Blue Turtle!

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Blue Turtle!
« il: Novembre 04, 2006, 03:23:16 pm »
Ecco la storia di "Blue Turle" nel suo viaggio da Angers a Barcellona. Lo so e' un po' lunga ma non me la sono sentita di tagliarla... e poi se vuoi anche vedere le foto che arricchiscono e rendono complete le parole, puoi andare su http://file.webalice.it e digita:
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Ciao! :D

Viaggio. DS19. Nella mente prima che con un’auto. Che non e’ un auto altrimenti non scriverei queste parole.

Emozioni. Dall’inizio alla fine. Diverse, cangianti. Sospese o molleggiate. Finalmente realizzate.

Un viaggio un po’ pazzo. Atteso da tempo lontano, da quando ancora bambino, non potevo scorgere il tetto di quell’auto bella e strana, che gentilmente si inchinava, strizzava l’occhio con la sua freccia posteriore, oppure con vigore si svegliava stiracchiando le braccia delle sue sospensioni.

Semplice e unica, la DS arricchiva il mio immaginario con nomi di fantasia moderati dalla realtà, si perché quell’oggetto nella sua dinamica che non era solo velocità, poteva trasformarsi, con un pizzico di fantasia, in una tranquilla e coriacea tartaruga, raffigurare uno squalo aggressivo, oppure riportare alla mente la praticità di un oggetto di uso casalingo, un “ferro da stiro”, come molti più semplicemente la chiamavano. E poi perché molti si ostinavano a chiamarla il “Pallas”?
 
E il viaggio e’ approdato ora, dopo tanti anni. Una rincorsa terminata in una caduta qualche anno fa, a pochi metri del traguardo, l’avevo presa, bianca, ID 20, tolta dalla polvere di un garage e riportata a percorrere nuova strada. Ma poi sono subentrati limiti economici e quando capita questo spesso, non so perché, sono proprio i sogni ad essere sacrificati, a favore di cose più pratiche. Insomma davanti alla prospettiva sponsorizzata solo dall’istinto e dal cuore, di continuare a rimettere a posto quello che era poco più di un vecchio cassone di 20 anni (all’epoca era solo agli albori della sua fama e in casa tutti mi dicevano di gettare quel ferro vecchio), la ragione o il buonsenso hanno prevalso e per un po’ di tempo ho percorso km seduto comodamente su una lucente e fiammante Citroen BX. Ma permettetemi lo sfogo: era tutta un’altra storia!

Ora le condizioni si sono ricreate. Senza un vero perché, una scintilla e’ esplosa di nuovo. Un contributo fondamentale e’ stato l’aver trovato il “forum”, con persone che provano o cercano sensazioni simili alle mie. Insomma ho unito gli sforzi, dopo tanti piccoli modelli in scala, raccolti nel mondo o ricevuti in regalo e riposti in bacheca, dopo qualche rivista, dopo tante fugaci emozioni al passaggio di quella forma in un incrocio casuale per strada, ora c’è l’incontro. Con lei e la sua storia.

Quasi una follia, acquistare un‘auto di quasi 40 anni, senza neanche vederla se non in qualche foto!

Ma la sintonia c’è e tornando indietro lo rifarei ancora anche se, qualche piccola o grande sorpresa, c’è stata. Ma sarebbe stato impossibile che tutto filasse liscio ed in ogni caso nessun ostacolo insormontabile, solo qualche promessa di troppo, qualche esagerato ottimismo del vecchio proprietario. Che tipo! Dovreste conoscerlo! A me ha ispirato subito simpatia e nonostante che in qualche modo non me l’abbia raccontata del tutto giusta, non so perché, continua a rimanermi simpatico, se non altro perché lui con parecchia incoscienza e forse un po’ di spirito pratico, l’ha tenuta al riparo in un garage e non l’ha lasciata marcire in qualche campo di grano o tra vitigni Merlot.

Fin qui pazzia? Mica tanto! Sicuramente molti hanno visto di peggio. Bene, non sono partito da solo, ma in compagnia di Silvia, la mia compagna e del nostro bambino di appena due mesi. Questo penso sia la vera pazzia! Ma la sua innocenza mi e’ stata maestra e al resto ci ha pensato una “culla” di marca francese sospesa tra sfere pneumatiche.

Prima Tappa: L’avvicinamento
Arrivati! Siamo in Francia, a Parigi! Respiro tutto eccetto quello che c’è intorno. Cerco assetato una parte della Francia più ad Ovest, la Loira, i suoi Castelli. Eppure siamo solo all’aeroporto.

Viaggio tra incertezza di arrivare. Inizia nel peggiore dei modi, quasi un monito.In aereo c’è un problema che sembra bloccare ogni emozione per riportare il tutto ad uno stato di stress. Un errore sui documenti ci trattiene a terra. Sulla carta d’identità non c’è iscritto il nome d’Andrea. Rapide scorrono le possibili soluzioni nella mente. Cerco tra tasche. Niente. Il passaporto e’ a casa. Riaffiora uno spirito pratico che con la sua pesantezza di idee e ragionamenti si sovrappone per un po’ ad una moderata leggerezza romantica delle emozioni in gioco.

Corri, valigie, sposta aereo, paga differenze. Ora come trovare il passaporto? Dov’è? Dove l’ho messo? Sì nella borsa del computer! Che ovviamente e’ rimasta a casa! Ma non sono sicuro… L’ultimo viaggio? Quando e’ stato? Soluzione: Aeroporto-Taxi-Casa-Passaporto-Taxi-Aeroporto. Calcolo i minuti, non ce la farò mai. Ma ci sono margini. Tre ore più tardi un nuovo volo: purtroppo siamo stretti con i tempi. Forse un’evoluzione. Restiamo a Parigi? Ma sarebbe troppo amaro il caffè e il croissant di prima mattina. L’unica alternativa e’ anziché il treno, prendere un’auto a noleggio. Speriamo ce ne sia una, ma dobbiamo aspettare Parigi.

Il colore giallo di luce artificiale di una torre illuminata progettata da Monsieur Eiffel, ci avvisa che siamo arrivati. Ma e’ tardi, il rischio e’ alto di non farcela ad attraversare la città per andare alla stazione di Montparnasse dove l’ultimo treno parte dopo meno di un’ora. E quindi…

E quindi mi ritrovo nel parcheggio al secondo piano, le mani sul volante di una macchina Francese. Una Renault ultimo modello ci guiderà per 300 km di una serata che scorre tra paesaggi nascosti dal buio. Costerà un po’ di più, ma e’ la soluzione migliore e di correre altri rischi, neanche a parlarne. Arriviamo stanchi ad Angers, ma la tranquillità mi permette di nuovo di abbandonare il controllo “razionale” per tuffarmi nelle emozioni attese e per ora solo immaginate.

L’incontro!
Ci siamo e’ mattino, In strada ad Angers, cerchiamo quella sagoma che invece riposa inconsapevole, dentro un garage, ancora vicino al luogo dove, oltre alla Loira, scorre la sua storia. Non immagina lontanamente il cambiamento che le aspetta! Dovrà sudare un po’ ma le cose miglioreranno. Col trascorrere del tempo si ritroverà incredibilmente ringiovanita…

Arriva. Dopo un contrattempo si ferma nel luogo dell’appuntamento una macchina mezza scassata, una Peugeot station-wagon. Il proprietario e’ un tipo sorridente, un po’ scafato, ma c’è simpatia. Ci porta tra vigne, in una strada sterrata, ai margini della Loira. Non avrei desiderato una cornice più bella!

Entriamo nella piccola reggia, un garage in muratura, lo spazio angusto appena sufficiente per entrare. Si apre la porta, il motore si accende al secondo colpo. Il meccanismo pneumatico riporta “Sua Altezza” al giusto livello, risvegliata come una principessa delle fiabe. Emozionante, unico, il rombo è un piccolo frastuono. Una figura sinuosa rivive, esce da un garage. Immortalo il momento con un foto impressa nel mio sguardo emozionato.

Le rive della Loira a contorno. Superbe!

Gli occhi gialli dei fari si aprono al riflesso del verde intorno, alla luce di vigne mature. Ai miei occhi emozionati di sogno. Romba un po’ appesantita. Un rumore pieno e consistente riempie l’aria senza un grosso frastuono. C’è luce nel cielo, mi infilo sul sedile di guida come un ladro e riconosco dettagli delle foto, altri sono nuovi, l’impressione globale e’ positiva.

Ci sono tracce d’olio sui cartoni sporchi in garage, C’è odore strano. C’è aria polverosa. C’è idea di fermo. Remy si ostina a dire che tutto e’ ok. Nessuna perdita, ma su questo non riesco ancora a concentrarmi. Tra euforia e gioia del momento.

Entriamo nella giungla dei dettagli tecnici mentre io avrei solo voglia di sedermi e riposarmi, esplorando poco a poco le leve, carezzandole delicatamente, sentendo il suono del click tante volte azionato, in tanti anni, altrettante storie. Qualche foto, il cofano aperto sembra niente male. Inizia una confidenza che solo il viaggio potrà creare appieno. Ma il feeling c’è tutto. Proprio la mia combinazione preferita, cruscotto ad onda, più classico, fari carenati più moderni. Contrasti che creano identità.

E’ tempo dei primi metri, delle prime sterzate, della prima frenata indecisa come quella di un neopatentato. Ma e’ li. Ed ogni volta che alza le sue sfere e muove le sue pressioni meccaniche e’ come se si svegliasse felice da un sogno, da una fiaba, finalmente ripresa dall’incantesimo del morso di una mela.

Silvia, scatta foto, Andrea vive nei suoi sogni. Io sono preso dalla realizzazione dei miei.

Inizio ad esplorare, tra tanti pregi noto anche imperfezioni, che però formano carattere, storia, piuttosto che rappresentare veri problemi, Esteticamente la dea ha un bel vestito grigio. Gli interni davanti non sono originali, la parte posteriore si. I sedili anteriori purtroppo mostrano un similpelle oro sbiadito da brivido (freddo e non caldo….) e saranno una delle prime cose che cercherò di migliorare dopo aver ricreato l’efficienza meccanica e risolto alcune pecche di carrozzeria. Le gomme sgonfie (e che cavolo almeno questo!!!), una batteria al limite, un rombo un po’ troppo forte per un problema di un bullone al collettore. Creo mentalmente una prima lista di interventi. E questo mi fa pensare al resto, a come altrettanti piccoli o grandi dettagli siano stati gestiti. Ma la struttura c’è. Il tetto rifatto, mostra qualche imperfezione nella verniciatura. Ma non c’è traccia di ruggine, anzi tutto sembra perfettamente rimesso a nuovo. C’è qualche piccola scollatura nel rivestimento interno, che noterò solo in viaggio, pazienza dovrò intervenire anche li ma per il momento e’ solo un dettaglio, un piccolo neo, cui porre rimedio. Parto, piano guardingo. Pensieroso su dove mi porterà la mia Dea dopo essere rimasta addormentata per tanto tempo. Il primo viaggio e’ breve. Pochi km, giusto per saggiare il mezzo. Siamo ancora in compagnia. Pranzo con il proprietario, la dea e’ li parcheggiata.

Il tempo scorre come l’acqua sulla Loira. Quei momenti. Infiniti.

Si mangia e ci si conosce. Remy mi sembra una persona sincera. Sono contento di essermi fidato. Probabilmente e’ un mio desiderio che tutto ciò che mi sta raccontando, sia una commedia così vera, in cui l’attore principale (Remy) interpreti la sua parte così bene che lo spettatore (io) non possa che immedesimarsi nella realtà rappresentata. Ma ogni tanto ci sono piccoli segnali che se veri un po’ mi atterriscono. Non tanto per il problema meccanico o meno. Quanto sulla perdita parziale o totale della fiducia di una persona e di tutto quello che per me implica. Sarei stato semplicemente orgoglioso di ascoltare la sua storia vera se questa fosse stata descritta nei suoi particolari. Ora mi viene descrive un oggetto quasi vergine, solo 100.000 km alle spalle, nel pieno del ciclo di vita meccanica. Resto allibito, la carrozzeria e’ in perfetta forma, gli interni un po’ meno.

Iniziano e continuano i segnali. In alternanza, positivi e negativi.

Il nome! Il nome! Marco e Simone, mi hanno suggerito “Great Squirtle”, dal mondo dei pokemon, io vorrei “Blue Turtle” ispirato da Sting, ma di blu proprio non ne vedo. Turtle ci deve essere, sono indeciso tra Grey or Great, ma alla fine prevarrà “Blue Turtle” perché un sogno anche se non e’ blu si può sempre realizzare.

Nascono le note di una melodia silenziosa che mi accompagnerà per il resto del viaggio: Blue Turtle!

Parcheggio al ristorante. Noto una macchia. Sembra troppo estesa per la breve sosta. Sposto l’auto. La perdita e’ copiosa. Sale il livello d’allarme, ma per il momento e’ solo un giallo leggero. Prima di partire occorre rimediare un po’ di LHM. Non voglio avere problemi per una piccola perdita!
 
Piccola sì, se la confronto con quella anteriore che scoprirò a Barcellona! Frutto del viaggio o già esistente? Ripenso ai cartoni in garage e la risposta e’ una sola. Quindi l’impianto idraulico non e’ perfetto. Anzi. Risente di pause prolungate. Di percorrenze ridotte, di un logorio da uso e da non uso. Niente di grave, la pompa e’ efficiente. I correttori lavorano. Ma la perdita c’è. Però quella più grave non e’ di liquido verde, ma di fiducia che pian paino svanisce. Eppure si parla, c’è confidenza.

Ci sono scambi di idee, di opinioni, mi proietto nella sua posizione nel momento di distacco da un oggetto che evidentemente non ama più. Forse sono solo problemi pratici, oppure il vissuto ha già dato i suoi frutti e le sue sensazioni. Ed ora non resta altro che attendere e vivere il momento dell’addio, anche lui con la sua rilevanza.

Accompagno a casa Remy. Mi mostra tutta la documentazione che certifica i 100.000 km dichiarati. Tra le carte mi sfuggono due fogli che rimangono nel blocco e che mostrano invece una percorrenza di ulteriori 100.000 km… Purtroppo una grande bugia ma di questo fortunatamente o sfortunatamente non mi ne accorgo, perché talvolta e’ meglio continuare a sognare, se il sogno e’ bello, se il sogno e’ blu… Ma quando ci si sveglia la delusione, crea il suo brivido e questo brivido produrrà a sua volta una crepa.

Prendo l’auto, andiamo a comprare del liquido LHM, Remy decide che tocca a lui la spesa e ne compra un litro. Quando ci salutiamo, c’è ancora energia per credere che tutto sia a posto. Ma per prudenza ne compro altri 5 litri!!!

Re: Blue Turtle!
« Risposta #1 il: Novembre 04, 2006, 03:24:53 pm »
Parte 2

Il viaggio
Ora la dea e’ mia, o meglio e‘ nostra . Si parte si cercano strade scorrevoli, si affrontano curve di strade e di regime di motore. Sopra i 100 la macchina fa un po’ di fatica. Pian piano accelero ma non troppo, la temperatura sale e si staziona poco prima della zona rossa, rallento, rimane tutto in ordine. Mi stabilizzo intorno ai 100. L’auto e’ ruvida, ma pian piano si scioglie e migliora.

I primi km in scioltezza sono in direzione di Azay-le-Rideau. La maggiore difficoltà e’ il freno: se avessi conosciuto bene il mezzo avrei capito subito: c’è aria da qualche parte e la frenata e’ difficile da modulare. Inoltre c’è un effetto strano come se la vettura si abbassasse nel posteriore ad ogni sfiorare del “fungo”. Sembra quasi scivolare sul ghiaccio, prima di rallentare.
 
E intanto scivolano immagini di fiumi e castelli, passiamo Saumur, poi Chinon ci fermiamo per un attimo tra rose, filari d’uva e cigli di mura antiche.

E quasi sera, arriviamo ad Azay-le-Rideau. Troviamo una stanza stupenda in una casa proprio vicino al castello. Parcheggio la Dea in un giardino fresco di foglie d’autunno. Lascio la Dea per una volta al freddo.
 
E li, dopo un respiro profondo, e' esploso il mio sorriso.

La mattina ritrovo Blue Turtle infreddolita, con sopra qualche foglia a cornice. Tutto sembra bello, prepariamo i bagagli, ma i problemi si iniziano a presentare. Ora con il freddo la macchina stenta a partire, tiro un po’ l’aria ma la batteria inizia a cedere. Attimi di riflessione prima che sopraggiunga il panico. Ho i cavi con me ma aspetto qualche secondo e riprovo ancora. Con calma, 4 o 5 volte a vuoto, con un pausa di 30 secondi tra un tentativo e l’altro. Infine, senza neanche un tentennamento i giri salgono, che bello! Un problema evitato, ma serve la giusta ricompensa! Una batteria nuova dal primo meccanico! E così facciamo.
 
Breve visita a Tour, poi si parte in direzione di Limoges, arrivo all’ora di pranzo rapida visita alla cattedrale, poi partenza, in direzione di Tolosa. La macchina si e’ finalmente sciolta. Il carburatore sembra essersi scrostato, quasi ripulito, adesso l’auto arriva senza tentennamenti sui 110 e azzardo anche un 120. Ma desisto perché non ne conosco i limiti e proprio voglio evitare un sempre possibile intervento di un carro-attrezzi. In salita fa un po’ fatica, ma vedremo con calma di cosa si tratta.

In quel momento ero ancora sull’idea che avesse realmente solo 100.000 km e mi aspettavo un motore potente e brillante (certo non come quello di una 21 dello stesso anno) non immaginavo che il motore fosse un po’ fiacco, anche perché nessun accenno di fumo dallo scarico, forse solo carburazione ed impianto elettrico da rimettere a posto. Certo che in quanto a manutenzione…

La gente mentre passiamo tra le strade di Limoges ci saluta, ognuno sembra quasi volerci raccontare la sua storia, quella autovettura magari l’aveva avuto suo nonno… suo zio… Qualcuno lampeggia, altri strombazzano il clacson. Una sensazione strana, sembra che tutti ci vogliano regalare uno sguardo, un sorriso.

Viaggio un po’ più faticoso, lungo, tra l’aria calda dell’esterno e del motore. Le strade scorrono e i km pure. Arriviamo a Toulouse. Cena in un locale tipico dove fanno ottime crepe salate con impasto integrale. Andrea un po’ si lamenta, forse sarà il viaggio, forse e’ solo una normale reazione della sua tenera età. La mattina rapida visita per la città, poi si parte in direzione Carcassone, ultima tappa in Francia.

Rientro a Barcellona
Ora il viaggio e di rientro, dopo pranzo un’ultima tirata verso Barcellona.

I 110 che all’inizio sembravano un’utopia sono un’andatura da crociera. Tocco i 130, ma solo per un istante. Attraversiamo la Francia, ogni tratta l’impegno è mentale prima che fisico. Poi tutto si risolve. La temperatura non si abbassa più di tanto e mantengo sempre andature in cui tutto rimane sotto controllo. Da Tolosa il viaggio si trasforma in una passeggiata, una crociera su un piccolo transatlantico. Dimenticavo, un piccolo dettaglio: il consumo e’ più che buono, siamo intorno agli 11 km al litro!
 
La dea affronta curve e rettilinei senza indecisioni. Entro pian piano in sintonia su tutto eccetto che sulla frenata. Li i problemi rimangono, ma ormai mi ha conquistato e non riesco a credere che questo piccolo sogno si stia realizzando proprio con lei.
Che emozione quando il contachilometri parziale ha segnato i primi 1000 km! Che emozione quando abbiamo passato il confine spagnolo! Eureka manca poco, tutto procede al meglio, nessuna spia si e’ accesa, la temperatura “on the border” ma non va oltre, ogni tanto sfrutto qualche discesa, lascio scivolare Blue Turtle nella sua corsa “a folle” per farla ritornare in zone più fresche e tranquille. La semplicità della guida e’ finalmente un piacere che riesco ad apprezzare appieno. Silvia quando Andrea si addormenta fa un salto di sedile e si siede al mio fianco. Insieme, felici facciamo i nostri primi km.

Traffico code, un errore ad una svolta. Gli ultimi chilometri durano un po’ più del dovuto, ma ci siamo, il rombo del motore spazia tra viali vicino casa. Eureka! Che bella impresa! Che gioia!
 
Prima manovra in garage per prender misure, Blue Turtle per un po’ si riposerà. Ha mostrato i suoi limiti che presto potranno essere migliorati, ma soprattutto un suo grande potenziale! Ed ora il feeling e’ tutto nostro!

Cerco di fare il punto della situazione. Il problema principale sono le perdite di LHM. Poi la temperatura dell’acqua. Alzo la vettura e l’ispeziono da sotto, ci sono ben 4 punti in cui l’impianto perde e da solo non riesco a far molto. Smonto il carterino del correttore posteriore e trovo sporcizia accumulata da anni. Ripulisco tutto e già che ci sono pulisco e vernicio il carterino in un nero che forse non sarà originale ma che assolutamente non disturba.

Non sono scoraggiato ma non vedo altro soluzione che portare l’auto a Roma con il traghetto e lì affidarla alle cure di un bravo meccanico. Amici del forum, già mi hanno consigliato…

Passano due settimane, Mentre mi fermo in una strada secondaria per rimontare il carterino alla luce del sole. Si ferma un tizio sui 50, mi inizia a parlare in inglese, mi dice che ha 3 DS di cui una cabriolet e che se volevo poteva rimettere a posto la mia! Miracolo, stento a crederci! Ora Blue Turtle farà un bel tagliando generale qui a Barcellona e per un po’, prima di riportarla a Roma, in vista anche del “Gran Gala” del 2008, scorazzeremo insieme per strade spagnole!

Eureka!!!

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Offline Squonk!

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #2 il: Novembre 05, 2006, 03:06:54 pm »
bellissima storia!!
Ciao Squonk!,
in quello che fai vedo lo spirito che mi anima quando c'è da recuperare una DS, sei - senza offesa - un Diessaro ( con lo stesso senso che ha per i gatti la Gattara).

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Offline Gianluca

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #3 il: Novembre 05, 2006, 07:32:11 pm »
Complimenti per la storia !!!

 :)

Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Pik As

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #4 il: Novembre 06, 2006, 03:37:40 pm »
bellissimo....Ci hai trasportati  con la tua storia.

Bravo  :)
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline Pik As

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #5 il: Novembre 06, 2006, 04:56:26 pm »
bella storia dicevo,ma non fa vedere le foto.
Dice che  i dati sono errati  ???
 
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline Vince

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #6 il: Novembre 06, 2006, 09:05:06 pm »
Bella storia, mi hai fatto rivivere belle emozioni.
Vince

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Offline Pik As

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #7 il: Novembre 06, 2006, 10:48:16 pm »
pass MAIUSCOLA.......Biro svegliatiiiiiiiiiii [ 0O]
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline Pik As

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #8 il: Novembre 06, 2006, 10:56:29 pm »
da come l'avevi descritta la immaginavo peggio,bella macchina,dritta nella carrozzeria lo si vede dai riflessi  nelle foto di profilo........ Bella sul serio  [(bravo)]
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline Admin

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #9 il: Novembre 06, 2006, 11:10:26 pm »
I mie complimenti. Davvero! Per la storia, e per la presentazione...
Admin  [(manina)]

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Offline bardamu

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #10 il: Novembre 06, 2006, 11:19:08 pm »
Bella macchina fperfetto, molto fascinosa! Spero di vederla presto sulle strade della capitale.
Ciao
B
Sur une DS, tant que tu n'as pas tout fait...tu n'as rien fait!

Re: Blue Turtle!
« Risposta #11 il: Novembre 07, 2006, 11:20:43 am »
Grazie a tutti!
E' la mia storia, ricercata da tanto ed alla fine Blue Turtle mi piace anche con i suoi difetti... ma presto migliorerà.

Mi farebbe molto piacere partecipare al raduno del 2 Dicembre, ma sarà un po difficile anche perchè ancora non sono riuscito ad avere notizie sui tempi delle riparazioni e poi... ci sarebbe il viaggio da Barcellona...

In ogni caso c'è un grosso desiderio di conoscervi  [(abbraccio)]

Un saluto da Rotterdam, oggi nei miei infiniti spostamenti sono qui!
Fabio

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Offline FeDeesse

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #12 il: Novembre 13, 2006, 10:35:48 am »
complimenti per tutto, una vera bomba! sono sicuro che nelle tue mani quella ds ha un futuro roseo! [:clap]
Qualche citroën.....

Re: Blue Turtle!
« Risposta #13 il: Novembre 19, 2006, 11:35:05 am »
E'sempre una delle cose più belle, il viaggio.

Se al viaggio unisci la realizzazione si un sogno è ancora meglio.

Se è condivisa con le persone care diventa fantastico.

Se attraversi scenari superbi diventa quasi mitico.

Se poi la dea ti riporta a casa e vince la sua sfida con l'età diventa magico.

Se infine un mago salta fuori e ti aiuta a prendertene cura inizi a pensare che lassù qualcuno ti guarda...

McOrion

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Offline gigi62

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Re: Blue Turtle!
« Risposta #14 il: Novembre 19, 2006, 01:00:44 pm »
GRAZIE PER AVERCI FATTO CONDIVIDERE LE TUE EMOZIONI
gigi