Alla prima occasione, fatti raccontare da Walter Brugnotti di quando nel '72 fu spedito a Modena per capire perché non arrivavano i motori.
Trovò un'azienda dove un operaio aveva il compito di tagliare i quotidiani del giorno prima per proteggere le flange dei motori, fasciandole col nastro carta. Dove c'era una sola persona col camice ed una enorme chiave inglese in tasca. Quando i motori erano sul banco, lui andava lì, poggiando la chiave su vari punti del motore e all'orecchio. Se percepiva vibrazioni, il motore tornava al VIA!, veniva smontato e rivisto completamente.
Quella era un'azienda artigiana che non possedeva assolutamente i mezzi tecnologici per una produzione all'altezza delle esigenze di Citroën, non senza interrompere la propria produzione che era stata, invece, rilanciata da Citroën stessa.
Quando chiesero a Maserati di accelerare, le cose peggiorarono (in termini di qualità/affidabilità) e con quella struttura non poteva essere diversamente.