A parte il fatto che è in vendita da una vita (prima anche a 14,000 €) e che quindi sono molti anni che sta praticamente ferma e non sò quanto bene gli abbia fatto, c'è un leitmotif che lega anche questa 20Break a tante sue sorelle di sventura:
il "restauro" fatto a fantasia.
Lavoro, tempo, soldi, finisci la macchina e non la compra nessuno, perchè? Perchè è scorretta dal punto di vista storico, quel colore non è mai esistito in 20 anni di DS, e chi tira fuori i soldi oggi - spesso - non è proprio uno sprovveduto totale ed un minimo di conoscenza la ha e la pretende.
Poi quel colore non passa inosservato, e ti fà pensare al fatto se sia mai esistito o no.
Di nuovo un peccato non aver fatto un briciolo di ricerca sul mezzo, bastava uno dei colori a.m. '74 e la vita commerciale sarebbe probabilmente migliorata.
I riflessi sulle fiancate non promettono troppo bene (e le foto migliorano anche la realtà), la vasca sotto il motore non è in tinta (non sò se sia un bene o un male...), il vano motore non fà certo un figurone, ed un bel coprivolantone non guasta mai.
Belli gli interni in skai nero (per quello che si vede) che difficilmente si conservano a modo, ma anche qui vediamo che la porta anteriore ha un bracciolo e quella dietro ne monta un'altro modello; tra l'altro se fosse a.m. '74 e gli interni fossero quelli originali, i soli colori permessi sarebbero o Blanc Meije o Bleu Lagune, e non lattementa : http://www.nuancierds.fr/DrD%20550%20Vert%20Amende.htm
Ormai quando vedo queste cose penso solo al lavoro ed all'impegno che vengono frustrati...
Curiosamente, in questi giorni anch'io ho fatto una riflessione analoga a questa di Simone: la maggior parte delle ID/D/DS in vendita è malamente raffazzonata, restaurata a fantasia (per non dir di peggio) e sta insieme con la colla. Dopo averci pensato un po', mi è tornata in mente questa storiella di Moni Ovadia (spendidamente messa in scena in Oylem-Goylem, cercatela perché ne vale la pena): un tizio acquista centinaia di scatole di salmone da una società diretta da due fratelli perché trova il prezzo conveniente, finché un cliente gli riporta una scatoletta dicendogli che questo salmone è immaginabile: "pare fatto di cartone".
Il tizio corre dai due fratelli trattandoli malissimo, urlandogli contro e inveendo contro la loro impresa. Alla fine, i due riescono a chiedergli cosa ci sia che non và ed il tizio spiega loro quanto accaduto.
A quel punto i due fratelli trasecolano e con gli occhi sbarrati gli dicono "ma sei pazzo??? Questo è
salmone commerciale, non è fatto per essere mangiato, ma per vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare, vendere-e-comprare..."
Vendere e comprare.