Bene,bravo,bis !! Ecco che cominciano le rivendicazioni di anzianità del tipo "tu non sai chi sono io" o " ma dov'eri tu quando...".
Io so solo che per ora quando vado ai raduni Citroen non ci trovo,per fortuna,solo auto da 100.000 euro in su ed è questo,se non lo avevi capito,che mi agghiaccia. Se poi qualcuno vuole farsi la foto in uniforme non è certo questo che mi da fastidio,ci mancherebbe !
Tranquillo che se invece le cose dovessero evolversi malamente, tessere e certificati (che ho comunque consciamente,regolarmente,orgogliosamente e felicemente pagato) verrano stracciati quando deciderò che sarà opportuno farlo e non quando me lo dirai tu e soprattutto senza che ti debba chiedere il permesso.
Vedo inoltre che i toni cominciano ad alzarsi un pochettino,spiacente se non tutti vi seguono come agnellini ma se fai attività pubblica sono fastidi da mettere in conto.
Sul forum RIASC hai inotre specificato che le norme FIVA non discrimineranno alcun veicolo,nemmeno quello meno conforme all'originalità. Qui parli di commissioni serie e "spietate" e i conti non mi tornano.
Quindi ti richiedo anche inquesta sede di spiegare a noi (a me) poveri corti di mente che cavolo di funzione abbiano a questo punto lenorme FIVA,perchè sinceramente mi sfugge.
Nel frattempo,magari,fatti una camomilla perchè nessuno ti sta insultando come invece hai cominciato a fare tu.
Ma perché ti scaldi tanto? Il fatto che per te il RIASC sia una cosa relativamente nuova è un dato cronologico piuttosto pacifico, mica un offesa o una rivendicazione (de che poi?).
E' solo che l'aggettivo "agghiacciante" mi sembra adatto a ben altro genere d'immagine che non a quelle di quattro pirla che vanno in giro colle loro macchinette e che poi si scambiano coppe, coppette e trofei. Non ci vedo proprio nulla di "agghiacciante" in tutto questo e l'unico riferimento che trovo è quello relativo al valore delle auto fotografate, cosa di cui -con tutto il rispetto- me ne infischio un bel po'.
La sensazione che ho ricavato dalla lettura di quel che hai scritto è che tu (probabilmente in buona fede) ed altri (sicuramente in malafede) abbiate frainteso completamente il senso del discorso e che non abbiate letto con l'opportuna attenzione ciò che ho scritto addirittura in maiuscolo (che -ripetere giova- su un forum significa urlare).
Allora soddisfo l'ultima tua richiesta e spiego cosa intendo dire con commissione e criteri. Ti prego solo di non leggere tutto quello che scrivo come se in realtà intendessi dire cose diverse da quelle che leggi, non è così ed i preconcetti non aiutano a capirsi.
E' del tutto probabile che in un futuro nemmeno troppo lontano verranno approvate delle normative comunitarie precise che regoleranno la circolazione dei veicoli "inquinanti" (non statemi a dire che le nostre auto non inquinano, ho una mia opinione al riguardo ma ne la mia ne la vostra interessa granché a chi sta redigendo queste normative, mettiamocelo in testa pliz).
E' altrettanto leggittimo attendersi che queste normative conterranno delle deroghe e delle esenzioni per i veicoli d'interesse storico e che la definizione del termine "veicolo d'interesse storico" verrà mutuata (o almeno ispirata) da qualche regolamento esistente.
In Europa esistono varie lobby che operano all'interno del Parlamento di Bruxelles, il fenomeno è perfettamente noto e verrà persino regolamentato da un disegno di legge attualmente in approvazione.
Cosa sono le lobby? Sono gruppi di potere normalmente legati a grandi interessi economici e/o a personaggi molto potenti. In sostanza ci sono dei signori (i "lobbisti" appunto) che sono retribuiti regolarmente da questi gruppi di potere per influenzare leggi e normative tramite la loro opinione, spesso si tratta di consulenti regolarmente accreditati dal Parlamento e dalle sue Commissioni interne.
La F.I.V.A. è un'organizzazione potentissima che per altro opera fuori dal campo d'interesse dei gruppi automobilistici (fidatevi, come potete immaginare ho info di prima mano al riguardo) e per quanto ne so cerca di tutelare REALMENTE i propri iscritti e l'automobile storica in genere.
Per farlo ha scelto una linea di principio chiara che si ispira al buon senso e dice quindi che è meglio conservare un veicolo anziché consumarlo come un fiammifero. Anche qui, per favore, non discutiamo su cose che non ci riguardano: questo è quello che ha deciso la F.I.V.A., nessuno di noi (me compreso) è socio di quell'ente e discutere di certe scelte è come criticare tizio per il colore di casa sua: non ha senso.
La linea di principio della F.I.V.A. del resto rispecchia fedelmente gli scopi statutari di tutti i Club RIASC, ad esempio lo statuto IDéeSse (che risale al 1990) dice chiaramente: "curare l'immagine, la classificazione,
la conservazione ed il restauro delle vetture". L'idea è la stessa.
Io non ho mai detto che il RIASC dovrà sposare i principi costitutivi della FIVA ma che saremo costretti (come tutti) a fare i conti con i suoi criteri di classificazione quando questi saranno incorporati in una legge comunitaria. Mi pare parecchio diverso. Poi ho anche detto che la penso come la FIVA riguardo al modo migliore di conservare un veicolo, ma questa è una mia personalissima opinione.
Quindi cosa succederà? Succederà che nel momento in cui dovesse entrare in vigore una normativa che richieda un "bollino" in più sui nostri mezzi, il Registro sarà in grado di CERTIFICARE lo stato di conservazione/restauro dei mezzi stessi e che (questo si) lo farà con la massima serietà e precisione.
Ora attenzione, perché il malinteso è tutto qui: la commissione non dirà "tu circoli" e "tu no", semplicemente dirà "questa è un'auto originale/conservata/restaurata/paciugata/devastata" sulla base dei criteri della legge che verrà (e se vi dico che saranno quelli FIVA è perché lo so già) ma il giudizio non sarà ne un pubblico editto ne un calcio nel culo al proprietario. Il RIASC per come conosco le persone che compongono si limiterà a stampare un CERTIFICATO a norma delle future leggi e lo farà per TUTTE le auto sottoposte alla Commissione. A quello mi pare logico e corretto allegare una nota per il proprietario che contenga tutti quei consigli atti ad elevare la qualità del restauro del proprio veicolo per conseguire un punteggio migliore.
Aggiungo anche che al momento non si parla di poter circolare solo con certi punteggi, ma di rendere la "carta d'identità" obbligatoria per tutti i veicoli omologabili.
Quindi tutto tranquillo. No. Non tutto.
E' molto probabile che si verifichi una delle peggiori paure di Francesco Giovannelli: esiste una "zona d'ombra" dove si trovano tutte quelle eurozero che non hanno ancora raggiunto il venticinquesimo anno d'età e quindi non sono storiche secondo i criteri FIVA. Per quelle saranno cavoli amari ed è possibile che ne verrà limitato l'uso sino al venticinquesimo compleanno.
Per quelle non vedo soluzioni diverse dal gas (sia metano, gpl o "biogas" di mucca), ma questa è veramente un'altra storia.
Ringraziandovi per aver letto tutte queste pagine, resto disponibile a darvi ogni altro chiarimento che venga richiesto civilmente e senza giocare sui doppi sensi.