Ho inoltre controllato la questione gommepiume e confermo quanto ho affermato in precedenza: in Italia, le DSuper hanno sempre avuto le gommepiume sotto ai tappetini. La prima ID a montarle è stata proprio l'ID Super, dal 1970 le ebbe anche la DSuper. Forse dal '72 o dal '73 arrivarono di serie anche sulla DSpecial ma non posso affermarlo con la stessa certezza.
Allora la mia è come sempre tra le due acque: ho ancora il freno a mano a maniglia pur essendo di novembre '70 e montava tappetini come su citato. Adesso ho comprato i carpets nuovi da Sassen ma ho sostituito il feltro sotto mettendoci una gommapiuma da rivestimento sottomoquette con qualità fonoassorbenti notevolmente superiori rispetto all'originale e con la parte inferiore con piombo e collante. La gommapiuma restituisce una sensazione di affondo del piede e il tappetino è più spesso rispetto all'originale, ma dato che tutto era stato allagato dalla pompa dei freni esplosa...dovendo cambiare tanto vale cambiare in meglio, perché finalmente certi particolari, specie sotto i tappeti, non sono così fondamentali, a meno di essere proprio punti dalla zanzara del restauro perfetto. A tal uopo, sto cominciando a razionalizzare i lavori e i materiali per avere un incremento di affidabilità, un massimo di coerenza e il relativo massimo comfort.
Ho già messo un flessibile d'acciaio di quelli intrecciati: costa il triplo, ma almeno è davvero flessibile e non dovrei cambiarlo mai più.
Adesso smonterò il cruscotto e utilizzerò materiale da discoteca per insonorizzare la plancia e soprattutto tanto materiale per allentare la propagazione termica del motore nella parte sovrastante il gozzo. La paratia che ho fatto montare è efficace ma non risolve tutto.
Altro passo che mi solletica è l'123ignition. Convincetemi con relazioni avvincenti, datemi prove concrete dell'efficacia e della rivoluzione elettronica dell'accensione. Per me la dea deve essere come è da qualche mese la mia: accendi....si alza....fai il pieno....parti; pioggia, vento, file, neve, caldo, città, montagna...non importa, lei è la tua dea e tu dai prova di amarla usandola, nel migliore dei modi, e macinando chilometri senza avere alcun disagio, rincorrere i tramonti e seguire le albe, a caccia dell'asfalto migliore, lettore MP3 "inputtato" nel lettore CD, musica anni '70 a gogò, finestrino socchiuso, volante leggermente tenuto col palmo della mano, senza stringere niente tra le dita, sguardo diviso tra panorama esterno/panorama interno, la linea dello schienale post nello specchietto, il montante di alluminio e la linea della fiancata nei due specchi esterni che ti danno sempre l'immagine più bella della dea nel mondo che scorre dietro, il piede sinistro che può stare un po' dove vuole, il braccio destro che accarezza il sedile destro come se abbracciasse quelcuno che si ama, e il defilare della natura ai lati del parabrezza in 16:9, il tetto come un carapace e tutte le nostre aspettative esaudite, suddividendo gli asfalti e le strade secondo le varie reazioni delle sospensioni: degli aaaah e degli ooooh accompagnano dossi e avvallamenti. Abbiamo una DS, abbiamo la vita, e almeno questa cosa ossia quella di guidare la nostra dea in capo alle nostre fantasie non la rimpiangeremo mai, tocchiamo con mano il rapporto tra l'essere e la volontà dell'essere attraverso la dea. Troppo mistico.
fischer