Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #330 il: Ottobre 09, 2008, 05:24:24 pm »
D' accordissimo con te Nick!!!!!!! [(su)]

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Offline Nick82

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  • ..........Deesse...1974.....
Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #331 il: Ottobre 09, 2008, 05:30:22 pm »
D' accordissimo con te Nick!!!!!!! [(su)]


THANKS.... [8D]
E' un problema di testa...

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Offline lucano

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #332 il: Ottobre 09, 2008, 05:49:04 pm »
Tempo fa su questo forum ad un sonaggio ho scritto:

Io credo che un auto o qualsiasi altra cosa, diventi d'epoca al momento della suo progetto se ne ha le potenzialità, io mi sento di dire che la dea sia stata sempre una macchina EPOCALE.

Aggiungo che cosi è per altre auto di un certo rilievo, quindi SI alle liste chiuse.... anche se tra 10-15 anni le liste si chiuderanno automaticamente perchè le auto odierne hanno una vita troppo corta colpa dei mariali, per non parlare dei restiling ogni 6 mesi ...

Mio padre ha una seat  toledo 1600 del 96 praticamente tra 8 anni sarà una scatoletta di tonno probabilmente  [:D]  [:D]  [:D]
Meglio una D-LUXE oggi che niente domani!!!

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #333 il: Ottobre 10, 2008, 08:53:44 am »
Purtoppo nel momento in cui tutti i risvolti sentimentali e psicologici che hanno accompagnato per circa un secolo l'automobilista e l'oggetto della sua passione vengono meno, e l'auto viene considerata alla stregua di un qualsiosi prodotto di largo consumo, cessa di essere quel coacervo di passioni, di pulsioni, di interesse e di alchimie che legano un uomo all'oggetto automobile e che spingono l'appassionato alla sua conservazione contro ogni ragionevole legge economica e di buonsenso.

Già Emma Rothschild, oltre trent'anni fa in suo saggio, aveva affermato "Le autovetture, se da un lato sono paragonabili alla casa e all'assistenza sanitaria sul piano delle necessità della vita associata, dall'altro si vendono con la stravaganza dei detersivi e dei deodoranti" [nota 1], e se così si vendono altrettanto rapidamente si gettano, con la medesima indifferenza con cui noi ci liberiamo del vecchio televisore nella più vicina discarica.
E ancora: "Un tempo comprare la macchina era un avvenimento: la gente si metteva i vestiti della festa; le signore calzavano i guanti bianchi e gli uomini indossavano cravatta e giacca scura. Non è più così". [nota 2]

L'auto d'epoca è esclusivamente l'auto conservata ad ogni costo da un'ostinato possessore che, per quale motivo, se non per quello dell'affezione, si prende cura di una o due tonnellate di acciaio preoccupandosi di proteggerlo dalle intemperie e di manutenerlo a fronte magari di un uso modesto od addirittura assente ?

Perché l'auto d'epoca è una vettura esistente, concreta, tattile, magari inerte, ma - seppur sopita - reale. Gli esemplari scomparsi, magari gli esemplari unici del bel tempo che fu ma ormai ridotti ad una solo unica fotografia quale unica testimonianza del loro vissuto sulla terra, possono solo interessare gli storici dell'automobile ma non certamente i collezionisti di auto d'epoca.

Nota 1: E. Rothschild, L'automobile fine di un'era, Milano 1974, p. 76.
Nota 2: E. Rothschild, L'automobile, op. cit., p. 80.

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Offline IDcronio

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #334 il: Ottobre 10, 2008, 09:10:30 am »
......... usa e getta........ [:hello]

Grazie Andrea [:kiss]

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Offline steu369

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #335 il: Ottobre 10, 2008, 09:34:31 am »
allora...io prescindo nel mio ragionamento dallinteresse,amore tifo ecc.
il discorso  storicità riveste ben altri panni in realtà.
tutti i modelli ,solo per il fatto che sono stati pensati e prodotti,anche in un solo esemplare rivestono per la società una grande importanza anche  solo per l'impegno, sforzo,rischio ecc che ogni modelle ,appunto rappresenta.
fatto di costume,finanza,ingegno,cultura,finanza,azzardo ecc.
dimostrazione dell'essenza dell'uomo.
in sintesi si potrebbe dire che l'evoluzione della società in generale è data dallo sforzo dei singoli tesi a superare se stessi e gli altri.
alcuni socio/filosofi parlano di ''lupo fra lupi''...altri di capitalismo, altri di comunismo o socialismo, altri di religioni.....
questo per inserire l'insignificante mio ragionamento nel suo giusto contesto.
tesi secondo la quale l'automobile è tutta, per appunto da ''salvare''come frutto dell'ingegno e della società .

si parla di auto storiche in questo contesto...giusta la ''sentenza'' del tempo e delle preferenze diversamente motivate da ciascuno.
però qui si parla anche e sopratutto di '' storicità ufficiale'' che poi giustamente deve godere di aiuti e facilitazioni .
per cui , secondo me ,ritorno alle questioni di classificazione .
perchè, secondo me sempre, non è giusto che vengano distribuite a pioggia.

auto storiche per definizione dovrebbero essere solo quelle che hanno introdotto una significativa innovazione ,come da tesi suesposta.
tutti gli altri modelli successivi  che hanno beneficiato delle innovazioni introdotte ,sempre secondo me, entrano a far parte della storia in generale dell'automobile,societa,costume ecc. scatenano desideri,collezioni tutto quello che vediamo anche al di fuori dell'argomento auto
MA NON HANNO LA CARATTERISTICA di essere capostipite di una innovazione.

quindi non meritevoli di agevolazioni, sostegni statali ecc.
con questo non vorrei dire che non esistono club,movimenti d'opinione,tifo ecc. fanno sempre parte del nostro costume, cultura ecc.
se si vuole parlare di auto storiche sia per quelle che storiche lo sono
le altre dovrebbero essere definite,trattate,sostenute ecc in un altro modo
diciamo ''di interesse storico''
un aggettivo molto importante.che consentirebbe una maggior chiarezza,concentrazione degli aiuti.
senza nulla togliere alla vera passione,quando non è ''interessata''per tulle le auto del passato in generale.

secondo me, naturalmente.  
 

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #336 il: Ottobre 10, 2008, 10:14:49 am »
Non sono riuscito a leggere tutti i post sulla discussione.
Personalmente penso che, come ogni oggetto meritevole di conservazione, l'auto storica debba essere usata con parsimonia, possibilmente nelle condizioni migliori, e curata il più possibile. Ovvio che deve essere un oggetto intrinsecamente pregiato, per motivi tecnici, estetici, o di costume.
Poi é ovvio che, all'italiana, fatta la legge, trovato l'inganno.
Vorrei solo ricordare che la maggior parte delle compagnie di assicurazione ha posto delle restrizioni sulla copertura di polizza sulle "storiche", e precisamente l'auto non va usata per motivi professionali, e di solito vengono indicati i conducenti.
State certi che se accadesse un incidente grave, ove la storica ha TORTO, e magari ci scappa il morto, la compagnia (dovendo sborsare un milione di euro in risarcimento) ci metterebbe un secondo a sguinzagliare gli investigatori per verificare cosa ci faceva quell'auto in quel posto a quell'ora. Poi vai a spiegare al giudice, sotto giuramento, che ti stavi recando dal meccanico per il cigolio.La compagnia pagherà il danno, ma il diritto di rivalsa sul proprietario non se lo lascerà scappare.
Dico questo perché lavoro nel campo.
Sono sicuro che se la gente riflettesse bene, sarebbe anche in grado di valutare l'opportunità delle scelte. Se vi fosse più cultura, non saremmo arrivati a questo punto.
Quoterei la lista chiusa, però a patto che vi fosse un ente veramente in grado di identificare i veicoli meritevoli, e non mi pare che attualmente vi sia questa possibilità.
Certo i vari club, sopprattutto generici, dovrebbero selezionare le richieste di iscrizione, mentre invece non vi é nessun controllo "visivo", e si iscrivono i veicoli solo in base alle foto.
DS: l'auto viva

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Offline steu369

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #337 il: Ottobre 10, 2008, 11:02:15 am »
beh certo che la cultura,l'educazione,l'ineresse personale,quello di categoria,persino politico-mangereccio,,,,ma se la regola fosse quella sostenuta da me veramente si farebbe piazza pulita dei furbetti... mentre si sosterrebbe  meno come numero di pezzi ma molto di piu come qualità.
se io intendo collezionare lattine di alluminio sono libero di farlo,naturalmente... [:fiu] [:fiu] [:fiu]

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #338 il: Ottobre 10, 2008, 12:19:21 pm »
mannaggia allora.... visto che, secondo il ragionamento della capostipicità  dell'innovazione si storicizzano solo i modelli che per primi hanno proposto innovazioni tecniche, allora mi dovrò cercare una traction hydraulique..... in fondo in fondo è su quella che fece debutto l'idraulica no? ( ed è anche rara e pressoche introvabile, no?) che la capostipite dell'idropneumatica è quella..... :-X

oppure risalire all'origine del motore boxer...... >:D

è vero che c'è il discorso delle tecniche di costruzione, dei materiali usati, e delle altre innovazioni ma mi pare che diventi un pò troppo complicato poter datare e certificare senza ombra di dubbio la primogenitura di tali innovazioni.

ho paura che davvero si tornerebbe a certificare come Storiche con la maiuscola solo le vetture eleggibili alla londra-brighton.

se poi si vuole affrontare il discorso delle revisioni compiacenti, delle omologazioni truccate etcetc allora si entra in altro campo e mi trovo in perfetto accordo con giri di vite e restrizioni.

il club, il registro, servono proprio a tutelare proprietari ed enti, siano essi assicurazioni oppure le regioni per quanto riguarda la tassa di possesso, da eventuali frodi oppure da abusi.

il fare liste e listine scontenterà sempre molti e, sopratutto, favorirà l'estinzione e la cancellazione di troppi modelli e marche che, piaccia o  no, hanno segnato gli anni della motorizzazione di massa.




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Offline steu369

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #339 il: Ottobre 10, 2008, 12:47:25 pm »
mahhh come sempre è necessario ragionare e non tagliare con l'accetta.
la tesi della prima,per me è interessante è non è farina del mio sacco...
per fare una similitudine...si potrebbe dire che il mercato delle obso è un poco come la presente situazione economica.
si è vissuto senza regole certe,al di sopra delle reali possibilità,prede piu o meno inconsapevoli di una situazione drogata.. non so se rendo l'idea.
ma certamente le cose che hanno un valore continueranno ad averlo...
chi invece fa un finanziamento per andare in ferie o in palestra.......o acquistare la megavilla o l'auto di lusso avere un oggetto non di assoluta qualita.....beh..vedremo.  [:fiu]
per tornare a bomba... se mi piace la ds  o la uno prima serie e posso permettermela, anche se non fosse capostipite.. che problema c'è?????
non è ,per ipotesi compresa in quelle storiche in senso stretto? non gode di sovvenzioni?ma che mi frega.....a me piace.... che problema c'è?????

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #340 il: Ottobre 10, 2008, 12:59:18 pm »
.... magari c'è il problema che quei mille euro risparmiati su assicurazione e tassa di possesso posso investirli nella manutenzione della vettura..... [:fiu]

non tutti gli amanti delle storiche possono trascurare certi dettagli.

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Offline steu369

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #341 il: Ottobre 10, 2008, 02:19:37 pm »
ma certi dettagli possono essere trascurabili...perchè se no , a forza di dettagli trascurati si finisce come ora....vivere sopra le righe...furbo fra furbetti.....e furboni.
nessuno è obbligato ad avere  una bugatti....e in questo moderno sistema che spesso inconsciamente ci viene propinato è insito il germe stesso della rovina...che guarda caso colpisce poi il popolo bue....è un discorso generale questo...di educazione e di sistema.
si lavora sempre piu freneticamente per finanziare l'inutile e far arricchire i furbi...quelli veri.
adesso qui si parla di ds ma potremmo parlare di telefonini,plasma,ca@@i e mazzi champagne e scarpe di lusso,vini e pianelle pregiate,iacuzzi e vacanze piu o meno esotiche...tutte cose che si possono ormai considerare indispensabili...mentre gli stipendi invece sono per isalata e bistecchine.
la massa vive al di sopra delle righe...e pretende a prescindere.... sto parlando anche di me sotto certi aspetti...di tutta la società attuale mondiale.. va beh, come non detto....questo è un brutto periodo per tutti.

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #342 il: Ottobre 10, 2008, 02:32:12 pm »
benissimo, condivido tutta la tua valutazione sul superfluo e sul vivere sopra le righe.
ma qui appunto si parla di ds, e di auto obsolete, per non usare il termine storiche.

certo nessuno mi obbliga ad averne una ovviamente, però il conservare un certo patrimonio gommato, qualsiasi sia la marca ed il modello, è cosa diversa che accendere un prestito con findomestic per andare alle maldive oppure per comprarsi un televisore al plasma.

altrimenti si dica chiaro, a livello di legislatore: l'auto non ha diritto a sconti e sovvenzione, qualsiasi essa sia.

in caso invece che l'auto, con la sua storia, sia ritenuta meritevole di essere conservata come memoria storica di una determinata epoca, allora non trovo giusto la distinzione per meriti di modello.

quella per condizioni di conservazione e conformità all'origine si, è una discriminante fondamentale, ma su questo mi pare siamo tutti concordi.

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Offline steu369

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #343 il: Ottobre 10, 2008, 03:00:59 pm »
beh dai alla fine si dice la stessa cosa...(a parte le divagazioni dovute al momento) resta il fatto di come e con quale criterio individuare le auto ''meritevoli'...secondo il metro bislacco italiano.
all'estero come si comportano e quali sono i comportamenti???
ripeto che la tesi da me esposta non è mia,anche se mi pare che sia condivisibile, vista cosi sarebbero salvaguardati molto di piu i modelli veramente storici...per gli altri resta il piacere di possedere una moto o auto obso,da amare,curare con un pò di maggior sacrifici....
verrebbero eliminati tutti coloro che fanno della obso una scusa furbetta  per risparmiare .Poter circolare con pseudo rottami è pericoloso,molto inquinante ecc. non è giusto....non può essere consentito dalle pieghe della legge.
poi non abbiamo parlato di asi e fim  [V] altri responsabili...enti inutili e carrozzoni politico/assistiti...lasciamo perdere va, anche li....mah.

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Offline DS 1984

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #344 il: Ottobre 13, 2008, 02:25:27 pm »
penso che, come ogni oggetto meritevole di conservazione, l'auto storica debba essere usata con parsimonia, possibilmente nelle condizioni migliori, e curata il più possibile. Ovvio che deve essere un oggetto intrinsecamente pregiato, per motivi tecnici, estetici, o di costume.
Poi é ovvio che, all'italiana, fatta la legge, trovato l'inganno.
Vorrei solo ricordare che la maggior parte delle compagnie di assicurazione ha posto delle restrizioni sulla copertura di polizza sulle "storiche", e precisamente l'auto non va usata per motivi professionali, e di solito vengono indicati i conducenti.
 

Per me invece non è un fattore di "storico"...per PURA COINCIDENZA (mettiamola così) le auto di 30 anni fa sono migliori di quelle di adesso. Non le hanno più fatte. Visto che, facendo tanti sacrifici, posso permettermela, non vedo perchè devo comprarne una peggiore che costa di più. Va tenuta nelle migliori condizioni perchè se no ti lascia a piedi, e poi perchè le vuoi bene. Io con l'assicurazione non ho nessunissima limitazione, nè come chilometri, nè come uso, nè come conducenti...
"Quanta fretta ma dove corri? Senza la quinta non vai...se poi metti il GPL, risparmierai...io sono il gatto, il Fede è la volpe, il semi a noi non va..." (Edoardo Bennato)

"Se sei brutto ti tirano le pietre, se sei bello ti tirano le pietre,
se distruggi le CX diventi amministratore..."