numero di pneumatici prodotti per ogni misura. Non siamo più nel '75 quando giravano presumibilmente 800.000 DS nel mondo.
Se la cosa può farti sentire meglio, sappi che le gomme d'epoca costano care indipendentemente dal modello cui sono destinate e che come Club stiamo lavorando ad una proposta d'accordo di distribuzione per i Soci che sottoporremo a Michelin entro i primi mesi del 2007.
         

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Offline Pik As

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #20 il: Settembre 19, 2006, 01:58:51 pm »
confermo si trovano....son care ma si trovano.
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline comp

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #21 il: Settembre 19, 2006, 02:13:49 pm »
sono le 185 XAS che sono state tolte dalla produzione
[:hello]
"Io restai lì a chiedermi se l'imbecille ero io che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se l'era lui che la pigliava tutta come una condanna ai lavori forzati, o se l'eravamo tutt'e due"....... (Amici miei)

http://www.tackfilm.se/?id=12599

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Offline Pik As

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #22 il: Settembre 19, 2006, 02:32:32 pm »
infatti son le michelin......Ma penso che non le monterò più infatti,son troppo care!


Originariamente inviato da birillo 63 - 19 set 2006 :  13:10:43
 




offtopic on

posso capire fare eccessivamente la cresta su gomme per fuoriserie tipo chenesò la ferrari enzo.
ma rincarare assurdamente il prezzo di una macchina prodotta in 1, 3 milioni esemplari e passa (ed oggi ancora molto presente in attività/riposo nei garage) mi sembra un furto legalizzato.
peccato che molti sono COSTRETTI a rinunciare all'originalità di quel particolare per poter andare in giro con la ds piu frequentemente e per poterle tenere meglio in altre cose che necessitano interventi piu urgenti.

Peccato anche che non ci siano proteste in atto oppure degli esposti dei vari club che potrebbero almeno far pervenire il disappunto dei loro iscritti alla cara Michelin.

Mi riaggancio qui al tropic "sfera conguintore" altrimenti usiamo un sacco di topic per la stessa discussione.
Allora io mi trovo quasi costretto a fare così dato  i costi delle Michelin appunto e dato la conformazione geografica della mia zona.....Avete presente l'appennino?Passo Colla,Futa,Giogo e via dicendo?Avete presente un tornante?Avete presente la pesantezza della ds e l'attrito cui la gomma viene sottoposta a tali curve?.......Io non abito nella Pianura Padana e quindi di curve ne ho  da buttare e pure toste; Quindi usando la macchina spesso"mi reco anche a lavoro" e su tali strade è ovvio che ho un maggiore consumo di uno che ha strada dritta o meglio autostrada......Quindi mi troverò"per adesso son buone"a sostituire tali gomme con non originali,le Michelin sono arrivate a costarmi troppo purtroppo.
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline Gianluca

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #23 il: Settembre 19, 2006, 02:41:35 pm »
Allora.

Facciamo ordine. O almeno proviamo...

Le XAS non le fanno più nella misura 185 HR 15. Se così non fosse (Martini please give me the light), puttana eva, mi incazzo con tutti gli importatori ITALIANI di Michelin che mi hanno costretto a comprare le XVS.  A detta di loro le XAS in quella misura non sono più prodotte da anni. Nella altre misure invece si trovano regolarmente.

Il buon senso sta alla base di ogni concetto. Vince ha evidenziato piuttosto bene, forse meglio di me, la differenza fra una originalità che io chiamo tecnica e una originalità che io chiamo di coscienza. Molti autorevoli rappresentanti del collezionismo storico Citroen la pensano diversamente da me su quale sia la giusta originalità. Sul colore di origine ad esempio ho trovato molta gente che ha storto il naso. Pazienza. Stiamo parlando di macchine e non di religione dunque immagino ci siano gli spazi per cambiare idea, sia per me che per loro. Se poi ognuno dovesse rimanere della propria idea sarà lo stesso.
Per quanto riguarda la questione del colore (una delle cose che ho scritto e che mi vede in discussione frequentemente) ricordo due cose: la prima è che io ho scritto che è sempre preferibile verniciare una vettura con il primo colore, quello di origine (originalità di coscienza). La seconda  è che rispettando comunque l'originalità tecnica, ovvero riverniciando professionalmente una DS con un colore diverso da quello di origine ma ammesso per l'anno/modello, non si contravviene a quanto riportato nello statuto  del RIASC, registro storico nel quale credo e al quale mi attengo scrupolosamente (almeno in buon fede ci provo) ogni volta che faccio un discorso serio su questi argomenti.

Le ultime righe vorrei dedicarle a robyazz, autorevole rappresentante del citroeismo moderno nonché moderatore del forum RIASC.
Quanto scritto sul forum RIASC corrisponde al mio pensiero e vorrei provare a chiarire la frase che hai riportato ovvero :

"valuterei la macchina nel suo complesso e cercherei di capire come mai il proprietario si divide fra la voglia di riconoscimento storico della propria vettura e venali considerazioni adatte a vettura moderne utilizzate per viaggiare nel traffico della vita moderna"

"valuterei la macchina nel suo complesso" immagino non abbia bisogno di chiarimenti....

"come mai il proprietario si divide fra la voglia di riconoscimento storico della propria vettura e venali considerazioni adatte a vettura moderne utilizzate per viaggiare nel traffico della vita moderna"

Per traffico della vita moderna intendo le file per andare a lavorare, i parcheggi incasinati, le code in autostrada ecc. ecc.....
Inutile stare a ricordare che ognuno di noi userebbe la propria Citroen anche per andare al gabinetto: lo sappiamo che è così.
Ti voglio fare solo una domanda: se tutti i possessori di auto considerate d'epoca avessero usato la macchina tutti i giorni per 40.000 km l'anno secondo te esisterebbe il fenomeno delle auto d'epoca ? Secondo te esisterebbero le agevolazioni fiscali (bollo) per chi possiede auto d'epoca ? Secondo te le assicurazioni assicurererebbero il mio 23 IE da 200 km/h che frena peggio di una matiz pagando cifre simboliche ? Secondo te il Comune di Firenze mi darebbe il permesso di circolare in un comune dove vige il blocco totale per le euro 0 ?
Questa cosa è brutta e impopolare da dire, lo so. Me ne assumo la responsabilità. Però la realtà è questa. L'automobilismo storico vive e sopravvive perché solitamente queste vetture vengono usate poco. Io non dico che tu debba usarla poco. Tu usala quando vuoi ci mancherebbe. Mettici pure il gas, il metano, falla andare a remi. Solo che non puoi dire: per me il gas non c'entra niente con l'originalità perché io ci devo fare 50.000 km l'anno e non posso stare dietro alle fisime di voi snob che state dietro al faretto originale.
Lo Stato, i comuni, le regioni e compagnia bella  non riconoscono privilegi a chi ha vetture "vecchie". Riconoscono privilegi a chi ha vetture "storiche".
Per ora il RIASC ha convinto il comune di Firenze che le nostre auto sono storiche. Non so per quanto ancora riuscirà a farlo (io spero per sempre) se non effettua il passaggio da semplice organismo di censimento a organismo di certificazione.....
Infine: io non sono snob, non sono un lord, non presserei niente, non sono tipo che ai raduni guarda le altre vetture con la puzza sotto al naso.

Tutto questo, ovviamente, con la più sincera offerta di amicizia e con la massima disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti (di "qua" però perché di là, come hai notato, non scrivo più...)



[:hello]



Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline FeDeesse

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #24 il: Settembre 19, 2006, 03:50:51 pm »
ho sbagliato a digitare sopra. intendevo dire che non fanno piu le 185xas. scusate il pasticcio. infatti la mia deve montare le 185, non le 180. sorry ancora[:inch].
Qualche citroën.....

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Offline Pik As

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #25 il: Settembre 19, 2006, 04:02:37 pm »
Fede....In gastigo e non sbagliare più o son guai [:(!]

"sto giocando".......Meglio precisarlo non si sa mai [;)]
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline FeDeesse

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #26 il: Settembre 19, 2006, 04:06:23 pm »
quote:
Fede....In gastigo e non sbagliare più o son guai [:(!]

"sto giocando".......Meglio precisarlo non si sa mai [;)]

Originariamente inviato da birillo 63 - 19 set 2006 :  16:02:37





ok , per penitenza vado a stendermi sotto la ds appena spenta [:help][:crazy]

w la ds!!!
[:hello]
Qualche citroën.....

Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #27 il: Settembre 19, 2006, 05:03:06 pm »
quote:
Le ultime righe vorrei dedicarle a robyazz, autorevole rappresentante del citroeismo moderno nonché moderatore del forum RIASC.
Quanto scritto sul forum RIASC corrisponde al mio pensiero e vorrei provare a chiarire la frase che hai riportato ovvero :

"valuterei la macchina nel suo complesso e cercherei di capire come mai il proprietario si divide fra la voglia di riconoscimento storico della propria vettura e venali considerazioni adatte a vettura moderne utilizzate per viaggiare nel traffico della vita moderna"

"valuterei la macchina nel suo complesso" immagino non abbia bisogno di chiarimenti....

"come mai il proprietario si divide fra la voglia di riconoscimento storico della propria vettura e venali considerazioni adatte a vettura moderne utilizzate per viaggiare nel traffico della vita moderna"

Per traffico della vita moderna intendo le file per andare a lavorare, i parcheggi incasinati, le code in autostrada ecc. ecc.....
Inutile stare a ricordare che ognuno di noi userebbe la propria Citroen anche per andare al gabinetto: lo sappiamo che è così.
Ti voglio fare solo una domanda: se tutti i possessori di auto considerate d'epoca avessero usato la macchina tutti i giorni per 40.000 km l'anno secondo te esisterebbe il fenomeno delle auto d'epoca ? Secondo te esisterebbero le agevolazioni fiscali (bollo) per chi possiede auto d'epoca ? Secondo te le assicurazioni assicurererebbero il mio 23 IE da 200 km/h che frena peggio di una matiz pagando cifre simboliche ? Secondo te il Comune di Firenze mi darebbe il permesso di circolare in un comune dove vige il blocco totale per le euro 0 ?
Questa cosa è brutta e impopolare da dire, lo so. Me ne assumo la responsabilità. Però la realtà è questa. L'automobilismo storico vive e sopravvive perché solitamente queste vetture vengono usate poco. Io non dico che tu debba usarla poco. Tu usala quando vuoi ci mancherebbe. Mettici pure il gas, il metano, falla andare a remi. Solo che non puoi dire: per me il gas non c'entra niente con l'originalità perché io ci devo fare 50.000 km l'anno e non posso stare dietro alle fisime di voi snob che state dietro al faretto originale.
Lo Stato, i comuni, le regioni e compagnia bella  non riconoscono privilegi a chi ha vetture "vecchie". Riconoscono privilegi a chi ha vetture "storiche".
Per ora il RIASC ha convinto il comune di Firenze che le nostre auto sono storiche. Non so per quanto ancora riuscirà a farlo (io spero per sempre) se non effettua il passaggio da semplice organismo di censimento a organismo di certificazione.....
Infine: io non sono snob, non sono un lord, non presserei niente, non sono tipo che ai raduni guarda le altre vetture con la puzza sotto al naso.

Tutto questo, ovviamente, con la più sincera offerta di amicizia e con la massima disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti (di "qua" però perché di là, come hai notato, non scrivo più...)
[:hello]

Originariamente inviato da Gianluca - 19 set 2006 :  14:41:35



Noto con piacere che "di qua" i tuoi toni sono decisamente meno aggressivi e quindi più propizi per un chiarimento.
Ti ringrazio innanzi tutto per la patente di autorevolezza che in realtà non ha alcuna base di appoggio concreto anche perchè non capisco bene cosa tu intenda per "citroenismo MODERNO".

Veniamo a noi.

Continuo a non capire in base a quale principio lo stato,il comune o chi per esso,non dovrebbe  considerare storica la mia vettura del '78 a GPL,quando le stesse leggi emesse favoriscono la circolazione di mezzi con tale tipo di alimentazione meno costosa e molto meno inquinante.
Con la mia CX  ho finora girato in barba ai blocchi tranquillamente, come se possedessi una vettura catalitica e senza dover aspettare la meritoria e assolutamente indispensabile iniziativa del RIASC (giustissimo principio logico...e poi io tengo anche una Visa a benza...).
Se invece mi vuoi dire che in una classifica di originalità per appassionati una vettura senza impianto debba essere maggiormente considerata,ti riconfermo che mi trovi d'accordo e che onestamente non me ne può importar di meno.
Perciò non mischiamo perfezionismi da cultori con la serietà che si dovrebbe dimostrare ad eventuali referenti.Considero la mia auto assolutamente seria ed onesta,scusa la presunzione,così come considero assurdo il principio secondo il quale un'auto storica con impianto GPL si tramuti,come un principe in rospo,in un'auto "vecchia".

Alla fine torniamo sempre allo stesso punto: non pretendo la targa oro (o qualsiasi premietto equivalente) ma esigo che la mia auto tenuta in perfette condizini di esercizio e con un grado di originalità comunque piuttosto elevato che ne conferma decisamente l'epoca di appartenenza, conservi tutti i diritti ad usufruire di sconti,agevolazioni,varie ed eventuali così come le reginette di bellezza assoluta.

Ciò che mi preme è tutto qui,spero di essere stato chiaro una volta per tutte e da qui si vedrà se ciò che affermi ,ovvero che non hai la puzza sotto il naso,che non sei snob,che non vuoi pressare niente,corrisponde davvero,come credo e mi auguro, al tuo reale intendimento.      

Per quanto riguarda il perchè esistano le agevolazioni di bollo e di assicurazione io considererei altri fattori non meno importanti dei chilometri percorsi.Penso al valore di testimonanza storica che costa inoltre al propietario tempo e impegno ben maggiori per la manutenzione rispetto ad una vettura moderna,penso all'incentivazione di una passione universalmente riconosciuta,penso alla cura e all'attenzione con la quale vengono fatti circolare questi mezzi e così via.
Testimonianza di quel che dico è che ultimamente molte assicurazioni storiche non coniderano minimamente come vincolo un  limite di percorrenza annua,come invece accadeva assai più di frequente qualche anno addietro.

Per completare il discorso del topic,il mio consiglio è quello di vivere questa passione facendosi meno,come qualcuno le ha già definite,"seghe mentali" (ex. se trovo un tessuto all'apparenza identico all'originale che mi costa un terzo di quello "vero" io di scrupoli non me ne farei e non me ne sono fatti),che alla lunga impediscono realmente di godersi con rilassatezza questo meraviglioso hobby,ma capisco che qui ognuno ha le sue esigenze.
Come in altri ben più importanti settori sociali,l'importante è che però esse non vadano a prevaricare quelle degli altri.

Concludo confessandoti che da un paio di annetti la mia CX fa vita da signora,riposandosi in box per uscirvi soltanto, più o meno, sette-otto giorni al mese  durante i quali,però,affronta senza paura alcuna il traffico della vita moderna [:hello]  
 


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Offline Martini

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Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #28 il: Settembre 19, 2006, 05:04:18 pm »
quote:
quote:
Fede....In gastigo e non sbagliare più o son guai [:(!]

"sto giocando".......Meglio precisarlo non si sa mai [;)]

Originariamente inviato da birillo 63 - 19 set 2006 :  16:02:37





ok , per penitenza vado a stendermi sotto la ds appena spenta [:help][:crazy]

w la ds!!!
[:hello]


Originariamente inviato da FeDeesse - 19 set 2006 :  16:06:23



Prima di farlo, devi scrivere (in ginocchio sui ceci) "La DSuper5 montava le 180 HR 15 Xas" alla lavagna trecento volte almeno.
Le 185 equipaggiavano solo le DS23.

« Ultima modifica: Settembre 19, 2006, 05:04:41 pm da Martini »

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Panzerfaust

Re: L’originalità e la sua complessa semplicità
« Risposta #29 il: Settembre 19, 2006, 05:15:00 pm »
quote:

Quanto ai prezzi, sono determinati da diversi fattori, il primo dei quali rimane l'esiguo numero di pneumatici prodotti per ogni misura. Non siamo più nel '75 quando giravano presumibilmente 800.000 DS nel mondo.
Se la cosa può farti sentire meglio, sappi che le gomme d'epoca costano care indipendentemente dal modello cui sono destinate e che come Club stiamo lavorando ad una proposta d'accordo di distribuzione per i Soci che sottoporremo a Michelin entro i primi mesi del 2007.
Originariamente inviato da Martini - 19 set 2006 :  13:56:49



Ma allora i signori della Vredestein non lo sanno ancora ed hanno fatto dei budget di vendita completamente strampalati? [:hap]

Dai Marini, senza polemica... ma se il "produttore A" vuole 200 Euro e rotti a gomma e il "produttore B" meno di 100 non ci sono scuse: uno dei due ne approfitta!