Non ricordo dove e non ricordo quando,ma su questo forum Andrea postò un testo che introduceva un concetto importante e cioè,più o meno,che la storicità di un'auto era data anche dalle modifiche subite nel corso,appunto, della sua storia (ovviamente entro certi limiti).
Io continuo,FIVA o non FIVA,a considerare pazzesco (e il buon senso come si vede è tutto relativo) che il propietario di un'auto al momento di comprare la sua ID/DS uova di pacca ha chiesto una modifica prendendo magari qualcosa da una versione superiore,abbia compiuto un atto sacrilego e che quindi la vettura in questione sia considerata "non originale" dalla fantomatica commssione.
Allora si distingua il concetto di "auto da museo" o "perfettamente conforme all'uscita dalla fabbrica (e non dunque dal concessionario)" esemplice "auto storica" di pari dignità.
Roberto, indipendentemente dalle considerazioni personali - ognuno è bene che si tenga le proprie, per carità - se viene deciso di istituire una commissione tecnica questa dovrà per forza seguire delle regole. Non potrà ovvero esaminare le vetture basandosi sulla buona fede del proprietario altrimenti è inutile farla. Detto questo, sperando che almeno fin qui tu sia d'accordo, le regole devono seguire un percorso e il percorso dovrà, per forza di cosa, essere quello stabilito dalla documentazione tecnica (tutta) dell'epoca in quanto unica base solida su cui si può appoggiare l'esaminatore. Se c'è stato in passato un caso di esplosione creativa di un proprietario o di un concessionario come fai a passarlo come "originale" senza creare un precedente a cui tutti gli altri paciugatori potranno poi attaccarsi ?
Tu trovi pazzesco quanto detto da Marini. Io trovo pazzesco, perdonami la franchezza, che di fronte all'idea di una commissione tecnica si pesino le questioni morali, i gusti dei proprietari, le eventuali follie creative dei concessionari e dei venditori e non le questioni tecniche. Troverei più giusta una posizione che ripudia la necessità di istituire una commissione tecnica ma un'idea di commissione tecnica che però debba tenere conto di tutti gli eventuali accrocchi, gusti, paciughi, personalizzazioni dell'epoca come se fossero originali mi pare davvero curiosa.
Concludo tornando ad un discorso affrontato tempo fa. L'esame tecnico sulla storicità di un veicolo dovrebbe avere come obiettivo la conservazione nel tempo delle vetture
il più possibile vicine a come le aveva intese la casa. Mi spiego meglio: fra 100 anni se uno vede una DS confort o una ID con gli interni in cuoio con una targa originale al 100% penserà che all'epoca il cuoio fosse disponibile per tutte le DS e penserà male perché non è vero. Ecco perché determinati dettagli sono ben più importanti di un cambio di colore nel rispetto degli abbinamenti previsti. Per il tramandare ai posteri - perdonami la frase pomposa - è meglio una vettura che ha cambiato colore rispettando gli abbinamenti anno/modello/interni piuttosto che un paciugo fatto in concessionaria su un cambio al volo di interni.