eh, capisco la rarità però non tutti lo gradiscono... a differenza del vecchietto "Antifrizione" ci sono dei "simpatizzanti" della frizione
Quando ti sento parlare così mi ricordo di Fedro... la volpe e l'uva...
Comunque sì fede, l'avevi vista ed era proprio lei! Quell'auto per me è stata contemporaneamente sogno e dannazione.
Sogno, perchè avevo sempre detto che il mio modello DS preferito era il 21 Confort carburatori, rigorosamente semi e possibilmente con cruscotto a onda. Appena prima di prendere questa, ricordo una DS identica (pari anno, pari colore etc.) ma manuale, che costava relativamente poco ma che scartai proprio in virtù del cambio che non era quello che gradivo. Al mio sogno sono arrivato nel momento sbagliato, purtroppo, o forse non era l'auto a essere quella giusta per quel momento... Fatto è che un restauro come quello portato avanti dai Marini non era alla mia portata, e dovetti cedere la mano. Molto a malincuore, perchè nel frattempo intervenne la...
...dannazione! L'arrivo di questa Dea avvenne 3 soli mesi dopo la CX blu, che già mi costrinse a tenere una prima auto: avrei voluto una CX per tutti i dì ma non era certo una Super del '77 a poter sostenere questo sforzo, o meglio, ce l'avrebbe fatta ma a scapito della sua conservazione (vedi topo sullo storicismo e mie considerazioni). Insomma nello stesso momento mi trovai con un'auto quotidiana, una CX, una DSuper e questa DS. I garage erano solo 2, e io e Marco fummo costretti ad affittarne uno per ricoverare almeno tutte e tre le idro. L'obiettivo era ancora restaurare la 21 e così optai per quella che a tutt'oggi ritengo la mia più grande citrocazzata. Vendetti la Ministeriale a MarioCX, e meno di 6 mesi dopo dovetti salutare anche la DS21. Nel mezzo l'arrivo di Rossana ma devo sinceramente dire che, dalla vendita della mia vecchia DSuper, non ho mai più sentito lo stesso feeling nei confronti di una Dea.
Ecco che rivedere la 21 Confort belga SEMI (diobono, quando mai ne troverò un'altra?) tornata a queste condizioni, è un parziale riscatto di quei momenti poco lucidi e molto confusi, fatti di patemi, di disagio, di conticini con la matita sulla carta da formaggio per sbarcare il lunario delle esose idro. Ecco quella che dico "passione": aver contribuito un pochino a ridare vita a un oggetto amato, trovandosi con le tasche un po' più vuote ma con l'animo molto, molto più ricco.
E al battesimo sarò padrino!