Arrivo a casa e il vicino ha lasciato uslla mia porta una rivista impacchettata.
La apro e scopro che è la rivista dell'associazione di Flaminio Bertoni.
Vedo che è trimestrale e mi chiedo: "oddio, sarà il solito palloso foglietto tipico di troppe associazioni?"
Mentre la Zuppa Del Casale (per i giovani "That's Amore" Findus) inizia a cucinarsi comincio a leggere la rivista.
L'occhio viene subito catturato da un trafiletto qualunque "Una bufala" dove l'autore riporta non solo la notizia che già tutti sappiamo e cioè che il mensile dell'ACI ha scritto una fesserie su Ferdinand Porsche accreditandolo come progettista della 2CV ma anche un paio di caustiche risposte ricevute dall'associazione alla richiesta di una smentita "
[...] suo padre [...] non era un ingegnere meccanico e non era suo compito progettare un veicolo[...]" (grazie della stizzita precisazione, penso io, ma ciò non toglie che è stata forse detta una cazzata?) e, parlando di Porsche, l'
inciso servirebbe "
[...]ad accrescere il mito di questo straordinario personaggio[...]" (quindi era proprio una cazzata! Ma perchè non accrescere il suo mito dicendo anche che Porsche disegnò la Ferrari Testarossa, la Lancia Appia e la Fiat Punto?)...
...la rivista inizia ad incuriosirmi più di quanto avessi sperato
Una vera perla è l'articolo "VISTO" del 28 giugno 1958. Non ho confidenza con la rivista (già al numero 4) ma mi pare di capire che l'articolo sia stato scritto da qualche parte o su qualche rivista proprio nel '58 (lo capirò solo a metà della seconda colonna...
Qualche chicca e qualche mio personale preconcetto (che i francesi che conosco continuano sempre ad alimentare - ma attenzione quì si parla nello specifico dei 'parigini' e del loro "gusto del vecchio") mi fa sorridere non poco leggendo sulla Citroen DS 19 che "
[...]in un primo momento non piacque ai Parigini[...]Poi, pian piano, cominciarono ad apprezzarla e naturalmente, l'apprezzarono molto quando si resero conto che all'estero di vendeva molto più che in Francia[...]". Non posso non chiedermi se sia vero o se si sia trattato di un piccolo smacco del giornalista allo snobbismo francese ma lo reputo quantomeno "verosimile"
Una cosa che mi ha colpito è a pagina 13 dove si cita un brevetto di Bertoni per "una vettura con i fari per illuminare i lati della strada" del 1954. Non capisco se si tratti dello stesso brevetto poi applicato alla mia dea o di un'altra soluzione e mi stupisco che, se si tratta di questo, il brevetto non sia stato registrato da Citroen. Ne deduco che Bertoni aveva una marcata autonomia dalla casa automobilistica.
Ma ancora non immaginavo come si potesse riempire una rivista trimestrale parlando in fondo di un'unica persona che comunque non ha disegnato centinaia di auto e decine di migliaia di bozzetti come un Pininfarina o un Giugiaro (e ovviamente tutto il loro seguito di dipendenti a nome dei loro studi di progettazione).
Beh, mi sbagliavo anche lì perchè poco dopo trovo il nome di Bertoni associato ad una bega di paese sulla necessità o meno di tirare giù una vecchia chiesa. Alla sconfitta subita nel vedere bocciata l'idea di conservare l'edificio e alla vista del progetto della nuova chiesa (che "
[...]non è degno di un architetto[...])ecco la sua risposta sia scritta ("
[...]Mi fa male il cuore pensando che il mio amato paesello avrà davanti agli occhi un simile orrore per molte generazioni[...]" che 'disegnata' con un bozzetto del progetto di restauro che sarebbe potuto essere realizzato.
Sorpresa finale trovare Bertoni coinvolto nel recupero di quella che forse è la prima e più fresca maschera mortuaria di Napoleone, unica per "
[...]autenticità dei particolari[...] e
[...]freschezza dei segni non[...]riscontrabili negli esemplari successivi".
Comincio a capire il perché della Associazione e soprattutto quanto debba far male che Bertoni sia praticamente dimenticato dalla storia ma soprattutto inizio a capire che i soldi dell'iscrizione son stati ben spesi
Mi ero iscritto quasi come 'costo aggiunto' della vettura per premiare in qualche modo la presenza del mio garage di quell'opera d'arte che ogni mattina mi fa perdere tempo ad ammirarla. Iscritto come 'tassa di possesso' su una "opera d'arte diffusa" e francamente non pensavo ne avrei avuto un ritorno superiore al "sentire di avere fatto la cosa giusta".
Mi ha fatto molto piacere ricredermi stasera mentre la mia Zuppa Del Casale iniziava ad appiccicarsi alla pentola. Mi fa piacere perdere adesso una mezzoretta per condividere qualche chicca con chi magari non riusciva finora a dare una "profondità" a chi ha creato non solo le vetture che amiamo ma anche nuove metodologie di progettazione (la scultura da realizzare anche prima del disegno che mi spiega le linee morbide e sinuose della Traction Avant e della DS... e meno quelle che non digerirò mai della Ami 6 - o è solo questione di tempo? - vuoi vedere i bozzetti della AMI 6 presenti al centro della rivista abbiano preceduto la forma scolpita? Eh eh... mi sa di si!).
Una nota negativa? Si, l'ho trovata.
Ho appreso che il raduno di Roma avverrà a cavallo di Ferragosto. Non ci avevo ancora fatto caso.
Sono già tagliato fuori da un evento al quale contavo di partecipare.
McOrion
P.s. l'Associazione Internazionale Flaminio Bertoni e la Unilever Italia S.r.l. (proprietaria del marchio Findus(R)) non hanno in alcun modo sollecitato la pubblicazione di questo messaggio.
P.p.s. la zuppa comunque era ottima come me la ricordavo dall'ultima volta che ne mangiai una penso almeno dieci anni fa: compratela