Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #135 il: Settembre 17, 2007, 07:04:48 pm »
Le bombole sul tetto erano un invito proprio per te  che naturalmente non hai mancato di raccogliere ;D  ;D
Se posso permettermi, a volte dovresti prendere le cose un po' meno sul serio. In fondo siamo qui anche per divertirsi.  [:hello]

Aridajjjee con 'ste bombole sul tetto  [:ohoh] [:ohoh]
Stavi quasi facendo un intervento che mi piaceva...
« Ultima modifica: Settembre 17, 2007, 07:19:57 pm da Gianluca »
Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #136 il: Settembre 17, 2007, 07:24:43 pm »
...Ciononostante il punto della discussione non è questo, si teme che per salvare ANCHE le Punto di finirà per ammazzare le ID...

Sempre per allungare il brodo mi permetto una precisazione. Il punto della discussione - almeno per me - voleva essere: "per salvare anche i catorci si finirà per ammazzare le ID". Poi ovviamente ognuno ha dato la sua personale visione del catorcio: per qualcuno i catorci sono alcuni modelli, per altri possono esserlo tutti i modelli o nessuno in base alle loro condizioni di manutenzione e/o di originalità e così via...


Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #137 il: Settembre 17, 2007, 07:45:22 pm »
"Per la prima volta in Italia a questo convegno internazionale, chiamato "2° Raduno Internazionale Vecchio Piemonte" saranno ammesse solamente vetture costruite sino a tutto il 31 dicembre 1926: limitazioni che solo qualche anno addietro non era neppure pensabile; ma oggi visto il grandioso sviluppo assunto dal collezionismo di vetture veterane, la cosa diviene possibile (...). A queste autentiche "veterane" si affiancheranno anche altre autovetture di costruzione più recente, particolarmente interessanti e significative". (C.F. Zampini Salazar, Giungono a Torino le "veterane" per il raduno "Vecchio Piemonte", "Quattroruote" n. 81, settembre 1962, pp. 137-138).

Nel 1962 organizzando questo raduno per auto storiche, gli organizzatori ammettevano solo vetture costruite 36 anni prima pur consentendo, in una apposita sezione speciale, a vetture più recenti, ma di indubbio interesse, di presenziare. Perché ?

Eppure di vetture anteguerra ne circolavano "poche". Modestissimo era l'insieme del parco circolante prima del 1940, inoltre molte vetture, le più anziane, erano già state sacrificate durante il conflitto, trasformate in rottami, per fornire quel prezioso acciaio di rimpasto necessario al nostro sforzo bellico. Molte altre invece erano state travolte dalle distruzioni causate dalla guerra. Nonostante ciò, perché tanto accanimento verso queste poche - seppur recenti - sopravvissute ?

Forse perché questi austeri signori non ritenevano la Fiat 508 Balilla 3 marce abbastanza importante per la storia della nascente motorizzazione italiana ? Oppure perché la "povera" Balilla avrebbe turbato l'umore delle Nazzaro, delle Ansaldo, delle Isotta Fraschini colà convenute ?

In realtà i "nostri nonni", che non erano vetusti parrucconi tutti presi dalla cura delle loro Lancia Trikappa e Mercer Raceabout, vedevano nelle auto più recenti, di per sé poche, non delle nemiche che attentavano al desiderio snobistico di questi matusa in tuba e stiffelius bensì delle auto o "troppo" diffuse o troppo quotidianamente utilizzate, e quindi storicamente poco curate o comunque troppo imparentate con vetture da pochissimi anni uscite di produzione. Se la prima Topolino, la Fiat 500 A risale al 1936, l'ultima versione della fortunata utilitaria, la 500 C, vide il suo ultimo esemplare uscire dalle catene nel 1955. La stessa cosa poteva dirsi per la Citroen Traction Avant da poco uscita di produzione. Era quindi indubitabile per loro non potere ammettere all'augusto consesso la simpatica vetturetta o la rivoluzionaria vettura d'oltralpe. Troppi stretti i legami di parentela tra la prima e l'ultima versione per potere ritenere storica la prima. Quindi esclusa la Balilla, esclusa la Topolino ma escluse anche la Lancia Dilambda, l'Alfa Romeo 6C 2300 e la Bianchi S5. Eppure, nonostante venissero escluse da quella manifestazione del 1962, la loro esclusione non fu perenne, tutt'altro, durò lo spazio di pochi anni, quei pochi anni necessari a far si che divenissero d'epoca. Del resto anche brandy e cognac necessitano del giusto periodo di invecchiamento per definirsi tali.

Vorrei concludere dicendo che la tanto vituperata "Quattroruote" si dimostrò assai meno esclusivista, nell'agosto 1962 allegando un coupon per censire le "vecchie auto" stabiliva come unico limite temporale che fossero state costruite prima del 1930, solo 32 anni prima quindi. ("Quattroruote" n. 80, agosto 1962, pp. 157-158).
« Ultima modifica: Settembre 17, 2007, 11:25:52 pm da Andrea »

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Offline Admin

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #138 il: Settembre 17, 2007, 08:59:01 pm »
Il punto che ho sollevato io è passato inosservato, per cui mi sento di ripeterlo: Se vogliamo comunque che le "future storiche" abbiano speranze di esserlo considerate, tutti noi dobbiamo prendere consapevolezza dell'immagine che diamo alla gente comune circolando. Questo è molto importante, ed è tanto più importante quanto più è recente la vettura!!

Proprio oggi, chiaccherando con il presidente di uno dei club dell'universo RIASC che raccoglie anche le figliocce più giovani, mi è stato presentato quello che lui ritiene il peggior nemico dell'automobilismo storico a casa Citroën: Il << pezzentismo citronico>>
Appartiene a questa categoria l'appassionato che si definisce tale, partecipa magari anche ai raduni, ma insiste a circolare con i fanalini dalle plastiche sbiadite, crepati, con i pezzi mancanti rifatti con la carta stagnola e verniciati a pennello.
Lo stesso elemento, quando viene informato dal club che sono disponibili per lui due bei fanalini nuovi, originali, ancora imballati, al prezzo di 20Eur cadauno, risponde tipicamente << nooooooooo.... troppo cari...>>
Cosa può pensare la gente comune vedendo esposto siffatto bricolage nella piazza principale di qualche bel borgo? Forse che merita di conquistarsi un posto vicino alle Bugatti Royale in qualche museo?

Se vi sembra che ho esagerato... beh, l'episodio è reale.
Admin  [:hello]




Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #139 il: Settembre 17, 2007, 09:50:06 pm »

Lo stesso elemento, quando viene informato dal club che sono disponibili per lui due bei fanalini nuovi, originali, ancora imballati, al prezzo di 20Eur cadauno, risponde tipicamente << nooooooooo.... troppo cari...>>
Admin  [:hello]

Quando guido cammino SEMPRE conscio di stare portando dietro un museo itinerante e spesso di giorno quando c'è un pubblico non manco di concedermi qualche peccatuccio ad uso e consumo dei 'visitatori' (i fari girevoli, per chi se ne accorge, ad esempio... ecco perchè poi i devioluce fondano...)

Quando guido ho sempre in mente un 'grazie' per chiunque incontro perché se pago poco di bollo e assicurazione è perché lo Stato (insieme dei suoi cittadini) mi sta permettendo così di curare un pezzo di museo ed è per questo che ho il dovere di 'farlo notare'. Non piacere personale nel mostrare una cosa mia ma dovere nel mostrare una cosa 'loro' a tutti quelli che hanno la fortuna di incontrare la mia auto.

Prima di finire OT però riflettiamo sul solito "Stato delle Banane". Se volessi usare le frecce di cartone per non comprare due fanalini da 20 euro non dovrebbe essere la revisione a falciarmi le gambine? Eppure in Italia  il meccanico amico che ti fa la revisione passando sulle magagne lo trovi sempre...

McOrion


Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #140 il: Settembre 18, 2007, 12:58:48 am »
Le bombole sul tetto erano un invito proprio per te  che naturalmente non hai mancato di raccogliere ;D  ;D
Se posso permettermi, a volte dovresti prendere le cose un po' meno sul serio. In fondo siamo qui anche per divertirsi.  [:hello]
Visto che quando uno dei due ironizza l'altro sembra non accorgersene,la prossima volta mettiamoci dei segnalini  [;)]
Ironia o non ironia,la tua frecciata sulle alimentazioni "non originali" all'inizio del topic non era mancata,quindi credo che il tuo pensiero in materia non sia cambiato più di tanto,ma,per carità,lungi da me l'idea di diseppellire queste annose questioni  in aggiunta a quanto qui trattato :o 

Sul "pezzentismo" citronico citato da Marco,una sola piccola riflessione : cosa dire di quelle auto che si vedono soprattutto all'estero o sono di stranieri,che i francesi definiscono "dans son jus" e che ho sentito così ammirate anche da molti forumisti ?
Forse non sono da considerarsi auto d'epoca ?
Anche qui bisognerebbe valutare bene la differenza fra vetture scintillanti e perfette (al di là di ogni sospetto),vetture in dignitoso stato d'uso ("dans son jus" e legittime auto d'epoca) e veri e propri catorci (non legittime auto d'epoca).
La differenza fra le prime due categorie è quel margine pericoloso, che combatterò sempre strenuamente,che determinerebbe l'esclusività del possesso di un'auto storica solo ai veri benestanti ed escluderebbe persone con un reddito "normale",e che magari a rimettere in sesto per bene una vettura non ci possono mettere due giorni.
La differenza fra la seconda e la terza categoria è invece la vera discriminante che alla fine taglierebbe fuori i furbetti.
A questo punto chi voleva capire ha capito, e c'è chi ha spiegato questi concetti molto semplicemente,ma non venitemi a dire che qui dentro non si riscontrano visoni realmente elitarie,snobbistiche e anche un pò menefreghiste (io sono a posto,tu col tuo catorcio non degno, arrangiati).
 

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #141 il: Settembre 18, 2007, 01:39:36 am »
Sul "pezzentismo" citronico citato da Marco,una sola piccola riflessione : cosa dire di quelle auto che si vedono soprattutto all'estero o sono di stranieri,che i francesi definiscono "dans son jus" e che ho sentito così ammirate anche da molti forumisti ?
Forse non sono da considerarsi auto d'epoca ? Anche qui bisognerebbe valutare bene la differenza fra vetture scintillanti e perfette (al di là di ogni sospetto),vetture in dignitoso stato d'uso ("dans son jus" e legittime auto d'epoca) e veri e propri catorci (non legittime auto d'epoca). La differenza fra le prime due categorie è quel margine pericoloso, che combatterò sempre strenuamente,che determinerebbe l'esclusività del possesso di un'auto storica solo ai veri benestanti ed escluderebbe persone con un reddito "normale",e che magari a rimettere in sesto per bene una vettura non ci possono mettere due giorni.

Un momento, un conto è l'auto conservata, il reperto più unico che raro, la Citroen ID 19 del 1958 o '59 che io e gli amici Guidodue e Vince ammirammo a Parigi sotto la Tour Eiffel in occasione del Giubileo DS. Una vettura "unica", proprietà di un signore olandese che l'aveva acquistata da un francese per oltre 40 anni l'unico proprietario. Vettura interamente di origine con ancora il suo colore d'epoca. Un magnifico conservato, un vero e proprio laboratorio storico viaggiante da preservare, coi suoi graffi, le sue abrasioni, le sue opacità pur essendo nel complesso una vettura assolutamente decorosa. Un conto volere marciare con una vettura in demolizione. Sul concetto della vetture in dignitoso stato d'uso dobbiamo intenderci. Se l'auto in oggetto vuole essere riconosciuta come auto d'epoca - decideremo se dopo 40 o 20 anni - deve rispondere ai suoi requisiti originari. Se non risponde a questi requisiti non può essere riconosciuta come tale. Le eventuali modifiche non devono essere tali da inficiare le peculiari caratteristiche storiche del veicolo [salvo casi particolari da valutare di volta in volta].

Credo che i nostri discorsi, fino a qui, non hanno levato a nessuno di coloro che possono permettersi un'auto d'epoca l'auto dei loro sogni. 
« Ultima modifica: Settembre 18, 2007, 02:02:22 am da Andrea »

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #142 il: Settembre 18, 2007, 08:20:48 am »
In realtà anche un catorcio è un'auto d'epoca, una base per un restauro, una collezione di pezzi ambulante, un patrimonio da preservare in attesa che mani migliori possano farne buon uso. Senza i catorci io domani non avrei un devioluci originale nuovo.

Senza i catorci non avrei nemmeno gli interni originali non dico della DS ma della Punto, interni che sto cercando originali perchè ho conosciuto questo forum e già vedo la mia macchinina in prospettiva come futura auto storica, pur sempre senza alcun valore, ok, ma una vera Punto prima serie conservata nella sua originalità e restaurata nel rispetto di come mamma Fiat l'abbia fatta (cambio a sei marce escluso ma la leva resta quella del cinque marce... chissà se mai un giorno il VII proprietario sbaglierà nel mettere la quarta e si accorgerà del mistero, gh gh)

McOrion

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #143 il: Settembre 18, 2007, 08:45:09 am »
Diciamo allora che un catorcio di auto d'epoca è "potenzialmente" un'auto d'epoca.

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #144 il: Settembre 18, 2007, 09:36:23 am »
Diciamo allora che un catorcio di auto d'epoca è "potenzialmente" un'auto d'epoca.

Diciamo invece che se ci sono "catorci" (intesi come auto arrugginite, ammaccate, interni strappati, ammenicoli strani ecc.) è semplicemente perchè qualcuno non fa bene il proprio lavoro!!!!

Quando ho portato la CX per l'iscrizione ASI me l'hanno vivisezionata... addirittura quasi mi contestavano la griglia nera sul lunotto.
Sul rapporto finale mi hanno pure precisato che è stata "parzialmente riverniciata", perchè c'era un baffettino di bianco su una plastica nera!!!!

Un mio amico s'è visto rifiutare una Porsche perchè aveva paraurti e specchietti della serie successiva.

Nota che parlo di iscrizione, non di "targa ASI".

Non servono nuove leggi, non dobbiamo scannarci perchè quella auto è "meno storica" di un'altra (e che vuol dire 'sta roba? Il legislatore deve decidere se lo è o no... non se lo è ma meno).
Facciano in modo che i clubs ASI svolgano correttamente le visite, senza concedere attestati di storicità sulla parola.

Se così fosse non ci sarebbe problema.


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Offline Gianluca

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #145 il: Settembre 18, 2007, 10:07:30 am »
Visto che quando uno dei due ironizza l'altro sembra non accorgersene,la prossima volta mettiamoci dei segnalini  [;)]
Ironia o non ironia,la tua frecciata sulle alimentazioni "non originali" all'inizio del topic non era mancata,quindi credo che il tuo pensiero in materia non sia cambiato più di tanto,ma,per carità,lungi da me l'idea di diseppellire queste annose questioni  in aggiunta a quanto qui trattato :o 
...

Non è cambiato di una virgola, anzi. Questo non significa che non si possa comunque avere un rapporto di pacifica convivenza - ovvero senza fare tutte le volte una guerra di religione - pur pensandola in maniera diversa.

A questo punto chi voleva capire ha capito, e c'è chi ha spiegato questi concetti molto semplicemente,ma non venitemi a dire che qui dentro non si riscontrano visoni realmente elitarie,snobbistiche e anche un pò menefreghiste (io sono a posto,tu col tuo catorcio non degno, arrangiati).

Si certo, sono d'accordo: le opinioni di ognuno di noi penso siano abbastanza chiare. Voglio però che sia chiaro anche che "qui dentro" - come dici tu - nessuno ha voglia di fare le classi sociali, nessuno ha visioni elitarie e nessuno è snob. Tentare di urlare il contrario è semplicemente inutile ma se vuoi continuare a farlo, accomodati.

 [:hello]


Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #146 il: Settembre 18, 2007, 10:10:35 am »
Pensa ... Io e molti altri abbiamo visto delle DS omologate ASI che di originale avevano ben poco [giuro].

[Apro una parentesi un pò off topic]
Sicuramente i certificatori ASI sono molto preparati sulle vetture italiane e sui maggiori marchi europei ma è difficile che un certicatore possa essere ugualmente preparato su Alfa Romeo, Austin Healy, Alvis o Bitter. Comunque questo è un falso problema visto che per certificare un'auto poco conosciuta si può ricorrere alla consulenza dei club di riferimento italiani od esteri.

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #147 il: Settembre 18, 2007, 10:27:18 am »
Certo è che se il numero di auto storiche aumenterà a breve di dieci volte i certificatori non basteranno più o bisognerà aspettare anni per vedersi certificata un'auto.

McOrion

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #148 il: Settembre 18, 2007, 10:38:27 am »
Consideriamo pure che molte ventennali vengono considerate d'epoca dai proprietari solo il tempo necessario per beneficiare delle agevolazioni ed essere in un secondo momento demolite sentra troppi convenevoli. Gran parte di queste vetture poi sono state quotidianamente utilizzate per 20 anni e quindi, di per se, sono poco originali ed i costi di ripristino tali da scoraggiare qualunque iniziativa conservativa. Ma badate bene tutto questo non perché si tratti di una Uno ma perché il termine dei 20 anni è insufficente per determinare la storicità di un vettura. Tant'é che fino a pochi anni fa il legislatore stabiliva a 30 il termine minimo per fissare come storica una vettura. Devo dire che 30 anni sono un lasso di tempo minimamente sufficiente per vedere scomparire, da un lato i catorci asmatici, dall'altro i "falsi" collezionisti.

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Panzerfaust

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #149 il: Settembre 18, 2007, 01:48:30 pm »
Voglio però che sia chiaro anche che "qui dentro" - come dici tu - nessuno ha voglia di fare le classi sociali, nessuno ha visioni elitarie e nessuno è snob. Tentare di urlare il contrario è semplicemente inutile ma se vuoi continuare a farlo, accomodati.

In realtà basta leggere i post precedenti... ragazzi, capisco che siate appassionati di DS e ID, ma se si giunge a dire che il resto è "meno storico" (e come ho già scritto sopra, che vuol dire????) o che si tratta di "ciarpame", con tutte le sfumature intermedie che si possono trovare in queste pagine, non si può negare che aleggi un senso d'elite.

E per favore, che nessuno venga fuori a dirmi "dove c'è scritto questo", sono stufo di perdere tempo a fare citazioni da post multipli solo perchè si vuol negare l'evidenza.

Come si diceva assieme a Rosangelo stiamo facendo una guerra tra poveri, dove tra poveri si dice che l'altro è più povero di chi parla in quel momento... il risultato, con questi atteggiamenti, è che il "Principe Giovanni" reputi tutti quanti poveri e mandi lo Sceriffo di Nottingham a esigere la piena gabella dall'intera comunità.