RIASC o ASI (per forza)?

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Offline serpiko

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #45 il: Ottobre 19, 2008, 06:22:17 pm »
Dico umilmente la mia, legando il commento non a un modello specifico ma a un concetto.
Anzi, prenderò proprio ad esempio un altro modello della Casa e i veicoli di esso che ho posseduto.

Qualcuno sa che sono lieto e affezionatissimo proprietario di una CX Super del '77.
La comprai a fine 2003, quindi auto di 26 anni con bollo e trapasso teoricamente pieni. All'epoca non ero iscritto ad alcun club, quindi valutai un po' sulla base della convenienza; la mia scelta fu di associarmi a un club generico federato ASI e di produrre alla mia CX un certificato di storicità. Grazie allo stesso, ai 90 € d'iscrizione ASI, ai cento € di "tangente" versati per il certificato e alle leggi in vigore nella mia regione, potei risparmiare un po' di soldi sia di bollo che di trapasso. A conti fatti, garantisco, non più di tanti. Ma andiamo avanti.
La quota d'iscrizione era più alta dei club Citroen, inoltre non mi si filava nessuno. Solita roba arcinota: pezzi da 90 dei riccazzi annoiati e a seguire Fiat, Lancia, Mercedes etc.etc. Citroen era la solita robaccia rugginosa d'oltralpe. Non solo: non vidi una dico una Citroen certificata o placcata ASI che, pur con la mia breve esperienza, mi sarei sentito di dire originale.
Così decisi di non rinnovare.

Dopo un anno sabbatico, feci la doppia iscrizione ai club Riasc cui sono ancora legato; censii le mie vetture e cominciai a studiarmi leggine e leggione locali. Venni così a scoprire che, le leggi che già c'erano mi avrebbero consentito di ottenere i medesimi vantaggi. Vedendo come si era organizzati a quel tempo, la prima reazione fu: "Possibile che non ci abbia ancora pensato nessuno?". Ma era proprio così, e ritenni allora che avrei potuto pensarci io.
Ecco che, solo grazie a un minimo d'insistenza con la pubblica amministrazione, ottenni una lettera interpretativa a comprovazione di quanto avevo scoperto. Ossia che il Riasc aveva la forza e tutte le caratteristiche per poter essere paragonato ad Asi e altri registri di marca. Con due non trascurabili vantaggi: il primo relativo ai costi, decisamente inferiori; il secondo relativo alla passione di marca, che m'avrebbe aperto ambienti dove non sentirmi un emarginato dello storicismo e un bagaglio d'esperienza cui poter attingere in caso di necessità.
Risultato: due anni fa ho acquistato una CX Pallas del 1983 che non conosce nè bollo nè trapasso pieno, pur senza avere alcun rapporto con l'ASI. E' esclusivamente censita Riasc, e tanto le fà.

In conclusione, la mia opinione è contraria alla federazione all'ASI.
Sia per precipua incompetenza di quell'ente sulle nostre vetture, che per le ampiamente dimostrate possibilità di poter fare tutto da soli.
Chiaro, è la via più facile per raggiungere un certo scopo ma si tratta anche di un pericolosissimo compromesso, come lo è sempre ufficializzare coi fatti l'accettazione di uno status quo sbagliato e ingiusto. Esagerando, sebbene col massimo rispetto, mi ricorda l'atteggiamento di chi ha in capo la richiesta di un pizzo e sceglie di pagarlo silenziosamente.

Ora, sappiamo che non vi sono dipendenti del Riasc: gente pagata per dedicarsi a questo tutti i giorni come avviene all'ASI, noi non ne abbiamo. Chiaro quindi che se uno volesse una soluzione pronta, essa spesso non c'è e va studiata caso per caso, luogo per luogo.
Quel che dico è: il Riasc non è un ente astratto, il Riasc siamo tutti noi messi assieme. E siamo anche piuttosto tanti e ben organizzati, sia in sè che in seno al motorismo storico italiano. Perchè non perdere un minuto, magari una telefonata e qualche riga di mail per la causa comune? Non si può pretendere che tutti arrivino ai medesimi buoni risultati ma cominciamo, poi si vedrà. Un buon precedente c'è, affianchiamogliene un altro prima di darci per perduti. Un topic sul forum in meno, una lettera alle pubbliche amministrazioni in più e secondo me si arriva a tutto.
Almeno provarci, diamine.

Se poi non si arrivasse in nessun luogo, capirei l'idea dell'ASI come unica possibile soluzione.
Ma solo dopo aver percorse fino in fondo le strade alla nostra portata.



Concludo dicendo che, comunque sia, la federazione si porterebbe in dote vantaggi e svantaggi: tra questi ultimi, si sottovalutano ampiamente l'incidenza dei costi d'iscrizione e si sopravvalutano i risparmi che potrebbero derivare da essa.
Un Riasc federato ASI secondo me perderebbe tanti soci. Ma veramente tanti, a partire da me. Al limite -e solo se indispensabile- valuterei la possibilità di federare i singoli club legati a modelli che ne hanno ancora bisogno.

 [:hello]
« Ultima modifica: Ottobre 19, 2008, 06:28:31 pm da serpiko »

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #46 il: Ottobre 19, 2008, 06:42:11 pm »
ciao serpiko,

posto per tutto quello che hai scritto, pensa alcuni mesi dopo l'acquisto della mia bambolina, quando pensavo che il momento di iniziare a spostarla
dal mecca al carrozza ecc, si avvicinava contattai alcuni club per l'iscrizione e quindi per la stipula del contratto assicurativo, ovviamente federati asi, sai cosa mi rispondevano: che per l'iscrizione avrei dovuto essere presentato da almeno due iscritti............

Già odiavo l'ASI ma da quel momento.............
Il problema principale non è la tassa di circolazione o l'assicurazione come ho scritto sopra il problema è che nelle grandi città, sei non fai parte della casta per otto nove mesi non circoli proprio.

adolfo
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Offline serpiko

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #47 il: Ottobre 19, 2008, 07:54:53 pm »
Ciao Ado.
E' vero in genere ma vi sono alcune eccezioni degne di nota: vedi Torino, dove le Asi e le Riasc (visto che lì sono equivalenti) sono esenti dai blocchi. E se non è grande Torino...

Sono certo che, se s'è potuto fare lì, si può fare anche altrove.
O quantomeno ci si può provare.

 [:hello]

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Offline ado

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #48 il: Ottobre 19, 2008, 09:03:43 pm »
ciao serpiko,

certo che se si è fatto a torino, sicuramentev si potrebbe fare a palemmmmmmmmmmmmmo, basterebbe avere un "SINDACO" con la testa al posto giusto............. ma il nostro è tutto quella testa..............

Se non ti chiedo troppo mi mandi la deliberazione relativa alle limitazioni del traffico?

a prescindere ti ringrazio di cuore.

ciao a presto
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Offline serpiko

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #49 il: Ottobre 19, 2008, 10:05:13 pm »
E' a disposizione sul sito del comune, non so bene dove. 
Alla voce esenzioni, si parla proprio di ASI, FMI, Registro storico Lancia e Alfaromeo, altri registri storici di Case aventi almeno una sede in Italia.
L'ultima voce siamo noi!  [:color]
[:hello]

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Offline ado

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #50 il: Ottobre 19, 2008, 10:40:22 pm »
grazie,
domani faccio una ricerca: sto mettendo insieme un dossier da sottoporre all'Amministrazione, almeno spero, per me è una tragedia vado in astinenza, in quanto la uso quasi tutti i giorni, non riesco proprio a farne a meno................

ciao e ancora grazie  [:clap] [:clap] [:clap]
ado
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Offline cristiano

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #51 il: Ottobre 20, 2008, 09:32:51 am »
Mi siano consentite due osservazioni:

1) sembra proprio che per la maggior parte degli intervenuti, il problema sia il bollo auto (tassa di circolazione, o possesso, a seconda dei casi); posso capire che in tante regioni le auto tra i venti e i tren'anni pagano la tassa di possesso piena e questo non é piacevole, tuttavia mi sembra di aver sufficientemente sottolineato che oggi il problema sono le norme antinquinamento e relativa circolabilità (e non solo per le DS ultratrentennali, ma anche per tutte le altre vetture contemplate nel RIASC...);

2) apprezzo e condivido i richiami ideologici alla filosofia Riasc/clubs collegati ed al suo operato portato avanti da tenaci volontari (ai quali vanno, come al solito, i miei complimenti di iscritto); tuttavia il problema delle norme antinquinamento e relativa circolabilità per le storiche, appare molto pratico e (a parte pochi, ma davvero pochi casi di comuni illuminati), l'indirizzo delle regioni e dei comuni  italiani ("sviste" nella stesura delle delibere a parte...) appare inquivocabilmente quello di discriminare i registri storici a favore di ASI,FMI,Fiat,Lancia,Alfa, oggi nei decreti e delibere sui BLOCCHI INVERNALI E LOCALI DEL TRAFFICO INQUINANTE, ma probabilmente in futuro sui BLOCCHI TOTALI E REGIONALI DEL TRAFFICO INQUINANTE; in tal caso mi sembra chiaro perché ho usato il maiuscolo...
« Ultima modifica: Ottobre 20, 2008, 09:38:53 am da cristiano »
Citroen DLuxe 1972
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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #52 il: Ottobre 20, 2008, 10:56:27 am »
Dunque,sembra che il famigerato articolo 60 sia stato inserito nella normativa definitiva della Regione Lombardia per le norme di circolazione,vanificando così l'iscrizione delle nostre vetture al RIASC per una libera circolazione così come avverrà invece per chi le ha iscritte ai maledetti registri ASI,Lancia,FIAT e l'accidenti che gli possano.
Ora,possibilmente senza suscitare l'ingiustificata ilarità di chi di dovere,sarebbe possibile avere FINALMENTE un chiarimento DEFINITIVO su questa annosa questione,evitando di parlare di "sviste","malintessi" o annessi e connessi ?
Credo che gli iscritti abbiano tutto il diritto di ricevere rassicurazioni o,perchè no,anche cattive notizie purchè chiare.
Grazie.

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Offline Martini

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #53 il: Ottobre 20, 2008, 11:51:41 am »
Di dovere non c'è nessuno Roby, il fatto che qualcuno si sia mosso cercando di fare il meglio per gli iscritti non vuol dire che quel qualcuno doveva e siccome per tutti questo resta giustamente un gioco e un passatempo, togli via quel dovere dai tuoi messaggi. Grazie.

Ciò premesso, non ci sono novità di alcun genere rispetto a quanto già comunicato a tutti i club: la normativa regionale (ovvero la LEGGE REGIONALE) non fa alcun riferimento all'articolo 60 che è rimasto per mancato aggiornamento (il testo risale al 2004) nella delibera attuativa.
La Regione non ha alcuna intenzione di riconvocare il consiglio per una rettifica e con tutta probabilità non riporterà il riferimento sulla delibera 2009 che dovrebbe arrivare entro dicembre.

Nel frattempo l'ufficio legale che ho interpellato per un parere (in totale accordo col direttore del registro) ha detto che difficilmente una certificazione RIASC verrà rifiutata dalle autorità preposte al controllo, sconsigliando tuttavia l'eventuale multato da intraprendere un ricorso perché la delibera così com'è messa -pur in contrasto con la legge regionale- è fin troppo chiara e senza un ulteriore ricorso a livelli superiori di giudizio, il respingimento del ricorso è pressoché sicuro.

Spero che tutto sia abbastanza chiaro.

Maurizio

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Offline lucano

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #54 il: Ottobre 20, 2008, 11:57:51 am »
QUINDI TUTTI FUORI CON LE AUTO A FARCI MULTARE, A PERDERE UNA GIORNATA E TEMPO PER FARE I RICORSI..... ALLORA IN BARBA ALLA CITROENITA' (permettetemi il temine) MI ISCRIVER0 ALL' ASI PERCHE' SE PROPRIO DEVO SPENDERE SOLDI PER GODERMI LA DEA LI SPENDO A COMPRARE SFERE ECC ECC .....  [:hello]
« Ultima modifica: Ottobre 20, 2008, 12:01:38 pm da lucano »
Meglio una D-LUXE oggi che niente domani!!!

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Offline Martini

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #55 il: Ottobre 20, 2008, 12:14:14 pm »
Citazione
QUINDI TUTTI FUORI CON LE AUTO A FARCI MULTARE, A PERDERE UNA GIORNATA E TEMPO PER FARE I RICORSI..... ALLORA IN BARBA ALLA CITROENITA' (permettetemi il temine) MI ISCRIVER0 ALL' ASI PERCHE' SE PROPRIO DEVO SPENDERE SOLDI PER GODERMI LA DEA LI SPENDO A COMPRARE SFERE ECC ECC ..... 

Quel che si dice un'idealista.  ;D

Indipendentemente dal club che sceglierai, per favore, non urlare.

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #56 il: Ottobre 20, 2008, 12:27:47 pm »
Tutto quello che è stato detto qui, è stato fritto e rifritto su questo forum.
Ma evidentemente va ripetuto ogni 3 mesi perchè alla gente non piace leggere i topic vecchi. Ne prendo atto.

Prendo atto anche che quando qualcuno viene qui a parlare dell'ASI/NON ASI, non lo fa con lo spirito di uno che si informa, poi ci ragiona e fa le sue scelte "in privato", ma con la scusa di informarsi in realtà ha già pronto l'atto di accusa verso la filosofia che non condivide e ci minaccia la sua iscrizione all'ASI come se per il RIASC fosse una perdita inestimabile.

Ripeto due concetti:
1) È un hobby, non una questione di vita o di morte. E siccome noi lo vogliamo tenere sul piano dell'hobby e del divertimento (non ci interessa l'aspetto lucrativo tanto caro ad altri enti) a me non interessa perdermi in discussioni da mal di fegato.

2) La filosofia del gruppo di amici che cerca di far numero e contare qualcosa, può interessarti oppure no. Se non ti senti parte del discorso, liberissimo di iscriverti dove ti pare. Questa non è una chiesa che come obiettivo ha il proselitismo. Certo più siamo e più contiamo.

3) Ho finito buona giornata a tutti e non urlate troppo  [:hello]

Admin

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Offline lucano

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #57 il: Ottobre 20, 2008, 12:40:06 pm »
 [???] PER MOTIVI DI LAVORO ops..... ho il maiusc attivo... visto che scrivo mentre lavoro mi dispiace se avvolte lo dimentico attivo, ne deriva che se uno crede che nel caso ci siano le motivazioni allora il maiusc = urlare altrimenti si sorvola vabbe voi siete gli amministratori, e non aggiungo più niente.....
sui vecchi topic il discorso rimane sempre appeso, tra le mie righe spero si legga che mi dispiace iscrivermi all'ASi visto che non ho una fiat 124..
,per fare l'assicurazione mi isono iscritto ad un club sconosciuto che mi ha chiesto soli 20€, e se per l'assicurazine va bene tutto, mi dispiace che non lo sia per le leggi sul traffico....  >:( ....Detto questo buona giornata a tutti.....

 [:inch] e mi scuso per aver urlato..... CIAO. ;D
Meglio una D-LUXE oggi che niente domani!!!

Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #58 il: Ottobre 20, 2008, 12:59:00 pm »
Di dovere non c'è nessuno Roby, il fatto che qualcuno si sia mosso cercando di fare il meglio per gli iscritti non vuol dire che quel qualcuno doveva e siccome per tutti questo resta giustamente un gioco e un passatempo, togli via quel dovere dai tuoi messaggi. Grazie.
Maurizio

Eh no,che cavolo !!! Se si è messa in piedi una federazione di club per acquisire una certa visibilità,raggio di azione e credibilità,spiacente ma io quel "chi di dovere" non mi sogno nemmeno per sbaglio di toglerlo o di non considerarlo.
Sono iscritto a un club,pago per questo e il club ha il DOVERE di tutelare me e tutti gli altri iscritti. Se poi vogliamo sempre raccontarci le favolette che nessuno è obbligato a fare nulla,che si è volontari,che tutto quel che arriva è grazia ricevuta e che non ci si deve mai aspettare nulla,continuiamo pure così, ma non lamentiamoci se poi la gente non si iscrive più.

Detto ciò,e correggimi se sbaglio,il dgr di luglio (quello che categorizza tali registri e taglia fuori il Riasc, citando l'art.60 comma 4 del codice della strada) é un decreto della giunta regionale e quindi é di tipo esecutivo, ovvero sarà preso a riferimento da chi deve far applicare la legge e multare. Questo ti torna o continuo a sbagliarmi io ? Se così fosse rassicurami(ci) e ti prego di perdonare le continue sollecitazioni,ma la realtà è che non si capisce una mazza di niente.

Vi ricordo che ho tre auto iscritte RIASC,federazione che ho sempre appoggiato senza riserve,ma ciò non vuol dire che io mi debba astenere dal chiedere chiarimenti che si rendano necessari per il godimento delle mie tre carrette o che questo debba necessariamente essere sempre inteso come un fastidio o una provocazione.

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Offline MarioCX

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #59 il: Ottobre 20, 2008, 01:07:50 pm »
Prendo atto anche che quando qualcuno viene qui a parlare dell'ASI/NON ASI, non lo fa con lo spirito di uno che si informa, poi ci ragiona e fa le sue scelte "in privato", ma con la scusa di informarsi in realtà ha già pronto l'atto di accusa verso la filosofia che non condivide e ci minaccia la sua iscrizione all'ASI come se per il RIASC fosse una perdita inestimabile.

Io non minaccio niente.
Sono "costretto" all'iscrizione ASI se non voglio pagare il bollo alla CX; in Liguria funziona così.
Non è che mi sono innamorato del "club ruote d'epoca val bormida".
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)