Francesco qui fai un bel po' di confusione.
Citi l'assessore Del Lungo come il mefistofele dietro ai blocchi delle eurozero, ma sai bene che questa cosa è nata in Regione Toscana prima che al Comune di Firenze e che Firenze come molti altri Comuni della Toscana ha poi sposato le tesi dei blocchi.
Non dici però due cose che invece hanno una grande importanza per inquadrare la vicenda in una prospettiva un po' più corretta: tutto nasce da una direttiva europea che da un lato pone limiti a determinati inquinanti (tra cui le famose polveri sottili) e dall'altro offre incentivi alle amministrazioni che si impegnano nella loro riduzione.
Questi fondi hanno fatto gola a tante amministrazioni e per metterci sopra le mani si sono fatte pochi scrupoli sui provvedimenti da adottare.
Mi spiego meglio: dovendo fare
qualcosa per ridurre l'inquinamento dell'aria, ci si trova rapidamente davanti alla scelta del male minore: tu mi dici che fermare le eurozero è un atto violento contro certi strati sociali che non possono permettersi di comprare l'auto nuova, d'altro canto vedo che le amministrazioni hanno posto una serie di deroghe (e non venirmi a dire che l'hanno fatto dopo le vostre riunioni: il testo della deroga che ci riguarda lo conoscevi già a Bocche di Magra ed era stato concordato con la Regione prime che col comune mesi prima!).
Tali deroghe si sposano ad altri provvedimenti come gli incentivi per l'installazione di metano e gpl (e qui si morde la coda di questo topic) che comunque riducono l'impatto sociale del provvedimento.
Le alternative "serie"? C'erano eccome: primo tagliare i mezzi pesanti a gasolio, secondo far girare l'interruttore di tutti i riscaldamenti a nafta ancora esistenti a Firenze e dintorni, terzo bloccare tutte quelle attività imprenditoriali che emettono polveri inquinanti.
Mi spiace Francesco, ma devo onestamente riconoscere che queste tre soluzioni (sicuramente più incisive sulle percentuali di PM10) avrebbero avuto certamente un impatto sociale maggiore rispetto alle eurozero. Ci pensi cosa possa significare per un nonno di ottant'anni sentirsi dire (a gennaio!!!) "adesso nonno stacca la caldaia o spendi ennemilaeuro per farti l'impiantino di riscaldamento nuovo a metano"? O anche "adesso signora impresa in crisi smetti di bruciar gasolio e mandi a casa cento persone perché mi alzi il PM10"?
Ragioniamo su, ci vuole poco.
Ma qui sto scivolando sul terreno della politica che nulla dovrebbe importare al Club IDéeSse o al RIASC: lo scopo delle nostre associazioni è TUTELARE GLI INTERESSI DEGLI ISCRITTI NEL RISPETTO DEI NOSTRI STATUTI.
E questo è stato fatto, Francesco, e nulla più poteva e doveva essere fatto senza andare contro al comma uno che ci dichiara associazione apolitica.
A me come IDéeSse -in tutta onestà- dell'Assessore Del Lungo mi frega una cippa.
Quanto al resto del tuo discorso, mi spiace che tu tiri in ballo Sergio Cerreti che in questa storia non c'entra più di Marco Vaccaro, me o Camillo: ha dato il suo voto e nulla più. E' persona più che integerrima e (come ben sai) non ha certo messo in campo nessuna delle sue amicizie personali in questa storia.
In Regione prima e in Comune poi ci sono sempre andato io solo e soletto, certo non nego che qualche amicizia sia stata spesa in questa impresa, ma non si tratta sicuramente delle cordelline che tu immagini: ho solo utilizzato per quanto possibile gli ottimi rapporti che legano Citroën con l'amministrazione fiorentina (ricorderai le edizioni del week end verde organizzate a Firenze), rapporti che ci hanno messo in una posizione di dialogo forse privilegiato.
Fatto è che io Del Lungo non l'ho mai visto ne conosciuto: con noi c'è stato un semplicissimo quanto breve rapporto via email dove il Comune proponeva l'uso dell'Art.60 del C.d.S. per identificare i veicoli da esentare e noi proponevamo la formula "iscritti negli appositi registri storici", tale soluzione (poi rispondo a Lanfranto e spiego meglio) permette di esentare dal blocco tutte le auto iscritte al RIASC, non le sole DS come qualcuno ha detto (poco) tempo fa.
Questo risultato io l'ho portato il tre dicembre 2004 a Bocche di Magra, tutto il resto è arrivato dopo.
Già che ci sono rispondo pubblicamente a tre messaggi privati identici (guarda il caso) che mi sono arrivati nella serata, così chiudo l'argomento: non tutti nel RIASC erano del medesimo avviso e molti anzi hanno creduto a chi (come anche Francesco) diceva "è un contentinto che vi danno per quest'anno -era il 2004...- poi dall'anno prossimo tutti fermi".
Quando ho chiuso l'accordo con la Regione Lombardia con lo stesso "giochino" del "purché iscritte negli appositi registri storici", sfruttando il "certificato d'iscrizione", documento allora stampato dall'IDéeSse Club e solo proposto alle altre sezioni, nel Registro s'è scatenato il putiferio. Situazione che solo adesso dopo anni di litigi anche molto violenti sta finalmente componendosi.
Forse ho agito in maniera impulsiva presentando un documento non ancora approvato da tutti (la versione "final" è stata definita un mese fa!) e me ne scuso con gli interessati, fatto è che davanti alla prospettiva di una lunga (e costosa!!! Mica abbiamo le risorse della pubblica amministrazione!) guerra legale col Comune di Firenze o con la Regione Lombardia ho preferito la via del dialogo e quando ho visto la possibilità di chiudere un accordo, ho usato gli strumenti che avevo in mano (il certificato appunto) che riunivano tutti quei dati che l'amministrazione chiedeva.
La risposta ai messaggi personali è: NO, non mi occupo più della questione blocchi sul traffico, sebbene il comitato dei Presidenti m'avesse dato mandato di curare questo aspetto dopo l'accordo stretto con la Regione Lombardia (fotocopia di quanto fatto a Firenze), il mio procedere sulla medesima via avrebbe portato a spaccature maggiori nel Registro.
L'IDéeSse Club ha lavorato 11 anni alla costruzione del RIASC prima di condividerne la gestione con le altre associazioni, personalmente ho lavorato molto al coinvolgimento della Casa Madre nell'associazione e non permetterò certo che rivalità personali distruggano questo bene comune che è il RIASC. Passo indietro e palla al centro.