Chissà se qualcuno si ricorda ancora di questa vicenda!
Sono passati circa nove mesi (un parto difficile per queste righe eh?!) ed ovviamente la mia Dea è da tempo ritornata ai suoi antichi splendori! Ho seguito silenziosamente il forum posticipando fino ad oggi l’epilogo di questo post…
Come mai? E’ bello leggere di storie ed amicizie nate all’insegna di una comune passione, magari proprio per il double Chevron, ma nel mio caso una vicenda già alquanto triste e fastidiosa non riusciva a concludersi con il pieno sorriso! Ho aspettato quindi un bel po’, per riuscire a sdrammatizzare il tutto: qualcuno del forum, in privato, già è al corrente di alcuni retroscena di cui ora mi sento di far partecipi tutti senza più remore!
Il carissimo amico che mi consigliò di rivolgermi al suo conoscente carrozziere-presidente del club d’auto storiche è ovviamente rimasto basito e dispiaciuto: i lavori di ripristino della mia Dea sono stati portati a termine egregiamente e celermente tecnicamente ma…molto pasticciosamente a livello umano. La liquidazione assicurativa grazie all’interessamento del mio avvocato giungeva a termine rapidamente, anche troppo secondo il carrozziere, che nel preventivo precisava “salvo eventuale sostituzione guarnizione parabrezza riscontrabile solo in corso d’opera”. Grottesca risultava quindi la sua lamentela sul fatto che l’importo risarcito non copriva la spesa effettiva sostenuta dalla carrozzeria per l’acquisto dei pezzi, dato che comunque questi, a mia insaputa, erano già stati ritoccati dal carrozziere sul preventivo di spesa inizialmente presentato! Questo l’ho compreso, ovviamente, soltanto poi! (e qui le mie scuse sono rivolte a chi del forum si è prodigato di fornirmi equi e precisi preventivi, da me rigirati al carrozziere e da lui ovviamente snobbati per non lasciar traccia di eventuali “creste” poi effettuate). Ma il colmo è giunto nel giorno del ritiro della Dea ormai pronta: giro di chiave e…motore muto!!!
[A:sob]Che sarà mai? Batteria, motorino? “Strano”, dico io, “tutto controllato e revisionato recentemente!”.
“Abbiamo noi un elettrauto di fiducia” mi fa il carrozziere “ok”, gli dico io, “ma fatemi sapere qual è il problema che casomai vi procuro io pezzi o quant’altro!”. Risultato? Due giorni dopo mi chiama la carrozzeria e mi fa ”tutto a posto, puoi passare a ritirare l’auto, era “solo” (!?) da cambiare la batteria e giusto da cambiare cavi e morsetti e modificare la staffa di ritenuta perché non abbiamo trovato la batteria giusta e abbiamo dovuto modificare ed invertire, son venuti 250 euro”. “Azz!” – penso – e mi accordo per il ritiro della beneamata. Qualche giorno dopo con carta “di formaggio” con scritti gli importi di circa 10 euro di cavi, 190 euro di batteria ed il resto manodopera interpello rivenditore di batterie ed elettrauto. Risultato? L’elettrauto è stato circa tre quarti d’ora per fare il tutto, il rivenditore di batterie mi conferma il prezzo di listino della batteria acquistata, salvo la detrazione dello sconto che lui concede A TUTTI, artigiani, privati, nonni, pinchi qualunque, per cui il costo effettivo della batteria si aggirava sui 100 euro….
Lascio a voi gli ulteriori commenti….