Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #30 il: Settembre 10, 2007, 05:41:27 pm »
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Personalmente apprezzo di più una persona che utilizza sensatamente tutti i giorni la sua auto d'epoca e quando necessita interventi di qualsiasi tipo (meccanici, estetici etc) li esegue scrupolosamente piuttosto che uno che la tiene in garage e la tira fuori solo nelle occasioni cosiddette "speciali".
...

Bene. Immagino allora che non ti farai mancare certo l'occasione di presentarci la tua DSuper 5 fresca di restauro al prossimo raduno del forum !!! ;D

Sdrammatizzazioni a parte il concetto che tu esprimi è senza dubbio ammirevole e condivisibile però talvolta (e sottolineo talvolta che non significa sempre e che non significa per tutti) può nascondere alcune contraddizioni che mettono l'uso frequente in contrasto all'originalità che deve avere una storica. Un esempio di alcune contraddizioni ? Ad esempio l'uso di alimentazioni alternative, spesso indispensabili ad un uso frequente che però minano seriamente l'originalità di una vettura. Oppure l'uso di gomme moderne. Oppure la riconversione ad LHM delle DS a olio rosso e così via.
Altra contraddizione è data dalla normativa fiscale e di regolamentazione del traffico: si aprono le porte (forse) alle storiche durante i blocchi non perché noi siamo più belli ma perché qualcuno ha convinto qualcun altro che le nostre storiche le usiamo di rado e sono sempre a puntino. Se un vigile ferma una mamma che porta a scuola il figlio con una panda fire ed è costretto a far passare per la solita strada tutti i giorni il solito omino con la solita auto "storica" magari arraffazzonata 7 giorni su 7 ho paura che prima o poi qualcuno dica basta. Non credi ? Io si, ma posso e spero di sbagliarmi.
E poi...Le assicurazioni. Perché una DS 23 che fa i 200 all'ora o una Maserati Ghibli che oltrepassa i 250 all'ora, frenate con impianti frenanti neanche paragonabili a quelli di una qualsiasi utilitaria odierna, pagano assicurazioni ridicoli e bolli simbolici ? Semplice: perché il loro scarso utilizzo ha convinto gli assicuratori a creare un mercato apposito che abbia ricavi bassi ma costi stimati ancora più bassi. Ma quando arriveranno tutti ad assicurare le auto più disparate e ad usarle nei modi più disparati il fenomeno avrà presto (temo) una triste fine. Già oggi molte compagnie  dopo il primi sinistro ti stringono la mano e ti dicono: "è stato un piacere assicurarla ma adesso non ci interessa più, arrivederci e grazie"

Naturalmente - e qui mi ripeto - è impossibile regolamentare l'uso della vettura di cui ognuno, giustamente, fa l'uso che vuole però il rischio  che l'accesso a determinati benefici decada o rimanga solo per pochi eletti a mio modo di vedere è avvertibile.

Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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famoso10

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #31 il: Settembre 10, 2007, 07:02:15 pm »
non ho ancora letto tutti gli interventi, io di queste cose ne ho una visione molto pessimistica ma reale,

secondo me come ogni personaggio arrivato al potere questo si fa i cazz... e affaracci lucrosi suoi prima di tutto, secondo quelli dei suoi amici trombati qulache anno fa che per risarcimento li piazzano in qualche dirigenza statale inventata apposta ma che rimangono nella cerchia del club mille mi.... e altri esclusivi posti off limit 

ragazzi siete politici, principi, conti, contesse, attori cantanti, in poche parole la vostra residenza è ancora in italia e non in qualche paradiso fiscale?   NOOOOO!!!!

aimè sarà dura perchè qualsiasi macchina che non avrà la fortuna di essere posseduta da tali personaggi sarà destinata ad essere un oggetto senza valore un catorcio pericoloso, un'offesa ai poveri abbienti
« Ultima modifica: Settembre 10, 2007, 07:05:35 pm da famoso10 »

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #32 il: Settembre 10, 2007, 07:03:58 pm »
Chiaro Panzer, qualcuno alla fine rimarrà per forza scontento, ma in questo caso l'interesse della collettività è prioritario, anche se purtroppo a discapito di qualche singolo.

Capisco che sul forum dell'IDeéSse ci sia una relativa tranquillità... perchè è difficile vedere esclusa questa vettura dalla categoria dalle "storiche", con tanto di annessi benefici assicurativi e fiscali.

Ma permettetemi, da possessore di CX, un minimo di preoccupazione : è un'auto più giovane, più "normale" agli occhi dei più e, particolare molto importante, non è di produzione italiana... tutto ciò la rende seriamente candidata all'esclusione da una lista chiusa a favore, magari, di un'Alfa 90 per la quale l'orgoglio nazionale farebbe chiudere un'occhio a chi deve selezionare le vetture.

E non mi pare che i possessori di CX siano "qualche singolo"...
 [:fiu]


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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #33 il: Settembre 10, 2007, 07:45:44 pm »
Capisco che sul forum dell'IDeéSse ci sia una relativa tranquillità... perchè è difficile vedere esclusa questa vettura dalla categoria dalle "storiche", con tanto di annessi benefici assicurativi e fiscali...

Non mi pare che si sia tanto tranquilli. Guarda caso questa discussione nasce sul forum Ideesse... Se ero tranquillo mi mettevo a ricopiare un editoriale ? ? ?  [o:o:]
« Ultima modifica: Settembre 10, 2007, 07:49:09 pm da Gianluca »
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Offline SCARABEO

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #34 il: Settembre 10, 2007, 08:06:57 pm »
Adesso provo ad illustrarvi ciò che accade all'estero. In Svizzera.
Non credo che abbiamo trovato la soluzione a tutti i mali, ma dopo aver letto le vostre preoccupazioni, ritengo non "malvagio" il sistema elvetico.
Tu puoi avere un'auto che ha più di 25 anni ed immatricolarla come una moderna: paghi esattamente come una moderna e la usi come vuoi, senza nessuna agevolazione.
Oppure decidi di passare una revisione "per auto d'epoca" e allora ti sconquassano i coglioni controllando che la vettura sia in tutto e per tutto originale. Non "raffezzonata", perfetta, esattamente come la restaurerebbe qualsiasi appassionato. Poi la immatricoli come "auto d'epoca". E qui iniziano i vantaggi (e le limitazioni).
1- La revisione non la fai più ogni 2 anni ma ogni 6
2- Puoi usare l'auto normalmente ma per un massimo di 3500 km l'anno (non sono troppo fiscali)
3- Paghi meno  le targhe e l' assicurazione (non chiedetemi quanto, ma un vantaggio notevole c'è)
4- Con una sola targa puoi immatricolare fino a 7 veicoli

....non potrebbe essere una soluzione ?

Non ci sarebbero problemi di liste chiuse, non puoi usare l'auto per andare al lavoro (almeno non tutti i giorni),
non circoleresti certo con una merdaccia di auto e l'inquinamento è di poco conto

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Offline Pulex

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #35 il: Settembre 10, 2007, 08:56:26 pm »
Sarebbe troppo semplice................

Magari........

Pulex
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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #36 il: Settembre 10, 2007, 09:02:08 pm »
...
Tu puoi avere un'auto che ha più di 25 anni ed immatricolarla come una moderna: paghi esattamente come una moderna e la usi come vuoi, senza nessuna agevolazione.
Oppure decidi di passare una revisione "per auto d'epoca" e allora ti sconquassano i coglioni controllando che la vettura sia in tutto e per tutto originale. Non "raffezzonata", perfetta, esattamente come la restaurerebbe qualsiasi appassionato. Poi la immatricoli come "auto d'epoca". E qui iniziano i vantaggi (e le limitazioni).
1- La revisione non la fai più ogni 2 anni ma ogni 6
2- Puoi usare l'auto normalmente ma per un massimo di 3500 km l'anno (non sono troppo fiscali)
3- Paghi meno  le targhe e l' assicurazione (non chiedetemi quanto, ma un vantaggio notevole c'è)
4- Con una sola targa puoi immatricolare fino a 7 veicoli

....non potrebbe essere una soluzione ?


Certo che potrebbe esserlo. Personalmente la ritengo una soluzione estremamente valida. Sempre nella ridda delle ipotesi direi che personalmente apporterei solo poche modifiche e cioè:

- La revisione rimane fissata ogni 2 anni. Con la sicurezza non si scherza. Ogni 2 anni una vettura "vecchia" fila a fare una bella revisione. Vera naturalmente non quelle ridicole fatte dalle officine private italiane (vergogna !!!).

- Aumenterei i km anche se immagino che sarà difficile controllarli. Almeno 5/6 mila ci vogliono, non fosse altro per potersi fare almeno 1 raduno fuori dalle Alpi ogni tanto.

- Lascerei assolutamente la possibilità di mantenere la targa originale.

Per il resto niente da obiettare. Secondo me è così che dovrebbe funzionare.

 [:hello]
Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline SCARABEO

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #37 il: Settembre 10, 2007, 11:52:17 pm »
Certo che potrebbe esserlo. Personalmente la ritengo una soluzione estremamente valida. Sempre nella ridda delle ipotesi direi che personalmente apporterei solo poche modifiche e cioè:

- La revisione rimane fissata ogni 2 anni. Con la sicurezza non si scherza. Ogni 2 anni una vettura "vecchia" fila a fare una bella revisione. Vera naturalmente non quelle ridicole fatte dalle officine private italiane (vergogna !!!).

- Aumenterei i km anche se immagino che sarà difficile controllarli. Almeno 5/6 mila ci vogliono, non fosse altro per potersi fare almeno 1 raduno fuori dalle Alpi ogni tanto.

- Lascerei assolutamente la possibilità di mantenere la targa originale.

Per il resto niente da obiettare. Secondo me è così che dovrebbe funzionare.

 [:hello]

Il controllo dei Km è abbastanza semplice: la revisione ogni 6 anni equivale ad un massimo di 21000 km, sufficienti per un raduno oltr'alpe.
La revisione ogni 2 anni è una seccatura. Avendo più di un'auto stai sempre facendone una !
Inoltre ti giuro che è decisamente severa. Ben al di là della logica manutenzione. Basta un trasudamento di olio per dover smontare un cambio. Non parliamo dell'idraulica o di una marmitta che sfiata o di un punto ruggine. Sappiamo bene che una vettura di per se in buone condizioni fa 21000 (al max) senza mettere in pericolo nessuno.
Credo che 6 anni sia un buon compromesso.
Per il discorso targa so che in Italia è un argomento tabù. Ma se avessimo ogni auto con la propria targa questo ti permetterebbe di usarle tutte. Tu, tua moglie, i tuoi figli. Per cui ridiventa facile usarla per andare al lavoro o a scuola.

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #38 il: Settembre 11, 2007, 12:11:49 am »
Tutto sommato il sistema svizzero non mi dispiace ...

Anche se di difficile praticabilità oggi in I ...
« Ultima modifica: Settembre 11, 2007, 12:15:39 am da Andrea »

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #39 il: Settembre 11, 2007, 01:50:20 am »
Trovo che alcuni concetti siano fondamentalmente errati:

1. considerare storiche solo le auto che hanno portato qualche innovazione tecnologica rilevante.

Bene,così restringiamo il campo a una decina di modelli al massimo, che sarebbero di conseguenza superquotati, e il resto diventa fuffa  :-\.

2. paragonare la storicità di un veicolo ad un'opera d'arte

Semplicemente non si può,perchè non stiamo parlando di concorsi di bellezza o di valutazioni ad un'asta di Sotheby's.
Una vettura storica ha il solo e semplice scopo di ricordare l'epoca nella quale è stata progettata,costruita e utilizzata.Le Trabant,orrende e tecnologicamente pessime, sono senza ombra di dubbio della auto storiche,negatemi questo se potete  [^].

3. l'auto d'epoca va utilizzata poco

Qui devo ancora una volta ripetermi citando (lo feci anche sul forum "di là") questo mirabile brano della legge Salvi-Magnalbò anche se mi dilungherò un pochetto:

Devo correggervi senza tema di smentita anche sul fasullo e per fortuna superato concetto (leggersi il testo della Salvi-Magnalbò a questo proposito,anzi più avanti ve ne cito un pezzettino) che l'auto d'epoca paghi poco di bollo e di assicurazione perchè deve circolare poco.Cazzate.
Infatti le assicurazoni storiche hanno quasi in toto eliminato le frustranti clausule di chilometraggi limitati...chissà come mai.
L'auto storica è agevolata perchè (e cito dalla summenzionata legge) :

"Il patrimonio motoristico rappresenta un bene storico, culturale e tecnologico da tutelare al fine di tramandare le conoscenze dell'ingegno che hanno portato allo sviluppo di uno dei nuclei fondamentali della moderna civiltà industriale italiana.
Il movimento per la conservazione del patrimonio motoristico storico è presente, oltre che nei Paesi dell'Unione europea, in tutti i Paesi industrializzati e rappresenta un valido esempio di salvaguardia delle testimonianze del progresso tecnico e produttivo nel campo dei trasporti, sia individuali che collettivi.
I veicoli di interesse storico possono essere considerati alla stregua di un repertorio museale visibile alla collettività e meritevole di tutela, secondo quanto sancito dall'articolo 9 della Costituzione.La legge 30 marzo 1988, n. 88 è una testimonianza concreta di questa tutela. Essa disciplina l'uscita dal territorio della Repubblica dei beni che presentano un interesse storico, artistico e archeologico, etnografico, bibliografico, documentale e archivistico, prevedendone il divieto quando tale uscita costituisce un danno per il patrimonio storico e culturale nazionale. Non a caso questo divieto viene esteso ai mezzi di trasporto che hanno più di 75 anni.
I collezionisti che sostengono i costi di acquisto, conservazione e circolazione di tali veicoli devono essere considerati, a buon diritto, i promotori e i depositari di tale patrimonio e perciò meritevoli di agevolazioni di carattere fiscale e normativo. "


Interessantissima la parte in blu,sulla quale vi invito a riflettere parecchio.A me piace assai rendere "visibile alla collettività" il mio "repertorio museale",sulle strade di tutti i giorni e non solo nei soliti,sia detto bonariamente,"ghetti radunistici".
Non c'è testimonianza migliore di quella che viene portata fra la gente in contesti quotidiani.
Le due righette in verde,invece,dimostrano con una limpidezza elementare perchè mi sono anche un pelino girate le palle nell'essere stato paragonato al furbacchione di turno che va in giro con l'auto d'epoca per pagare poco di bollo e di assicurazione. Chi approffitta c'è sempre,in ogni campo e per ogni legge e chi vuole punire indiscriminatamente si serve sempre di questi pessimi esempi per arrivare anche ai giusti.

In conclusione,ancora una volta Gianluca non ha perso l'occasione di ribadire la sua visone elitaria,  chiusa,ammuffita, dell'auto storica, traendo forza da un editoriale decisamente approssimativo e qualunquista.
Io tutti questi catorci ventennali guidati da profittatori, in giro proprio non li vedo,ma mi dicono che il fenomeno è notevolmente più marcato nel sud. Beh...però al sud c'è anche più povertà,ci sono eventi mafiosi,c'è più disoccupazione,ci sono gli incendi dolosi e non mi risulta che lo stato (minuscolo) si adoperi più di tanto per far cessare questi fenomeni negativi.
Per fortuna che nel campo delle auto d'epoca ci sono i paladini della giustizia che sguainano gli spadoni autolesionistici della purezza e dell'intransigenza oligarchica... [:help]     
« Ultima modifica: Settembre 11, 2007, 02:14:03 am da Robyazz »

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Offline DS 1984

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #40 il: Settembre 11, 2007, 02:22:59 am »
Io l'auto d'epoca la voglio usare tutti i giorni, usarla, viaggiarci sempre, andarci ovunque e quando non ne può più la restauro e ricomincio...che faccio, mi suicido? Comprerò un'auto moderna quando volerà come la De Lorean di "Ritorno al futuro 2" e farà i 100 km/l, dato che la tecnologìa lo permette già adesso. Stì cessi moderni sono scomodi e consumano di più (per la categoria di macchine)...anche la Citroen ha smesso di fare macchine che si alzano, e poi non riesco proprio ad accettare che mi si veda la ruota dietro... [A:mai] [A:mai] [A:mai]
"Quanta fretta ma dove corri? Senza la quinta non vai...se poi metti il GPL, risparmierai...io sono il gatto, il Fede è la volpe, il semi a noi non va..." (Edoardo Bennato)

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #41 il: Settembre 11, 2007, 09:21:32 am »
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In conclusione,ancora una volta Gianluca non ha perso l'occasione di ribadire la sua visone elitaria,  chiusa,ammuffita, dell'auto storica, traendo forza da un editoriale decisamente approssimativo e qualunquista.
...

A me sembra invece che tu abbia travisato e girato al peggio quello che era solo un mio invito a riflettere e ad esporre la propria opinione. Come lo hanno fatto gli altri l'ho fatto io e lo hai fatto tu. Il fatto che si possano avere opinioni differenti fa parte delle regole di base di una comunità. Vorrei ricordarti che al momento l'unico che ha usato aggettivi offensivi verso qualcuno sei stato tu.

Per quanto riguarda invece Giacomo (DS1984) è ovvio che nessuno qui dice che un'auto storica non possa essere usata liberamente quando si vuole. Il  dubbio, la riflessione è se questo comportamento potrà o non potrà portare in tempi relativamente brevi - visto anche l'affacciarsi della prossima storicizzazione di vetture nazional popolari - ad un decadimento dei benefici fiscali e all'inasprirsi dei rapporti fra stato e collezionista. Naturalmente la mia è una preoccupazione e non una certezza né tantomeno una speranza e non mi faccio forza di un editoriale ma sono preoccupato per un editoriale. E' ben diverso.

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #42 il: Settembre 11, 2007, 09:29:38 am »
Si sta civilmente discutendo del futuro delle auto d'epoca, non vedo perchè Roby devi tirare fuori poco lusinghieri apprezzamenti personali. Sai che ti stimo e che andiamo d'accordo pur nelle diversità di vedute, ma questa tua uscita mi dispiace la trovo gratuita e stonata nel clima amichevole di questo topic.

Per il resto, il mio punto di vista è, riprendendo i tuoi punti:
1) Una decina di modelli è esagerato, ma non tutti i modelli possono essere considerati storicamente importanti. Questo è indubbio.
2) Sono d'accordo... l'auto è prima di tutto un fenomeno sociale; alcune per pochi, altre per molti, certe auto hanno un posto nella storia.
3) Il limite d'utilizzo viene visto come vessativo ed è anche scarsamente controllabile. Cosa fai, mi metti il cronotachigrafo sigillato come per i mezzi pesanti?  [:ohoh]

È vero comunque che il problema è marcatamente sentito per i modelli "in aria di storicità" ma non ancora sentiti come tali. Oltre i trent'anni, diventa più chiara la distinzione fra vettura "ammirata dalla gente" e vettura "del nonno"  [:D].
La legge deve trovare il modo per consentire di conservare la vettura "di famiglia" a cui sei affezionato, se in buono stato, senza vessarti oltremodo, indipendentemente che questa poi diventi storica o no.

Il vero discriminante per distinguere i catorci dalle auto da collezione, a mio parere, dovrebbe essere la revisione, fatta in maniera molto seria per le vetture con oltre 10 anni di età; ma fatta in maniera diversa su vetture che hanno poi oltre 25 o 30 anni di età (vederla accelerata a 5000 giri o frullata sul banco di test non lo sopporto)

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Offline serpiko

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #43 il: Settembre 11, 2007, 09:40:00 am »
Robyazz, non ti riconosco.
Sull'altro forum sei una persona gradevolissima e vivace, quando varchi la soglia del forum DS ti metti sulla difensiva e diventi esattamente il contrario della persona che conosco e che apprezzo. Mi risparmio in questa sede i commenti sul complesso d'inferiorità da DSsismo giusto perchè potrò prenderti per il culo personalmente sabato sera.  [:)]

Trovo che alcuni concetti siano fondamentalmente errati:

1. considerare storiche solo le auto che hanno portato qualche innovazione tecnologica rilevante.

Bene,così restringiamo il campo a una decina di modelli al massimo, che sarebbero di conseguenza superquotati, e il resto diventa fuffa  :-\.

(...)

Guardiamoci in faccia: il resto E' fuffa, non è che lo diventa. Combattiamo per auto che, spesso, vendute in massa non caverebbero i soldi per una Grande Punto nuova. Noi ne siamo appassionati ma l'interesse generale nei loro confronti è risibile. A parte qualche modello che, per ogni casa, è effettivamente oggetto di una curiosità (interesse sarebbe troppo marcato...) collettiva, gli altri cosa sono?
Allora meglio selezionare subito che aspettare un politicone che decida che tutto sia davvero da considerare alla stregua dei rottami!
Almeno, questa è la mia idea...
Se al posto di codesta cosa si potesse realizzare un sistema tipo svizzero, ben venga! Ma attenzione perchè in quel caso la selezione sarebbe ancora più dura, non tanto a mezzo di una lista di proscrizione quanto sui singoli pezzi circolanti! Non so a quanti qui dentro converrebbe... A me sulla CX non spaventerebbe ma sulla DS... Mah!
« Ultima modifica: Settembre 11, 2007, 10:05:15 am da serpiko »

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #44 il: Settembre 11, 2007, 09:51:01 am »
Trovo che alcuni concetti siano fondamentalmente errati:

1. considerare storiche solo le auto che hanno portato qualche innovazione tecnologica rilevante.

Bene,così restringiamo il campo a una decina di modelli al massimo, che sarebbero di conseguenza superquotati, e il resto diventa fuffa  :-\.

2. paragonare la storicità di un veicolo ad un'opera d'arte

Semplicemente non si può,perchè non stiamo parlando di concorsi di bellezza o di valutazioni ad un'asta di Sotheby's.
Una vettura storica ha il solo e semplice scopo di ricordare l'epoca nella quale è stata progettata,costruita e utilizzata.Le Trabant,orrende e tecnologicamente pessime, sono senza ombra di dubbio della auto storiche,negatemi questo se potete  [^].

Concordo senza riserva... come ho già detto e motivato sopra la proposta di "selezionare" che leggo qui mi spaventa.

E mi preoccupa ancora di più che, tra appassionati di vetture dello stesso marchio, si pensi di poter sacrificare "qualche singolo", quando a conti fatti non si tratta di singoli ma di tanti amici.