I criteri di omologazione della F.I.V.A.

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Offline renato

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #60 il: Maggio 26, 2008, 12:47:05 pm »
ti porto un esempio.

la mia dspecial era registrata riasc con il numero 17.

alla registrazione era una macchina di uso quasi giornaliero, piuttosto in ordine ed assolutamente originale e non pastrocchiata. dopo una sosta di anni tre dovuta  a problemi miei personali è andata venduta per 1600 euro compresa una cassonata di ricambi.

dopo tre mesi passava su ebay a 5000 e rotti appena riverniciata e senza ricambi.

aldilà della speculazione, cosa che non mi riguarda, era anche stata modificata quindi non piu rispondente alle caratteristiche che aveva alla registrazione riasc. e non credo che il nuovo proprietario si sia preoccupato di comunicarlo ad una eventuale assicurazione.

ecco cosa vuol dire certificare, anzichè registrare e basta.

io la vedo come una garanzia. te come un freno.

l'importante e non essere obbligati a nulla. a fare scelte si, ma questo è un'altro discorso.

ciao

ps, va da se che dopo tre anni di abbandono completo lo stato rifletteva la cifra da me richiesta...... un sommario maquillage da parte dell'acquirente e via così.....


Per te il certificatoe'piu' grosso!!dato la tua stazza... [(robot)]
skerzo ciaooo [:hello]
RENE' COTTON

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Offline Martini

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #61 il: Maggio 26, 2008, 12:53:40 pm »
Ecco, appunto.
Onestamente, nella mia sconfinata ingenuità, inizio a chiedermi quali siano le motivazioni di tutte queste proteste e barricate. Davvero non ci arrivo.
Il forte accanimento rimane naturalmente un'opinione diversa dalla mia che merita rispetto almeno quanto la mia e forse anche di più però quello che mi incuriosisce e mi manca è il "motivo del".




A me manca anche un po' di punteggiatura per capire quel che dici.  ;D

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #62 il: Maggio 26, 2008, 02:03:01 pm »
Ecco, appunto.
Onestamente, nella mia sconfinata ingenuità, inizio a chiedermi quali siano le motivazioni di tutte queste proteste e barricate. Davvero non ci arrivo.
Il forte accanimento rimane naturalmente un'opinione diversa dalla mia che merita rispetto almeno quanto la mia e forse anche di più però, quello che mi incuriosisce e mi manca, è il "motivo del".
Oh signur,Gianluca...ci stiamo "scannando" da giorni e non hai ancora compreso quali siano i miei timori e le mie remore ? Riassumo in due parole, sperando servano almeno a ridarvi un'idea in proposito (anche se basterebbe rilegersi qualche post arretrato):

1- Come ho evidenziato modificando un passaggio del testo FIVA,al momento non è chiaro come si voglia intendere l'utilizzo del mezzo storico,se "libero" o vincolato a tot KM o solo per raduni  o etc.etc.  E non dite che invece è chiaro perchè lo stesso Maurizio si muove per ipotesi.

2- Non è chiaro a cosa servano i punteggi delle commissioni,oltrechè per gratificazione personale e/o del mezzo,lasciando aperte ipotesi di declassamento del veicolo e/o di eventuali mancati riconoscimenti di storicità dello stesso. E non dite che invece è chiaro perchè lo stesso Maurizio si muove per ipotesi.

3- Anche i sassi sanno che quando qualcuno deve decidere per gli altri, si creano giochi di potere,amicizie,eccezioni e amici degli amici (siamo pur sempre italiani,no ?). Altrimenti perchè moltissimi fra noi hanno evitato l'iscrizione ASI (la logica è sempre quella).

4- L'innalzamento dai 20 ai 25 rischia di portare ad una perdita di molti esemplari ventennali.

5- Concludendo,il timore è che diventi sempre più difficile circolare liberamente con i propri mezzi storici e che diventi sempre più difficile accedere alle agevolazioni per le auto storiche. Può bastare ?
 
« Ultima modifica: Maggio 26, 2008, 02:05:15 pm da Robyazz »

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #63 il: Maggio 26, 2008, 02:38:48 pm »
Per te il certificatoe'piu' grosso!!dato la tua stazza... [(robot)]
skerzo ciaooo [:hello]
lo voglio in a3 il certificato,io....... o magari formato poster.
basta che il, prezzo non vada a peso....... >:D

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Offline Gianluca

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #64 il: Maggio 26, 2008, 02:49:22 pm »
Oh signur,Gianluca...ci stiamo "scannando" da giorni e non hai ancora compreso quali siano i miei timori e le mie remore ? Riassumo in due parole, sperando servano almeno a ridarvi un'idea in proposito (anche se basterebbe rilegersi qualche post arretrato):

1- Come ho evidenziato modificando un passaggio del testo FIVA,al momento non è chiaro come si voglia intendere l'utilizzo del mezzo storico,se "libero" o vincolato a tot KM o solo per raduni  o etc.etc.  E non dite che invece è chiaro perchè lo stesso Maurizio si muove per ipotesi.

2- Non è chiaro a cosa servano i punteggi delle commissioni,oltrechè per gratificazione personale e/o del mezzo,lasciando aperte ipotesi di declassamento del veicolo e/o di eventuali mancati riconoscimenti di storicità dello stesso. E non dite che invece è chiaro perchè lo stesso Maurizio si muove per ipotesi.

3- Anche i sassi sanno che quando qualcuno deve decidere per gli altri, si creano giochi di potere,amicizie,eccezioni e amici degli amici (siamo pur sempre italiani,no ?). Altrimenti perchè moltissimi fra noi hanno evitato l'iscrizione ASI (la logica è sempre quella).

4- L'innalzamento dai 20 ai 25 rischia di portare ad una perdita di molti esemplari ventennali.

5- Concludendo,il timore è che diventi sempre più difficile circolare liberamente con i propri mezzi storici e che diventi sempre più difficile accedere alle agevolazioni per le auto storiche. Può bastare ?
 


Robertino io i post li ho letti tutti solo mi pare che non vi siano al momento tutti questi motivi per crocifiggere qualcuno oppure santificare qualcun altro. Per discuterne magari si, ma per gridare "morte al traditore" mi pare un po' presto. Bada bene il mio non vuole essere un messaggio teso a chiudere la questione, tutt'altro. Sono un chiacchierone nato e fosse per me le questioni potrebbero andare avanti anche per anni. Vorrei semplicemente provare a instillare nel tuo pensiero un briciolo di ottimismo.

Punto 1. E' una questione puramente formale. Nessuna convenzione di veicoli storici sulla carta sancirà che puoi usare il tuo veicolo storico per fare 100.000 km l'anno, ma è solo forma. Poi uno evidentemente fa come vuole, nessuno ti viene a piombare il conta km.

Punto 2. Non è chiaro, appunto. Siccome non è chiaro perché pensare per forza che per circolare si debbano avere automobili perfettamente in regola al 100% ? E' chiaro che il desiderio di tutti noi è che si riesca a far circolare il maggior numero di vetture ma fintanto che non c'è il famoso scritto nella pietra preferisco pensare che la mia auto (per mia non intendo la mia-"mia", ma l'auto di chi pensa dunque l'auto di ognuno di noi)  siccome è curata e coccolata al meglio delle possibilità ne sarà degna.

Punto 3. Non capisco bene cosa tu intendi: provo a risponderti sperando di aver capito bene. Nel giro delle lobby a cui ti riferisci tre o quattrocento proprietari di CX, GS, DS e BX potranno fare ben poco se non organizzati in un movimento ben più cospicuo e ben più ammanicato. Molti di noi hanno scelto di non sposare l'ASI perché si sono rifiutati di dare credito ad una struttura che evidentemente non ritenevano compatibile con il loro pensiero e hanno preferito dar credito a una struttura specifica per Citroen. Almeno io credo sia così.

Punto 4. E' vero. Chi ha un veicolo ventennale ha due strade: usarlo sperando di non incappare nei controlli oppure, per chi ha la possibilità, usare gli escamotage che la legge -quando sarà chiara- proporra per queste categorie. Tutto sta anche all'amore e alla passione dei suoi proprietari.

Punto 5. Io credo invece che con una normativa chiara e seria si possa avere più facilitazioni e molta più "certezza del diritto" per gli autoveicoli storici. Rimane sempre il punto principale: la mia (nel senso di quella di tutti noi) sarà storica ? Aspettiamo ulteriori sviluppo e poi ne riparliamo. Va da se che - opinione personale, bada bene - una campagna di protesta fatta da un manipolo di persone disorganizzate, anche se ispirate dai principi più nobili, ha ben poco da sperare nei confronti di cambiamenti storici come quello che stiamo vivendo in questi anni (e che vivremo negli anni futuri).

Io in questo momento ho deciso di dare fiducia al RIASC come semplice iscritto, non come dirigente. Ho espresso anche io in passato i miei timori e le mie lamentele su cose, fatti e persone del RIASC ma adesso voglio dar fiducia. Se il RIASC mi deluderà vorrà dire che andrò all'ASI e iscriverò la vettura all'ASI e amen. L'importante è che ci sia una legge che, in qualche modo, tuteli le auto storiche.

« Ultima modifica: Maggio 26, 2008, 03:16:09 pm da Gianluca »
Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Gianluca

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #65 il: Maggio 26, 2008, 02:51:02 pm »
A me manca anche un po' di punteggiatura per capire quel che dici.  ;D

Eh lo so...si scrive di fretta quando si lavora...guarda che ti scateno la Ilaria eh ?  ;D
Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Andrea

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #66 il: Maggio 26, 2008, 02:51:15 pm »
4- L'innalzamento dai 20 ai 25 rischia di portare ad una perdita di molti esemplari ventennali.

No, gli appassionati di quell'auto, se la amano veramente, la conservano anche se devono attenderne 30 di anni. Così è stato per esempio a suo tempo per la DS ...

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #67 il: Maggio 26, 2008, 03:12:10 pm »
No, gli appassionati di quell'auto, se la amano veramente, la conservano anche se devono attenderne 30 di anni. Così è stato per esempio a suo tempo per la DS ...
Aiò (come si dice in Sardegna) Andrea,vuoi mettere quante DS sono state impietosamente rottamate negli anni '80/'90 ??!! Non tutte le storiche sono in mano a "chi le ama veramente" e sappiamo benissimo che di fronte a rotture di marrons assortite qualcuno preferisce pressarle e beccarsi gli incentivi.

Tornando alle repliche di Gianluca,ho infatti proposto sull'altro Forum a Marini una tregua fino a notizie certe,sperando che nella decisone dei passi futuri da intraprendere si tenga conto delle opinioni dubbiose e timorose espresse in queste sedi,al fine di salvaguardare il più possibile il maggior numero possibile di vetture e con esse dei relativi appassionati propietari.

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Offline Andrea

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #68 il: Maggio 26, 2008, 03:36:21 pm »
Aiò (come si dice in Sardegna) Andrea,vuoi mettere quante DS sono state impietosamente rottamate negli anni '80/'90 ??!! Non tutte le storiche sono in mano a "chi le ama veramente" e sappiamo benissimo che di fronte a rotture di marrons assortite qualcuno preferisce pressarle e beccarsi gli incentivi.

Ne sono consapevole è un passo che attraversano tutte le auto vecchie prima di diventare d'epoca, io lo considero inevitabile [Questa comunque è una mia considerazione strettamente personale lontana da qualsivoglia polemica].

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #69 il: Maggio 26, 2008, 05:14:26 pm »
Appunto,ma il passaggio dai 20 ai 25 non è che aiuti a salvarne di più... [:fiu]

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #70 il: Maggio 26, 2008, 06:11:36 pm »
anche i dinosauri si sono estinti...... è la vita.

a scanso di equivoci sto per acquistare una xantia del 94...... quindi rientro in pieno nella categoria di cui ti stai a ragione, ma forse eccessivamente, preoccupando. se e quando sarà il momento andrò di gpl per poi toglierlo e ripristinare l'originalità della vettura al momento della sua possibile sua storicizzazione.( oh niente di personale sul togliere il gpl eh  >:D)

i costi? sicuramente molto piu bassi che acquistare una utilitaria euro 4 nuova e rottamare la vecchia auto.

la vecchia auto è una filosofia di vita, non solamente un insieme di regole e tutele.

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Offline Gianluca

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #71 il: Maggio 26, 2008, 06:43:11 pm »
anche i dinosauri si sono estinti...... è la vita.

a scanso di equivoci sto per acquistare una xantia del 94...... quindi rientro in pieno nella categoria di cui ti stai a ragione, ma forse eccessivamente, preoccupando. se e quando sarà il momento andrò di gpl per poi toglierlo e ripristinare l'originalità della vettura al momento della sua possibile sua storicizzazione.( oh niente di personale sul togliere il gpl eh  >:D)

i costi? sicuramente molto piu bassi che acquistare una utilitaria euro 4 nuova e rottamare la vecchia auto.

la vecchia auto è una filosofia di vita, non solamente un insieme di regole e tutele.

 [:clap]
Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #72 il: Maggio 26, 2008, 11:18:30 pm »
anche i dinosauri si sono estinti...... è la vita.

Io vorrei anche cercare di stare tranquillo e sereno,però quando leggo certe cosette,anche se magari scritte in buona fede,mi girano...poco da fare.
Allora evitiamo di scrivere negli statuti dei club che uno degli scopi è quello di salvaguardare,conservare e tutelare gli esemplari,appoggiamo le campagne di rottamazione,schieriamoci con Formigoni per i blocchi delle euro 0 (ormai degne di estinzione) e invitiamo chi avesse scassoni da restaurare dal desistere e dedicarsi ad altro.
Spero che Gianluca non applaudisse questa frase ma l'ultima... [(occhioni)]

Per il GPL...ma non avevate detto che era una modifica irrimedabile  [???] [:D]

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Offline hal9000

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Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #73 il: Maggio 27, 2008, 08:21:12 am »
Per il GPL...ma non avevate detto che era una modifica irrimedabile  [???] [:D]

ma chi e' che ha detto 'sta  str#@!*~*ta ?

che io sappia non c'e' nulla di irrimediabile nel montaggio di un impianto gpl., a meno che non hai un IE e ci monti un impianto moderno ad iniezione di GPL (ammesso pero' che ne esista uno compatibile con l'IE della DS) e comunque anche in quel caso l'unica roba che ne esce danneggiata e' il collettore di aspirazione

Re: I criteri di omologazione della F.I.V.A.
« Risposta #74 il: Maggio 27, 2008, 09:03:14 am »


Per il GPL...ma non avevate detto che era una modifica irrimedabile  [???] [:D]
[/quote]
non credo proprio nessuno lo abbia mai detto, c'è da ripristinare quanto viene bucato, quello si, e questo comporta del lavoro.

inoltre una cosa è salvare dalla rottamazione un'auto perchè ha solo 15 anni, una cosa è gplizzarne una di trenta che gia storica è......

sempre opinione personale eh.

carino il mondo con 1mil5mila e rotti ds ancora in circolazione, piu naturalmente i milioni di fiot, di pigeot, di rinault, il tutto slalomando in mezzo a tirannosurus rex e schivando le cagate volanti dei ptereodaptili..... (altro che quelle degli storni quando parcheggi sotto un alberello invaso ) ( anche se la ds in fondo un po rettilone sembra....)[:D]