Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #90 il: Settembre 12, 2007, 09:52:31 am »
Rispondo sinceramente:
Non più del solito, non più che su qualunque cosa.
Non mi aspetto mai nulla di positivo da chi ci governa per quanto riguarda il nostro hobby: destra o sinistra, non cambia nulla (lo dimostra anche ilf atto che tutti i progetti di legge siano sempre "bipartisan"), se non la lobby di potere che al momento risulta vincitrice.
Attendo rassegnato.
Se tutto va storto, mi comprerò un box oltreconfine, la metterò li', e ci girerò in francia e in svizzera...
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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #91 il: Settembre 12, 2007, 11:13:28 am »
.

Torno alla domanda iniziale che adesso esplicito per essere cristallino:

Avvertite anche voi puzza di bruciato, anche attorno alle DS, o la sento solo io ?



Personalmente non avverto alcunché; continuo a girare con le mie storiche quotidianamente ed ho solo munito di impianto gpl la CX di uso quotidiano per questioni di borsellino, ambientali e  per poter girare tranquillamente in previsione del prossimo blocco longobardo. Per il resto continuo, come sempre, ad affrontare i problemi quando questi si concretizzano;  al momento mi pare che questo topic sia perfettamente in linea con lo spirito di un forum: discutere, discutere e discutere. 
Per il resto credo che Martini abbia esplicitato concretamente la realtà. Solo quando il RIASC avrà poteri di certificazione, e quindi con una legge definitiva, potremo avere un futuro chiaro e tranquillo. Ma fino a che questa legge non avrà un minimo di fisionomia da apprezzare o modificare.....godiamoci le assicurazioni ridotte e le tasse di circolazione da 30 euro per TUTTE le vecchierelle nessuna esclusa. No?
 [:hello]

Guidodue


Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #92 il: Settembre 12, 2007, 01:17:17 pm »
In effetti usare le nostre amate vetture in Italia tra qualche anno sarà piuttosto difficile ( come del resto viverci, data la continua espoliazione di denaro, diritti e libertà che stà manica di governanti espoliatori di beni associati in casta, loschi privilegiati indagati, esseri subdoli e ottusi costantemente occupati a saccheggiare e falciare vite, risparmi e sogni dei cittadini,
( destre e sinistre mica fa differenza ), da come si prospettano le cose nei prossimi anni ne vedremo di cotte e di crude, anche e soprattutto in ambiti che esulano dalla nostra passione per le auto storiche.

Non per niente in europa quando parlano degli italiani si toccano ridacchiano e dicono: poveri talianelli, quanta merda devono  mangiare, la cosa divertente è che gli italiani sono dei pigliainculo per vocazione, abbassano le orecchie e ricevono le bastonate senza fiatare, magari sentendosi nel buio della sua stanzetta due volte coglione per aver permesso tutto questo essendo pure andato a votare..

Bye Uberto
 

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Offline Martini

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #93 il: Settembre 12, 2007, 02:29:02 pm »

-CUT-

Avvertite anche voi puzza di bruciato, anche attorno alle DS, o la sento solo io ?


Se senti puzza di bruciato intorno alla DS, conviene staccare il contatto e possibilmente il positivo dalla batteria.  [:cont]

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Offline Pik As

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #94 il: Settembre 12, 2007, 02:56:00 pm »
Rispondo sinceramente:
Non più del solito, non più che su qualunque cosa.
Non mi aspetto mai nulla di positivo da chi ci governa per quanto riguarda il nostro hobby: destra o sinistra, non cambia nulla (lo dimostra anche ilf atto che tutti i progetti di legge siano sempre "bipartisan"), se non la lobby di potere che al momento risulta vincitrice.
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Quoto Marco in pieno per quanto riguarda chi ci governa. Infatti su questo topic non ho detto nulla, come si dice? No comment.
Aspetterò di vedere cosa succede, mi son strarotto di governi di sinistra, di destra o di centro........Che vadano tutti........
 [:hello]
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

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Offline SCARABEO

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #95 il: Settembre 12, 2007, 07:04:14 pm »
Rispondo sinceramente:
Non più del solito, non più che su qualunque cosa.
Non mi aspetto mai nulla di positivo da chi ci governa per quanto riguarda il nostro hobby: destra o sinistra, non cambia nulla (lo dimostra anche ilf atto che tutti i progetti di legge siano sempre "bipartisan"), se non la lobby di potere che al momento risulta vincitrice.
Attendo rassegnato.
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Dai vieni che ti offro una birra.....

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Offline renato

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #96 il: Settembre 12, 2007, 07:24:50 pm »
Dai vieni che ti offro una birra.....
DAI,DAI..TUTTI DA SCARABEO!!
anche il vino che hai non e' male.... [:clap]
Mah, speriamo che almeno quest'inverno piova ogni tanto.... [(piove)]
 [:hello]
RENE' COTTON

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #97 il: Settembre 12, 2007, 07:26:19 pm »
Dai vieni che ti offro una birra.....

Ora che il pupo sta crescendo, una domenica veniamo tutti e tre, ok? (ovviamente guida lui...)




[allegato eliminato dall\'amministratore]

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #98 il: Settembre 12, 2007, 11:01:22 pm »
Credo che ormai l'argomento sia stato ampiamente dibattuto, però mi piacerebbe sapere, almeno approssimativamente, quali sono i tempi necessari affinché, dallo stato attuale delle varie bozze di legge, si possa giungere ad un "verdetto" definitivo!
Grazie

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Offline comp

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #99 il: Settembre 12, 2007, 11:19:56 pm »
Credo che ormai l'argomento sia stato ampiamente dibattuto, però mi piacerebbe sapere, almeno approssimativamente, quali sono i tempi necessari affinché, dallo stato attuale delle varie bozze di legge, si possa giungere ad un "verdetto" definitivo!
Grazie

Mi sa che per saperlo,  bisogna interpellare il divino Otelma .........  che è gia un programma   
"Io restai lì a chiedermi se l'imbecille ero io che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se l'era lui che la pigliava tutta come una condanna ai lavori forzati, o se l'eravamo tutt'e due"....... (Amici miei)

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Offline ROSANGELO84

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #100 il: Settembre 13, 2007, 08:45:47 pm »
Credo, a questo punto di avere diritto anche di dire la mia.
Non vogliatemene se su alcuni punti non concordo con quanto detto (e contraddetto finora).
Già tempo fa e non voglio riproporlo xè già son stato accusato di off topic ma evidentemente non si era capito il riferimento, avevo scritto un raccoto su una storica anzi, stando a questo punto, su una ultraventennale assai inquinante. Se la consideriamo dal punto di vista stilistico, è un martello. Non è la Ds, non è l'auto di un artista. Ma un'auto per quanto mi riguarda, è storica non solo quando compie i 20 anni o quando è divenuta fenomeno di massa o quando ha una tecnologia avanzata ecc. Per me, il parametro fondamentale più di tutti, è l'AFFETTO PERSONALE. Dietro un'automobile, non avete idea di cosa ci sia. Non avete idea delle storie che possono essere state "vissute" sui deidili di un'automobile e credetemi, restringere i criteri e fare delle liste che dicano se un'auto è storica o no, è deludente. E una simile richiesta, che arriva dal mondo di appassionati, è veramente sconcertante. Non avete pensato che un appassionato di Ds può anche essere affezionato a una Bmw anni '80, che è l'esatto contrario della DS? E non per questo preferisce una all'altra. E una CX? Chi ce l'ha cosa fa, si impicca? Eppure non è l'auto di un artista come lo è la DS! Ma non per questo non merita il suo legittimo posticino tra le storiche. Se ci pensate, anche la DS alcune decine di anni fa ha vissuto questo, chiamiamolo pure dramma. E se uno volesse anche usarla tutti i giorni la sua storica, fa peccato? Uno che ne ha 7 cosa fa? Ne fa girare una, al sabato magari ogni 7 giorni?  Se oggi possediamo ancora la nostra Dea è solo perchè anni fa, non sono state create condizioni troppo avverse al suo utilizzo e al suo possesso. Ce ne siamo già dimenticati? L'ASI da sempre non è ben vista (e forse con ragione, perchè no) dal nostro club. Ma in un club in cui, si può anche solo ventilare l'idea che ci siano storiche che meritino e storiche indegne di questo nome io nn mi sento più rappresentato che da un ASi, forse meno. La nostra è una passione, dal greco pathos, che significa soffrire. E la sofferenza, come gli stati d'animo in generale è irrazionale. Non risponde alla ragione ma al cuore. Decidere chi tenere e chi scartare, nel mondo collezionistico, equivale a fare una "pulizia etnica", cioè a usare la ragione (?) ma non il cuore che è la prima cosa, anche prima delle competenze tecniche, che un Appassionato degno di questo nome debba avere.
Non vogliatemene per quello che ho detto, ma i sentimenti verso un'auto prima di tutto. Però, dopo quanto sentito ma non solo qui in forum, vi confesso, che mi sento un po' in pericolo.
Quando un uomo con il cric incontra un uomo con il ponte, l uomo con il cric é un uomo morto. Schiacciato. https://www.facebook.com/angel.ross.161?fref=ts

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #101 il: Settembre 13, 2007, 09:32:44 pm »
No aspetta un attimo ...

Partiamo dal presupposto che le leggi varate negli ultimi anni sono leggi "truffa" ... Leggi con effetto retroattivo che mi impediscono di usare l'auto che solo pochi anni prima potevo tranquillamente usare tutti i giorni. L'automobile non è uno yogurt ... Su questo siamo tutti d'accordo  [:cont]. Quindi tutti potrebbero usare SEMPRE la loro auto mentre i costruttori NON dovebbrero costruire le auto che hanno sempre costruito.

Non siamo però d'accordo su un concetto - rispetto la tua idea ma mi permetto di dissentire - chi ha mai detto che un'auto deve essere storica dopo 20 anni ? Il legislatore ... Lo stesso che qualche anno prima diceva che per diventare storica un'auto doveva attraversare traversie della durata di 30 anni. Dire che tutte le auto sono storiche dopo 20 anni è come sostenere che perché un quadro è stato dipinto nell'800 deve essere un capolavoro. Dipende da chi l'ha dipinto ... In caso contrario le nostre case sarebbe - più o meno - delle pinacoteche.

Io non credo che 20 anni siano sufficienti a sdoganare come storiche tutte le auto costruite nel 1987. Mi spiace ... Posso ancora venire incontro verso quelle auto che, concepite, diciamo un decennio prima di quella data, erano ancora in produzione nel 1987 [vedi Citroen CX] ma che una Peugeot 405 sia definita storica perché ha compiuto 20 anni, significa non aver compreso cos'é l'automobilismo storico. L'auto storica non è un diritto acquisito - come dovrebbe essere la pensione per gli esseri umani raggiunta una certa età - per ciascuna auto che compie 20 o 30 anni. L'auto diventa storica nel momento in cui quel tipo di vettura racconta un qualche cosa di diverso rispetto alle auto delle generazioni successive.

A mio modo di vedere - è un mio parere personale naturalmente - lo spartiacque è tra un'epoca iniziata, tendenzialmente dopo la seconda guerra mondiale con l'introduzione su vasta scala della scocca portante e della trazione anteriore, e terminata con la crisi petrolifera del 1973. Dopo quella data le auto tendono ad essere quelle che sono adesso. Forse con l'introduzione - in futuro - su larga scala dell'alimentazione "ibrida" - sto inventando ovviamente perché non lo so - potremo dire che quel periodo iniziatosi nel lontano 1973 si è ormai definitivamente concluso.

Naturalmente non sto dicendo che una Lancia Thema Ferrari non sia meritevole di essere collezionata e che non possa diventare storica anche dopo 20 anni ma quante vetture, per numero di esemplari costruiti, rarità ed interesse da parte del pubblico possono vantare un simile pedigree ?

Molti di voi credono che tra 30 anni ci saranno gruppi di giovani che andranno alla ricerca di un Alfa 147 ... Posso sbagliarmi ma non ci credo e sapete perché ... L'ho già detto, le norme antiquinamento, la difficoltà nel riparare componenti elettroniche - che non verranno certo ricostruite se non ci sarà un numero tale di appassionati da giustificare l'interesse di ricambisti e riparatori - e la mancanza di un affezione tra più generazioni di automobilisti per uno stesso modello determinato dal fatto che un'auto ormai non rimane in produzione che pochi anni oltre al "concetto di automobile" profondamente cambiato nel corso dei decenni farà sì che le vetture di oggi verranno dimenticate. Oggi l'auto è più simile ad un elettrodomestico, la gente discetta di TV al plasma come un tempo parlava di auto, né più né meno che alla stregua di un televisore. Ma c'é di più, queste auto prima che dalle norme sempre più stringenti create dal potere politico per vampirizzare le masse verranno affossate dall'indifferanza di chi le ha acquistate. Credete forse che i tanti che si sono ritrovati nel box, magari dopo 20 anni di inutilizzo, una DS lunga 5 metri, credete veramente che avrebbero tenuto occupato tanto spazio semplicemente per una Fiat Marea ?
« Ultima modifica: Settembre 13, 2007, 09:37:21 pm da Andrea »

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #102 il: Settembre 13, 2007, 10:15:23 pm »
L'auto storica non è un diritto acquisito - come dovrebbe essere la pensione per gli esseri umani raggiunta una certa età - per ciascuna auto che compie 20 o 30 anni. L'auto diventa storica nel momento in cui quel tipo di vettura racconta un qualche cosa di diverso rispetto alle auto delle generazioni successive.

A mio modo di vedere - è un mio parere personale naturalmente - lo spartiacque è tra un'epoca iniziata, tendenzialmente dopo la seconda guerra mondiale con l'introduzione su vasta scala della scocca portante e della trazione anteriore, e terminata con la crisi petrolifera del 1973. Dopo quella data le auto tendono ad essere quelle che sono adesso.



O mio Dio... come siamo messi... appassionati che dicono ad altri appassionati che la loro vettura non va bene...
Una vera guerra tra poveri.

Per foruna che Marini m'ha rassicurato ufficializzando che il RIASC sta lavorando per TUTTI.


Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #103 il: Settembre 13, 2007, 10:17:30 pm »
Quoto al 100% + bonus quanto detto da Andrea, non aggiungo una virgola....

Bye Uberto
 

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #104 il: Settembre 13, 2007, 10:20:53 pm »
La tua analisi, Andrea, per quanto interessante (siamo sempre nell'ambito del "pour parler", mica cambieremo il mondo qui...) si ferma però a mio parere all'oggetto automobile in quanto tale e non affronta il problema dell'auto come fenomeno sociale.
Comprare un'auto negli anni 60 e 70, e ancora agli inizi degli anni '80, era un evento importante in famiglia. Ci si iniziava a documentare sfogliando per mesi Quattroruote, comprando magari l'arretrato con la prova di tal e tal altro modello, e poi, ristretta la rosa, iniziava la perigrinazione dai concessionari. Fiumi di parole venivano spesi, e si valutavano anche parametri come la simpatia e l'accoglienza, l'aspetto più o meno professionale dell'officina, le impressioni di qualche collega che aveva già sperimentato la marca. Poi il giro di prova, spesso lungo, con i concessionari disposti a volte a lsciarti anche per ore la vettura fra le mani. Quando decidevi, della vettura sapevi oramai tutto, fino all'ultimo pulsante.
Ora... spesso non si guarda neanche l'estetica. Il portafogli vince anche sull'aspetto più immediato. Complice l'invasione di tanti marchi nuovi "low cost", le nostre strade si sono arricchite di macchine.... brutte! Io non credo di aver mai visto tante vetture brutte in circolazione come oggigiorno! Devo credere che i loro proprietari le abbiano acquistate col cuore? che saranno disposti a tenerle con cura e farle diventare storiche? A mio parere anche questi aspetti "sociali" ci fanno pensare che l'epoca dell'auto "storica", che ha qualcosa da raccontare della sua epoca, si chiuda più o meno quando dice Andrea...