SIh, il ritardo è tutta colpa mia. Ma il Tempo è un mulino a vento contro il quale gli uomini s'accaniscono anzichè porvi sommo ossequio. In ogni situazione, in ogni caso, soprattutto se già dettato e inevitabile.
Intensissima giornata il giorno precedente. Venne sera che la radio non andava. Non potevamo, NOI, andare in giro senza. Tutta colpa di vecchie masse ed obsolete casse in corto da 20 anni. La soluzione finale si presentò alle 22 pomeridiane. Avevo sistemato in macchina quelle dello stereo Hi-fi con impianto quadrifonico tipo tamarr... Due Sony dietro, nere, insospettabilmente mimetizzate ma estremamente grandi, e due in legno davanti, al centro come il condizionatore, di legno impellicciato ed unite con fil di ferro verde.
Non è nel mio stile, ma una volta tanto può essere bello togliersi la quotidiana maschera ed indossare quella doppia che tutti teniamo in un cassetto. Assenti d'eccellenza quella sera: quelle maledette casse, rapite dai miei e tenute segregate in una borsa verde celophan, nella casa nuova di cui nemmeno ho le chiavi. Tardi tornavano, dopo i bagordi della notte, Lopra d'arte fu terminata alle tre di notte. Poi, partii per un giro di prova, perchè ho imparato, anche a spese altrui, che non si parte mai per una destinazione lontana senza aver rodato bene il vecchio mezzo e di fatti, alle quattro e mezza AM, l'auto si irrigidiva, il volante si induriva ma non s'allungava (scusate la battuta a sfondo erotico, ma devo assolutamente trovare una cosa su cui ridere in tutto questo piangere verdi lacrime, miste a rabbia e ad olio idraulico) ed infine la spia rossa, epilogo di una tragedia a poche ore dal raduno. Telefono a Marco Lodi dalla disperazione, poi, mi viene in mente che io sono capace...
Chiave da 12... Con un colpo da maestro, riempio d'olio, spurgo il congiuntore, arrivo quasi a casa, poi lo squalo affonda in un lago verde tipo il sommergibile SEA TIGER di Operazione Sottoveste. Ma quello almeno era partito...
Sono le cinque e mezza. Doccia, messaggi a valanga. Che dire a Pdokkio, a Ds84?
Voglio tentare invano come un esorcista di resuscitare il morto, di salvare il non salvabile, come il fato ha sotto i baffi decretato. Telefono alla figlia del meccanico se ha dell'olio da prestarmi e la pipa congiuntore, volo a prendere tutto. Sono le sette. Non trovo la pipa congiuntore (ce l'ho sotto il naso ma l'ho presa per il tubo di scarico sul barile LHM). Tutto inutile. Saprò solo il giorno dopo che non era neanche quella. Vani sono gli sforzi di un uomo contro il destino, crudele despota delle umane azioni. Avvilito torno a casa sul BMW a 160 all'ora col vento tra i capelli ancora bagnati dalla doccia e forse dal sudore. Chiedo a Marco se ha 4 posti liberi. Era tutto pronto, le mutande sull'antenna, i pannoloni per l'LHM che perdeva già da mesi dalla sfera. Il nobile petale su un ligneo piedistallo, ed un dulcis in fundo: la piccola porta d'accesso alla Cloaca Maxima, indispensabile strumento onnipresente nelle case dei bravi cristiani. Tutto inutile. La strada mai percorsa.
Da buon padrone di Macchina, Marco ci fa gli onori e si offre di ospitarci sul suo regale salotto errante. Un cilindro, un bocchino ben appuntito ed il reverente frac di Carlo Emilio Gadda, che nel suo Carme, premetteva di dimenticare scioperi e guerre, che fungono da Aristotelico fiume lete. E via verso l'avventura, la strada mai percorsa con la MIA ds si, ma non la SUA... Segno che la forza del destino non è contrastabile nè misericordiosa, e se non lo si può contrastare, a volte lo si può perlomeno ingannare. Incontro con Reversi, Caravaggio, DS84, Comp, Lanfranto, Serpiko, Scarabeo, Maverik, Admin, Rinox e quant'altri. "Come e con quale classe declamare al mondo la mia sconfitta" il titolo della lezione di ieri, anzi, dell'altro ieri. Ma che giornata poi. Perduti tra le dee, tra l'alcool e le donne nel solito turbine di passione che ci stordisce dall'orrida realtà di quanto è imprevedibile.
Ma che giornata, che giornata... sulle note delle cassettine del Cosmic e della baia che Marco, teneva tra i sedili. Come divertirsi senza cartine. In 6 su un'auto che va su e giu per le province fino ad approdare alla base e rivedere li, il corpo del reato, in compagnia degli amici giusti, gli unici, oltre alla sfiga, che non ti abbandomano mai, (neanche quando sei nella merd ) quelli che ti fanno pronunciare la formula catartica frase : "Machissenefrega!", la formula magica che risolve tutti i mali o quasi. Oggi dal meccanico volavano fuori tutti i santi. Era andata troppo liscia, troppo. Niente tubo, niente congiuntore. Limatura di ferro ovunque, bavature su steli/prolunghe sospensione, forse tagli al tubo in ferro adiacente allo sterzo, praticati da fascette malamente sistemate. Non solo contrastare, non lo si può neanche ingannare il fato.
Anche se incontinente ed imprevedibile, di parola come un marinaio od uno squalo, ingannevole e inaffidabile, mi piaci così. Buonanotte cara Ds, domani ci aspetta una giornata dura.