se la macchina ha la revisione regolare si immatricola in italia come immatricolare una qualsiasi macchina nuova, con i documenti libretto circolazione e atto di vendita, si può fare l'immatricolazione solo con questi, una volta che ti danno la targa e il libretto italiano, fai l'assicurazione italiana e te ne vai in francia con tutto il necessario nello zainetto, arrivi metti la tua targa italiana e te ne torni a casa in macchina con l'assicurazione normale italiana e non quella da truffatori per le targhe estere
Ovviamente parlo per mia esperienza (DS19 rapita in Francia ad Angers, vissuta per un po' in esilio a Barcellona ed ora appena ritornata, anzi dovrei dire arrivata... a Roma.
La pratica di immatricolazione non e' cosi' semplice. In realta' l'atto di vendita e' valido se fatto dal venditore con un atto notarile effettuato in Italia, cosa alquando difficoltosa. Si puo' raggirare l'ostacolo, basta fare una cosa
all'italiana che, per chi e' interessato, posso spiegare in separata sede. Inoltre serve:
- italianizzazione del libretto, molto facile per una macchina nuova, un po' piu' complessa per un'auto, che perlomeno la mia agenzia vedeva e gestiva per la prima volta.
- una sorta di certificato di conformita' tecnica richiesto alla Citroen di Milano.
Ho avuto le targhe dopo circa 6 mesi, ancora non le ho montate, fino ad un anno sono in regola. Pero' tieni in considerazione che ho seguito la faccenda dall'estero e questo ovviamente ha reso piu' lenta la risoluzione dei problemi incontrati strada facendo. Ma il tempo tecnico per immatricolarla in Italia c'e' ed a mio avviso e' utopistico parlare di giorni, come accade per un'auto nuova.
E come spesso capita, dopo le pratiche un po' di cuore:
"Andare a vedere l'auto, e se tutto e' ok, montarci sopra, percorrere i primi chilometri in terra Francese, attraversare le alpi o la frontiera, arrivare a casa, magari distrutti ma con un sorriso indescrivibile dentro che non riesci a mascherare, ha tutto un altro sapore che non tiene il paragone con nessun ragionamento economico".
Fabio