Il regolatore di tensione ha il suo bel filo di massa. Questo è fissato da una parte con una delle viti che lo bloccano al telaietto della batteria, dall'altra al morsetto della batteria. Se tale collegamento di massa è difettoso allora il regolatore funzionerà male/molto male/per niente.
L'idea del regolatore elettronico mi piace molto poiché sono stufo delle luci quasi psichedeliche.
In un vecchio topic avevo chiesto aiuto per un guasto (la batteria non veniva caricata e si scaricava nel giro di una giornata) che non sapevo se attribuire al regolatore o all'alternatore, alla fine, dopo aver rimosso e smontato l'alternatore, trovai il colpevole: un diodo nel raddrizzatore era andato in corto e scaricava la batteria. Sostituii il blocco e quel fastidioso traballio di luci scomparì per riapparire in tutta la sua grandiosità qualche giorno dopo. E' evidente a questo punto che la semplice sostituzione dei diodi, io ho trovato e montato un pezzo nuovo di trinca, non può porre rimedio a tale comportamento. Credo tuttavia che la ritaratura, come suggerito da Velvet, possa avere effetti più evidenti, purtroppo dobbiamo anche fare i conti con componenti elettronici (mi riferisco ai resistori in filo di costantana montati alla base del regolatore e al suo interno) i cui valori sono sicuramente sballati perché sicuramente cotti da anni di utilizzo e di sbalzi termici, alla base dei quali sta il traballante sistema di regolazione.
Un moderno regolatore elettronico, meglio se ben occultato all'interno dello scatolotto originale, potrà svolgere meglio il compito poiché ha, o dovrebbe avere, la capacità di variare la corrente nell'induttore in modo CONTINUO anziché tra due o tre valori come nel modello originale. Tale migliore capacità di regolazione sarà sicuramente vista di buon occhio da tutti i possessori di modelli a iniezione elettronica: una tensione costante migliora la costanza del flusso/pressione di benzina nella rampa di iniezione e consente al calcolatore un più preciso funzionamento (quest'ultimo non è dotato di stabilizzatore di tensione interno e il suo funzionamento analogico è di conseguenza influenzato dalle variazioni della tensione di alimentazione)... OK questa è la teoria... cosa dicono quelli che hanno già provato questi regolatori?
P.S.: ecco il sito del produttore del regolatore
http://www.hueco.de/AECatalog/?lang=ukP.P.S. Paolo, poiché non riesco a decifrare i collegamenti, potresti mettere in linea un'immagine più chiara dello schema elettrico?