forse è un po OT, ma vorrei fare alcune considerazioni.
quando nel lontano 1955 venne presentata la DS ci fu lo stupore generale per la gran quantità di innovazioni tecnologiche che in essa erano contenute, e quasi tutte oltre ad aumentare il confort aumentavano anche la sicurezza di guida, negli anni successivi la DS vide affinare e migliorare ulteriormente queste innovazioni.
a noi piace questa macchina, non solo per il suo fascino esteriore, la sua unicità, ma anche per queste innovazioni tecnologiche.
Ma non capisco perché a molti di noi, invece, non piacciano anzi rifiutino a priori le innovazioni di oggi, 60 anni fa non esisteva l'elettronica e le innovazioni erano meccaniche, al giorno d'oggi le innovazioni lavorano con l'elettronica, non ci vedo niente ne di male ne di incoerente.
60 anni fa la DS aveva delle sospensioni, che rispetto alla concorrenza, erano innovative.
60 anni dopo la Citroen è stata una delle prime case automobilistiche a dotare le proprie vetture dell'avvisatore di superamento della linea bianca delimitante la carreggiata.
e poi, che tutto questo in certi casi possa essere una complicazione, è un'altra storia.
Mario55
Raramente, oh Mario, mi sono trovato così in accordo con le tue parole.
Rispondo a Franco ed a Giovanni. L'auto è un prodotto, e se porta delle innovazioni queste devono essere delle cose che incontrino il gusto del pubblico. Se non lo incontrano queste innovazioni non vengono riproposte (vedi l'ottimo volante della C5 X7 che è destinato a morire).
Poi è ovvio che rispetto a 50 anni fa il prodotto è molto maturato ed il mercato è cambiato. Pensate a quanto erano complicati e pieni di funzioni strane i tv, i vcr, gli impianti audio di vent'anni fa. Oggi si è tornati alle cose semplici e pratiche, come la porta usb per vedere i film che di fatto manda in pensione molti dei nostri dvd, dischi esterni, mediacenter e altra roba.
Prendete gli americani. Negli anni 50 e 60 si sbizzarriscono in ogni forma di orpello elettrico e automatico, nei 70 fanno auto semplici e potentissime, negli 80 auto di nuovo elettroniche e complesse. Oggi vogliono auto semplici, con pochi comandi facilmente azionabili e molto "standardizzati" nelle forme e nel funzionamento (da loro l'autoradio e l'aria condizionata sono moooooolto più semplici che non su una Grande Punto, ma difficilmente si rompono, e se si rompono i ricambi sono standard).
Cosa vuol dire sta filippica che ho scritto? Che il prodotto si evolve e segue il mercato. Oggi le auto si vendono se hanno il bluetooth, la strumentazione colorata, le barrette cromate sul cofano e altre cose. Bene fa chi le produce e le vende perchè il fine
unico di chi produce auto è vendere. Non importa che abbiano le sospensioni migliori del mondo o lo stereo più tamarro del pianeta.
Si devono vendere.
Capisco perfettamente (pur non condividendo) chi non gradisce le innovazioni odierne. Personalmente voglio continuare a guardare avanti ed a credere che domani sia più importante di oggi.
Sono superficiale? Sono giovanilista? Forse sì. Ma amo tantissimo le auto d'epoca. E amo le Citroën. Non amo solo la DS. Amo
le Citroën. In questi giorni sto spendendo tanti soldini per allungare la vita alla mia vecchia, svalutatissima C5 PH1. Quando potrò la cambierò. Con una C5 X7 o con una DS5.
En avant Citroën !