Ben felice di questa sentenza, aggiungo volentieri qualche commento.
Di vittoria senz'altro si tratta!
Leggendo con attenzione la sentenza, per come la può leggere un semplice cittadino come me, per nulla esperto di questioni legali e di linguaggio giuridico, mi sembra che però la "vittoria" non sia su tutti i fronti, in quanto la maggior parte delle presunte prove di illeggimità viene smontato dal collegio giudicante. (...)
Giusto così. Alcune di queste prove, molto personalmente, erano molto contestabili: quando non anche sul piano legale, almeno su quello etico.
Stiamo parlando di legittimità di provvedimenti tesi all'ecologia e al rispetto dell'ambiente: seppur in piccola parte -ammesso che possa essere considerata piccola la percentuale in questione- le auto sono effettivamente una causa d'inquinamento.
Questa considerazione andrebbe sempre messa in priorità 1: non amo la frase
"inquina più l'industra del traffico, se non si bloccano le emissioni industriali non devono rompere le scatole a me e alla mia macchina", preferisco nettamente il principio
"inquina più l'industra del traffico, se fermiamo il traffico fermiamo anche le emissioni industriali". Che poi è l'unico che può portare beneficio.
In particolare, a me sconvolge il passo in cui si ammette che le amministrazioni sono libere di bloccare il traffico come gli pare, anche se l'inquinamento è solo in piccola parte provocato dalle vetture:
Trovo giusto anche questo perchè in caso contrario eventuali limitazioni d'urgenza avrebbero potuto essere contestate dal primo che passava.
Ma vengo al punto che ho più a cuore.
Ci consoliamo, perchè comunque quello che segue è importante (specialmente - visto che siamo qui - per i proprietari di DS, comunque). Infatti, poichè l'Amministrazione dispone di misurazioni riguardanti l'incidenza delle varie classi di vettura sull'inquinamento, a quanto pare essa non può ignorare che il contributo delle diesel Euro3 sia di 5 volte superiore a quello delle Euro 0 a benzina: dunque se ferma le seconde bisogna fermare anche le prime!
(...)Essendo la giustificazione del provvedimento impugnato solo la riduzione dell'inquinamento atmosferico, è manifestamente illogico - in assenza di spiegazioni o ulteriori giustificazioni - l'inclusione nel divieto di circolazione, dal 1°/7/06, nel Comune di Firenze della classe di veicoli di gran lunga meno incisiva sull'inquinamento e l'esclusione da tale divieto di quella di gran lunga più incisiva. (...)
La vittoria sta dunque nel fatto che se l'amministrazione ha a disposizione dati certi sull'inquinamento da parte delle varie tipologie di vetture, non può emettere provvedimenti che limitino una categoria poco incidente solo perchè sono più vecchie e lasciarne circolare altre più inquinanti perchè più recenti.
Ecco il busillis! Il vero, unico, inappellabile motivo di sconcerto di un qualsiasi automobilista "euro 0"! Ed era ora che qualcuno se ne facesse carico, parlando con chiarezza estrema e mettendo questo particolare.
Vado oltre: a mio parere (tra l'altro confermato dai forensi con cui ho avuto modo di approfondire) è illegittimo tutto un sistema che basi i blocchi del traffico su categorie predeterminate di veicoli; questo perchè siamo obbligati a un controllo (alias bollino blu) che è in grado di determinare i valori esatti di ogni singolo veicolo, sulla base del quale si potrebbe stabilire quali siano i singoli veicoli abilitati alla circolazione e quali siano quelli che dovrebbero rimanere comunque fermi. Altrimenti che senso avrebbe spendere ogni anno 20 € per quella patacca da parabrezza? E' il classico discorso del Cayenne e della 500 del '67, il primo euro 4 e la seconda euro 0: fermare l'utilitaria a favore del Tir è finanche offensivo.
Esiste poi un'incongruenza palese tra l'esistenza di una tassa di proprietà e le limitazioni alla fruizione della proprietà stessa: perchè essere obbligati al bollo se l'auto deve rimanere ferma?
Ma si tratta di questioni secondarie rispetto al punto focale, ovvero ottenere uniformità di criterio nella gestione di una problematica tanto seria e tanto incidente sulla vita quotidiana di molte persone.
A margine di tutto ciò, estraniandomi per un attimo dalla mia passione per questi carrozzoni, non posso non essere obiettivo.
'Sto schifo di petrolio prima o poi va abbandonato, non ci sono santi. E andrebbe abbandonato prima del suo esaurimento, anzi, già domani se possibile.
Inquina, inquina tanto e produce calore. Il 70% dell'energia creata dall'esplosione nella camera di scoppio di un cilindro se ne va in calore. Significa che per ogni litro di benzina, 7 decilitri se ne vanno in riscaldamento. Ora, di là dai nostri bei discorsi sui blocchi (che difendo fino alla morte, perchè all'interno di un sistema sbagliato non si può penalizzare una sola categoria), così non si può andare avanti.
Che il processo debba essere graduale lo accetto per pura necessità, e in questo senso vedo bene il ricorso a tecnologie migliorative delle soluzioni disponibili attualmente; ma mi piacerebbe veder correre in parallelo a questa ricerca tutto un altro studio su come fare a meno di quel maledetto veleno fossil-olefinico.