Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #60 il: Settembre 11, 2007, 12:12:27 pm »
...a 160 km/h con l'ABS invece stavo finendo dentro ad un camion...

eh eh eh...Se a 160 con l'ABS stavi finendo dentro ad un camion, con la DS ci finivi sicuramente  ;D ;D Chiudo l'OT anche io  :)
Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #61 il: Settembre 11, 2007, 12:23:48 pm »
Karl mi pare che tu scrivi su un forum Alfa Romeo ... Sarebbe interessante se riproponessi quanto ci siamo detti qui per capire altri appassionati cosa penserebbero di una eventuale lista chiusa da cui - per es. - sarebbero escluse la 33 [non la 33/2 ovviamente [A:slurp]], la 75 [esclusa la 75 Turbo evoluzione], la 90, etc., ma incluse SZ e RZ. Così per capire ...

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Offline serpiko

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #62 il: Settembre 11, 2007, 12:32:08 pm »
Spero tu fossi in Germania, in autobahn, visto che in Italia il limite massimo è 130 km/h...
Diversamente, ti invito a non parlare più di eventuali tuoi comportamenti illegali su queste pagine.

Giacomo, non prendertela ma è una questione di responsabilità anche nostre in quanto amministratori. Ci metti in grossa difficoltà.

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Offline fischer

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #63 il: Settembre 11, 2007, 01:04:04 pm »
Il problema a monte qual'é?
Che vogliamo per forza circolare con un'auto storica e vorremmo pagare una esigua somma per l'assicurazione?
Che vorremmo usarla anche se le euro 1 non possono circolare?
Che vorremmo usarla normalmente come un'auto qualunque ma avvalendoci della sua vetustà per RISPARMIARE?
Vorremmo che i paraculi con i cessi vecchi venissero ostracizzati dai vantaggi per le storiche DOC?
Che fossero censite solo quelle a cui siamo legati e buttassimo allo sfascio tutte le altre?

Il dramma è sul fronte delle assicurazioni normali: TROPPO CARE rispetto al resto del mondo!
Passaggi di proprietà altrove inesistenti!
Impossibilità di avere una targa personale!
Regole e abusi tutti italiani.
Le assicurazioni stagionali: dove sono?

Cosa serve scrivere un putiferio di pareri quando poi allo Stato non frega niente di imporre delle tariffe che siano allineate coll'estero europeo?

Lo stesso vale per le banche: solo qui il conto corrente ha un costo.
IL PASSAPORTO CHE SOLO IN ITALIA DEVE ESSERE BOLLATO PER ESSERE VALIDO, OGNI ANNO!!!

Allora, di cosa, sciocco, inutile, stiamo discorrendo qui? La AXEL? era un cesso allora figuriamoci adesso: diciamolo.


Ma il succo è il solito: le remore del sistema che si frappongono tra utente e legislatore; tutto solo per soldi.
Ancora non udite dall'orecchio giusto: incazziamoci.
Non possono pretendere che un motorino 50cc paghi di RC 500€ l'anno anche se il conducente ha tre automobili con la stessa assicurazione ed è in classe 2!
Non è possibile che debba reimmatricolare l'auto se un disgraziato mi ha spaccato la vecchia targa facendo manovra.
Perché io devo mettermi il casco sulla testa dal giugno 1986 e la maggior parte degli automobilisti omette di mettere la cintura dalla stessa data?
Mi si dica perché l'inquinamento a Napoli non venga tutelato dalle stesse regole di Milano: non è forse per il bene dei cittadini, la salute pubblica non è forse il primo dei temi cui deve badare uno Stato?
Che io voti Mustafà o Pulcinella nulla cambia.

Aspettiamo, tanto, ad essere i meno pagati in Europa, a pagare più caro per tutto in Europa, ad avere meno libertà in Europa, ad essere i più controllati in Europa....siamo sempre noi! Peccato che a stare in Italia non ci si senta mica tanto in Europa, a volte...

fischer

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #64 il: Settembre 11, 2007, 02:18:45 pm »
Spero tu fossi in Germania, in autobahn, visto che in Italia il limite massimo è 130 km/h...
Diversamente, ti invito a non parlare più di eventuali tuoi comportamenti illegali su queste pagine.

Giacomo, non prendertela ma è una questione di responsabilità anche nostre in quanto amministratori. Ci metti in grossa difficoltà.

Serpiko da quando mi hai rubato il mestiere ???  ;D ;D

Ora non esageriamo, suvvia... Se uno scrive che va a 200 all'ora onestamente difficoltà non ne vedo. Mica Giacomino ha esortato a violare il codice della strada. Ha detto soltanto  che lui le auto moderne non sa guidarle  ;D ;D ;D

P.S.
Se uno dei due si offende lo banno eh ?  [;)]

Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #65 il: Settembre 11, 2007, 02:46:13 pm »
Karl mi pare che tu scrivi su un forum Alfa Romeo ... Sarebbe interessante se riproponessi quanto ci siamo detti qui per capire altri appassionati cosa penserebbero di una eventuale lista chiusa da cui - per es. - sarebbero escluse la 33 [non la 33/2 ovviamente [A:slurp]], la 75 [esclusa la 75 Turbo evoluzione], la 90, etc., ma incluse SZ e RZ. Così per capire ...

Non solo, io gestisco un forum di Alfa Romeo d'epoca... e posso dirti che, ARNA a parte, non esistono vetture di serie A e serie B: arriva qualcuno che dice di aver comprato una 33 prima serie??? Bene, bravo, bella, postaci le foto!!! 75 Idem, 90 pure.
Ho visto post entusiasti pure per l'Alfa6!
Personalmente adoro la 33 (pur con una jellatissima esperienza personale), la 75 (anche un normale 1.6 o 1.8) e la 90 mi piace parecchio, tanto che un'anno fa stavo per prenderne una.

Salvo su alcuni siti, dove si ritrovano quelli che odiano per principio tutti i modelli progettati in era "FIAT", l'Alfista è Alfista, non "duettista", "settantacinquista", "trentatreista", "giuliettista" ecc. e le altre chissenefrega; ha una preferenza, certo, ma si sente coinvolto anche dalle altre in prima persona.

Un po quello che vorrei vedere qui...


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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #66 il: Settembre 11, 2007, 02:58:13 pm »
Karl scusami ma l'utente Giulietta o Giulia si sente - normalmente - più alfista di altri ... diciamocela tutta ...

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #67 il: Settembre 11, 2007, 03:10:11 pm »
Karl scusami ma l'utente Giulietta o Giulia si sente - normalmente - più alfista di altri ... diciamocela tutta ...

Senza offesa, ma tu hai mai frequentato l'ambiente?

Ricordo ad un raduno di duetti (quindi di un derivato Giulia) l'arrivo di un tizio a bordo di una 75TS : tutti li a guardarsela, cofano aperto, e complimenti.

Comunque stiamo andando ampiamente OT, oltre a non essere questo il modo per sorvolare su quanto è stato scritto sopra.
Personalmente non sono fissato su una sola vettura e mi piacciono in molte.
Se vedo una BX mi fermo molto volentieri a guardarla e, per "istinto di gruppo", non porterei mai avanti un iniziativa che possa danneggiare il proprietario di quella vettura, perchè si tratta di un appassionato come me che conserva una vettura del passato.


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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #68 il: Settembre 11, 2007, 03:27:36 pm »

Sai avendo avuto due Giulia un pò l'ambiente l'ho frequentato anche se più di 10 anni fa e da allora forse alcune cose sono cambiate visto che il passaggio di proprietà sembra essere stato ampiamente digerito così come il passaggio alla trazione anteriore. Comunque più un marchio possiede delle particolarità proprie e più queste vengono a diluirsi - vedi il discorso fatto da Serpiko sulle joint - allora a soffrirne potrebbero esserne marchi particolari come Citroen e Alfa Romeo nell'ambito di un futuro collezionistico ma questo solo il tempo potrà dircelo.

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #69 il: Settembre 11, 2007, 03:28:34 pm »

Karl forse ti sta sfuggendo che questo forum nasce dall'amore per la DS e intende parlare di DS. In pratica e' un forum mono-modello..

Nessuno qui snobba altre vetture, semplicemente non è richiesto l'amore per la CX, la GS, la BX ecc. ecc. Se c'è ne prendiamo atto, se non c'è AMEN.

 :)

Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #70 il: Settembre 11, 2007, 03:35:05 pm »
Nessuno qui snobba altre vetture, semplicemente non è richiesto l'amore per la CX, la GS, la BX ecc. ecc. Se c'è ne prendiamo atto, se non c'è AMEN.

Ok, ok, prendo atto, tanto mi pare che non si arrivi a nulla.

Se tra un'anno uscirà una proposta di legge che dice "le auto con più di 35 anni devono stare ferme in garage perchè sono oggetti da museo e non da strada", dirò "che mi frega, tanto ho una CX, non si può mica penalizzare la categoria per pochi singoli".
 [:hello]


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Offline Gannik

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #71 il: Settembre 11, 2007, 03:51:03 pm »
Ho letto tutto il topic di un fiato, e a dire il vero mi sento un po' ubriaco e non so se ho capito bene tutte le vostre opinioni...
Ad ogni modo cerco di esprimere la mia opinione di abitante del sud Italia...Io tutto questo gran problema dei furbi che assicurano come veicoli storici dei vecchi catorci non lo vedo.
Anche se devo ammettere che da queste parti circolano più auto vecchie rispetto al centro/nord Italia, non crediate che siano poi così tante le ultra ventennali che possono usufruire del "trucchetto" dell'assicurazione e del bollo...Se una macchina viene trattata come un cesso per venti anni, senza manutenzione e senza nessuna cura, quanto credete che possa andare oltre? Continuando a trascurarla potrà circolare ancora uno o due anni poi, vuoi o non vuoi, saranno necessari degli interventi che a conti fatti non giustificheranno la riparazione della vettura. Con 1500-2000 euro si possono tranquillamente acquistare delle euro 1 in buone condizioni; chi te lo fa fare di riparare la vecchia uno o tipo o ax ecc...E poi a chi piace circolare con un vecchio cesso se si ha la possibilità di acquistare una macchina in condizioni dignitose? Mi sembra evidente che chi non lo fa non si può permettere di cambiare auto. Non trascuriamo inoltre il fatto che questi “furbi” non fanno nulla di illegale mi sembra…Allora il problema forse sta da un’altra parte, e mi riferisco alle officine che revisionano le vetture senza neanche guardarle e ai club che spartiscono certificati di storicità come fossero caramelle.
Non parliamo poi dei controlli: basta vedere in giro con che macchine circolano gli extracomunitari (e non solo); altro che assicurazione storica, quelli secondo me l’assicurazione non ce l’hanno proprio, figuriamoci la revisione…
Comunque non temete perché, se le cose restano così, questi presunti furbi avranno vita breve perché i loro catorci presto tireranno le cuoia e, vista l’affidabilita delle auto moderne e la competenza delle reti di assistenza, dubito che in futuro circoleranno molte ultraventennali.
Soluzioni? Fare delle liste? Forse; ma con quale criterio si stabilisce che un’auto possa essere considerata storica oppure no? Quanto scommettete che ci troveremmo storiche le thema, le croma, le 164 e non le cx e le xm? Chi lo può dimostrare che la cx è più storica della croma? Poi se aspettiamo che la casa madre intervenga per far riconoscere storici i suoi modelli fuori produzione, possiamo stare freschi! Basta andare alla rete di assistenza e chiedere un pezzo di ricambio della cx (anche un semplice cuscinetto) per rendersene conto: ti esorcizzano come se fossi posseduto dal demonio e ti mandano via a calci nel sedere.
Se proprio si vogliono eliminare quei pochi (secondo me…) “furbi” che rimangono basta alzare l’età di storicità a trent’anni e vedrete che, a colpi di bolli, assicurazioni e revisioni, nessun’auto, se non trattata con cura, riuscirà a diventare storica.
Mi sono dilungato già abbastanza, scusatemi…     

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Offline Martini

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #72 il: Settembre 11, 2007, 04:40:47 pm »
Cari amici, temo che qui si stia friggendo una quantità d'aria come non si vedeva da tempo. Purtroppo gli interessi corporativi di una serie di personaggi di rilievo del mondo politico ed economico di questo paese (che sia detto sin d'ora appartengono all'intero arco parlamentare) fanno si che la prossima legge quadro che regolamenterà il settore delle vetture storiche cambierà molte cose rispetto all'attuale "deregulation".

Ci sono diversi disegni di legge attualmente all'esame del Senato, tutti fanno richiamo alla necessità di verificare che le auto storiche lo siano veramente: originalità, conservazione, coerenza del restauro secondo i criteri stabiliti dalla FIVA. Il disegno di legge n° 1365 del 5 marzo propone dei cambiamenti al Codice della Strada, il passaggio più significativo è questo: 5. Sono veicoli di interesse storico o collezionistico quelli costruiti da oltre 25 anni e come tali certificati dall’Automotoclub storico italiano (ASI) e dai registri storici dell’Alfa Romeo, della Fiat e della Lancia, in quanto delegati dalle rispettive case costruttrici, nonchè, per i soli motoveicoli, dalla Federazione motociclistica italiana (FMI). La certificazione di cui al primo periodo, volta ad accertare l’autenticità e l’originalità del veicolo, viene effettuata in base al regolamento emanato dall’ASI, depositato presso il Ministero dei trasporti. I veicoli di cui al presente comma possono circolare sulle pubbliche strade purchè posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento.

Il ddl 1365 è stato portato in parlamento da una serie di senatori che hanno "accolto" le istanze dell'ASI che pressava (com'è logico) perché la Magnalbò-Salvi-Berselli non passasse e che il monopolio ASI restasse immutato.

Le novità sostanziali sono che tutti i autoveicoli con più di venticinque anni iscritti negli albi ASI, Fiat, Alfa e Lancia diventano "storici" e come tali acquisiscono l'omologazione euro4 ed i vantaggi che ne derivano, non hanno limitazioni alla circolazione (ovvero hanno le stesse di un veicolo euro4), tanto che lo stesso disegno di legge alla voce "limitazioni" cita: 1. Con riferimento alle limitazioni della circolazione disposte per motivi di compatibilità ambientale, i veicoli di interesse storico o collezionistico sono equiparati ai veicoli omologati ai sensi della normativa comunitaria «Euro-4».

La normativa si occupa anche della fiscalità, dicendo che 1. Le disposizioni dell’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, in materia di esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche, salvo che nel caso di utilizzazione sulla pubblica strada, e di determinazione forfettaria dell’imposta provinciale di trascrizione si applicano a tutti i veicoli di cui alle lettere n-bis) ed n-ter) del comma 1 dell’articolo 47 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, come tali certificati dall’ASI-Automotoclub storico italiano o, per i solo motoveicoli, dalla Federazione motociclistica italiana.

    2. La proprietà di un veicolo di cui al comma 1 non costituisce elemento indicativo di capacità contributiva ai sensi dell’articolo  38 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni.


Togliendo via il "bollo" e la spada di Damocle del redditometro al bravo Socio ASI/Alfa/Fiat/Lancia in regola con la quota associativa.

Tutte le altre auto sono nuove o vecchie. Chi ha una CX con meno di 25 anni (ad esempio) si trova equiparato al possessore della Dunatuttagibolli del caso.


L'IDéeSse Club (forse tutti non sanno che) è il club che ha fondato il RIASC e che l'ha gestito anche per conto di Citroën Italia sino al 30 giugno dello scorso anno, forse non tutti sanno che nel 2001 si svolse un "incontro al vertice" informale in Piazza della Signoria a Firenze tra il Presidente Cerreti, il caro amico Loi e l'allora suo braccio destro Tabucchi, incontro cui erano presenti il sottoscritto e l'attuale Segretario del Club, sul tema Citroën storiche e ASI. Loi e Tabucchi ci suggerirono varie strade per federare/associare il RIASC all'ASI e per far si che il Registro divenisse l'ente certificatore ufficiale delle vetture storiche del double Chevron in Italia. Noi cortesemente rifiutammo l'offerta, sia perché in fondo i metodi dell'ASI non ci hanno mai convinto, sia per le conseguenze che una scelta diversa avrebbe avuto nei confronti del Club e dei suoi Soci.

(due fotine dell'incontro):




Ovviamente il Registro (e qui parlo come relazioni esterne del RIASC) non sta con le mani in mano ad aspettare che la "tegola" ci cada in testa: tramite il suo Presidente il RIASC ha inoltrato ai Senatori firmatari del ddl una richiesta di riconoscimento: i nostri amici si sono lasciati sfuggire nell'articolo cardine del ddl una frase che sembra messa li per noi, unica struttura in Italia a rappresentare ufficialmente il Costruttore di riferimento, il testo depositato in senato recita infatti: registri storici dell’Alfa Romeo, della Fiat e della Lancia, in quanto delegati dalle rispettive case costruttrici.
Chi più delegato di noi?  ;D

Per altro sulla paternità del testo del disegno di legge ci sono pochi dubbi: nella premessa si legge chiarissimo Come vigorosamente sollecitato dagli enti associativi sopra indicati [leggi ASI, FMI, Registro Fiat, Alfa e Lancia], riteniamo però che il motorismo storico italiano meriti un ulteriore e più strutturale supporto legislativo, oltre a quanto già laboriosamente – anche se talvolta disorganicamente – ottenuto nel corso degli anni.
Più chiaro di così...

Ogni sviluppo della faccenda sarà segnalato sui forum RIASC, IDéeSse e 2Cv.
« Ultima modifica: Settembre 11, 2007, 05:07:18 pm da Martini »

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #73 il: Settembre 11, 2007, 06:40:10 pm »
Caro Maurizio, a parte il fatto che la battuta sull'aria fritta non l'ho capita (me la spiegherai con calma), avrei due domande da porti:

5. Sono veicoli di interesse storico o collezionistico quelli costruiti da oltre 25 anni e come tali certificati dall’Automotoclub storico italiano (ASI) e dai registri storici dell’Alfa Romeo, della Fiat e della Lancia, in quanto delegati dalle rispettive case costruttrici, nonchè, per i soli motoveicoli, dalla Federazione motociclistica italiana (FMI).

Onestamente qui non ci leggo scritto "anche i registri delegati dalle case costruttrici" che significherebbe "anche il RIASC" ma "in quanto delegati" ovvero comunque ci si riferisce alle tre grazie Alfa, Fiat e Lancia. Non so più leggere io l'italiano, hai sbagliato tu a trascrivere o sono io che mi sono bevuto il cervello ?


La certificazione di cui al primo periodo, volta ad accertare l’autenticità e l’originalità del veicolo, viene effettuata in base al regolamento emanato dall’ASI, depositato presso il Ministero dei trasporti.

Sbaglio o questo significa che, ammesso che il RIASC sia riconosciuto come registro "valido", dovrà mettersi in testa di mettere in piedi una commissione tecnica a immagine e somiglianza di quella dell'ASI ?

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Offline MarioCX

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #74 il: Settembre 11, 2007, 08:46:57 pm »
Il concetto è lievemente diverso.
Troppe persone, che sono fuori da questo mondo, sono rimasti all'idea che l'auto d'epoca è quell'oggetto tipo Ford T che si muove a malapena, si tira fuori dal box solo per cerimonie e raduni e per il resto sta li a fare il soprammobile.
Oggi sappiamo benissimo che può essere d'epoca anche una vettura anni 70 (o anni 80, ma li cominciano valutazioni soggettive che lascio da parte) che ha comunque una fruibilità sulla strada ben diversa dalla Ford T (ma anche dalla Fiat Balilla!)
Io sto finendo di restaurare la 2cv di mia moglie, portandola allo stato "come uscita di fabbrica". Mi piacerebbe ora usarla per venirci a lavorare! La cosa è fattibile, esce dal box e viene in azienda, dove il parcheggio non è un problema e le macchine sono tutte di gente che si conosce, ergo c'è un po' più di attenzione a non bloccarsi e a non danneggiarsi a vicenda.
Non sarei più un collezionista, allora? Solo perchè mi godo il mio giocattolo?

Quoto con impeto.
D' altronde se una rivista di motorismo storico auspica la demolizione delle aiuto "vecchie", che mi spieghi quali saranno le auto storiche di domani.
E poi da che una legge esiste, discutere sul perchè e sul percome il cittadino se ne serve è cosa che lascia il tempo che trova.

 
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)