Mi intrometto nella solita bagarre, anche se, come ho già detto in altri topic, l'argomento gas si/gas no non mi esalta, perché ci sono ragioni da entrambe le parti ed ognuno resta condivisibilmente della propria idea.
Guardiamo però la realtà: é indubbio che nei paesi UE, ma soprattutto in Italia é in atto una caccia alle streghe verso i vecchi veicoli e spesso a prescindere da quanto effettivamente inquinino, ovvero per motivazioni commerciali.
Vero é che i veicoli non catalizzati emettono più CO, NOx, HC, particolato (specie se Diesel) dei corrispondenti catalizzati, ma é altrettanto vero che le emissioni di CO2 (di cui il legislatore sembra ultimamente occuparsi con maggior enfasi, perché reponsabili dell'effetto serra) sono proporzionali unicamente al consumo di carburante, direttamente correlato alla massa, alla cilindrata, alla potenza, agli attriti meccanici e aereodinamici ecc. e quindi non lasciarmi circolare con la 2CV e lasciarmi invece con bel SUV 5000cc nuovo NON E' SEMPRE ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE, che la finiscano certi politici ipocriti (non faccio nomi, sono lombardo), non sta in piedi.
Si aggiunge che già si parla (udite, udite!) di introdurre restrizioni di circolazione ai veicoli a gas, se non catalizzati, non ve l'aspettavate? Succederà...
Il giochetto mi sembra troppo evidente, dobbiamo comprare auto nuove e star zitti.
Nel 1972 mio padre attese la DLuxe tre mesi e arrivò celeste invece che beige (per fortuna!), ma c'era solo così, idem mio zio con la 128 a cui il concessionario disse che era in consegna solo bianca o rossa...il furgone 238 solo rosso.
Oggi il mercato trabocca di auto, non sanno più come fare a rifilartela: colore che vuoi, pelle o no, tassi, mutui, rottamazioni. Solo la UE produce dodici milioni di auto/anno e gli effetti della Cina non sono ancora arrivati.
Il bello é che fai la rottamazione...e l'auto stargata finisce su una bisarca e va in Slovenia, Romania ecc...là non inquina quando circola?
E non si inquina anche a produrle? Stiamo parlando di ECOBALLE, non di ecologia.
In tutto questo marasma, per quanto riguarda le autostoriche, io invece sarei per abbandonare la diatriba gas/benzina ecc. e per concentrarci invece a combattere perché questa categoria di veicoli possa "ragionevolmente" circolare con le esenzioni che merita e tagliando fuori i furbi (facile a dirsi, ma non a farsi, lo ammetto).
Se ci vuole la certificazione ad un registro storico per circolare ben venga, se c'é il sostegno concreto e tangibile della casa madre con il suo registro storico RICONOSCIUTO INEQUIVOCABILMENTE DALLA LEGGE AL PARI DI ASI E COSTRUTTORI NAZIONALI, ben venga.
Non dimentichiamoci però che la casa madre, prima di essere titolare e propugnatrice del registro storico di marca,...é un costruttore di auto nuove e come tale si regola.
Allora, io appassionato curo la mia auto storica e ci spendo soldi, tu costruttore di auto nuove hai interesse a valorizzare il patrimonio storico del tuo marchio (tanti costruttori europei stanno scoprendo questo formidabile plus, che i costruttori emergenti non hanno) e favorisci volentieri il registro di marca e i raduni...però ti dovresti impegnare a livello istituzionale per consentirmi di circolare ragionevolmente con il mio ferrovecchio, non solo quando vengo al raduno e ti fa piacere perché accanto al mio ferrovecchio, ci metti l'ultimo tuo prodotto e le bandierine con lo stemma e non c'é miglior lancio commerciale.
Do ut des, altrimenti la regola del prendere senza dare non funziona...