RIASC o ASI (per forza)?

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Offline Martini

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #60 il: Ottobre 20, 2008, 01:37:01 pm »
http://www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/pagine.php?num_sez=21&num_tema=64&num_pag=0

 ;D

"No. I veicoli storici saranno esclusi dalle limitazioni alla circolazione, purché in possesso dell'attestato di storicità o del certificato di identità/omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici.I veicoli storici, però, non potranno circolare durante le giornate di fermo totale nelle zone critiche della Lombardia."

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Offline MarioCX

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #61 il: Ottobre 20, 2008, 02:17:41 pm »
http://www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/pagine.php?num_sez=21&num_tema=64&num_pag=0

 ;D

"No. I veicoli storici saranno esclusi dalle limitazioni alla circolazione, purché in possesso dell'attestato di storicità o del certificato di identità/omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici.I veicoli storici, però, non potranno circolare durante le giornate di fermo totale nelle zone critiche della Lombardia."


E beati voi, cosa vuoi che ti dica.
Allora fate il RLASC.

Dove "L" sta per Lombardia.
Noi stronzi extralombardi continuiamo a pagarci l'ASI.
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)

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Offline Martini

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #62 il: Ottobre 20, 2008, 02:27:10 pm »
Mario era soltanto per mostrare che razza di casino sta venendo fuori con quella delibera di luglio difforme dalla Legge Regionale: in realtà finché non puntualizzeranno per scritto (e tu sai quanto sto sollecitandoli) la situazione sarà sempre più confusa con due norma diverse entrambe in corso di validità, il sito stesso della Regione che contraddice la delibera e la stampa che sta pubblicando di ogni.

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Offline Martini

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #63 il: Ottobre 20, 2008, 02:45:32 pm »
Ruoteclassiche di Ottobre...

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Offline cristiano

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #64 il: Ottobre 20, 2008, 02:46:18 pm »
...per quanto riguarda la Lombardia, riporto per correttezza il link alla situazione aggiornata 2008: http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/_s.155/606?divcnt=pagename=PortaleLombardia%2FPrimoPiano%2FPL_primo_piano,c=PrimoPiano,cid=1223966638049&PRLso=off, mentre il testo del dgr é disponibile navigando nel medesimo sito.
Osservo che (almeno attingendo alla mia seppur modesta cultura civica e pure non essendo un giurista) in genere ciò che viene preso a riferimento da chi é chiamato a far rispettare la legge (e a multare se del caso...) é l'atto esecutivo, ovvero il regolamento o decreto della giunta, o la delibera comunale...e non la legge quadro, (che é semmai di indirizzo politico e quindi generale); ovvero potremmo intendere che nella legge quadro 24/2006 si é detto che sono esenti dai blocchi del traffico i veicoli storici censiti negli appositi registri storici (ma non si specifica giustamente quali), mentre nel dgr in oggetto e nelle varie delibere comunali si specifica appunto quali (e qui ricompare il famoso articolo 60 che esclude il Riasc), perciò non mi sembra esistano i presupposti per un ricorso in caso di contestazione, perché il dgr/delibere comunali non dicono cose in contrasto con la legge quadro, semmai ne dice di più (perché vanno in accordo con il loro mandato a meglio circostanziare quanto evidenziato per grandi linee nella legge quadro) e qui si poteva (...non uso il termine doveva, per carità) al limite preventivamente intervenire con più vigore (magari poi é stato fatto, non so) per evitare la famosa "svista" del solerte compilatore regionale (che "agisce" sempre per questi temi a fine luglio/inizi agosto, guarda caso quando tutti sono in altre questioni più piacevolmente affacendati...).
Osservo inoltre (caso mai non si fosse sufficientemente capito) che il problema potrebbe apparire squisitamente lombardo, ma non é così, perché quanto descritto in queste pagine potrà essere paro paro replicato nelle altre regioni sensibili al tema e questo sembra l'andazzo, salvo l'esempio di pochi casi illuminati (vedi Firenze, Torino, tutti casi comunali però, e non iniziative regionali, per cui la Lombardia e forse l'Emilia Romagna sono i primi casi).
« Ultima modifica: Ottobre 20, 2008, 02:50:37 pm da cristiano »
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Offline Martini

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #65 il: Ottobre 20, 2008, 02:51:46 pm »
Fortunatamente non è così Cristiano: Firenze e Torino sono casi locali che derivano pari-pari da accordi regionali, giusto qualche giorno fa ho inviato in Regione Lombardia un sunto della situazione che riporto qui sotto:

[CUT]
I primi ad istituire il blocco per i veicoli inquinanti sono stati i Comuni della Toscana che hanno dato seguito ad una direttiva Regionale volta alla riduzione delle polveri sottili ed altri inquinanti, accordo siglato il 20 dicembre 2005. Gli estremi della direttiva sono contenuti in quasi tutti i provvedimenti e non contengono alcun riferimento all'articolo 60 del CdS, si parla sempre infatti di "Appositi Registri Storici", intendendo quelli istituiti dalle Case Costruttrici aventi almeno una sede in Italia, come ben specificato già nella normativa della Regione Piemonte (Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 05) che dice "2. I requisiti e le caratteristiche di cui al punto 1 sono accertati e certificati, in relazione a ciascun veicolo identificato con il proprio numero di targa, dall’ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Gli stessi requisiti e caratteristiche possono essere accertati e certificati anche dai registri storici istituiti dalle case automobilistiche che abbiano almeno una sede nel territorio dello Stato." identico riferimento è fatto anche in materia di esenzione dalla tassa di possesso, vedi lettera allegata. Deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2004, n. 54-11659.
 
Tornando al caso della Regione Toscana, alla fine del 2005 il Comune di Firenze ha deciso di attuare i blocchi sette giorni su sette, concordando con le associazioni ed i rappresentati delle categorie coinvolte tempi, modalità ed esenzioni. In quell'occasione abbiamo suggerito all'Amministrazione la forumulazione del provvedimento senza il riferimento all'art.60, nella stessa identica costruzione poi contenuta anche nella vostra Legge Regionale 24/2006. L'amministrazione fiorentina ha poi inserito una ulteriore precisazione e l'articolo completo dell'esenzione oggi recita "Veicoli storici purché in possesso dell'attestato di storicità o del certificato di identità / omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici. Il documento dovrà essere tenuto a bordo del mezzo ed esibito a richiesta delle autorità preposte al controllo". La presenza del Certificato a bordo semplifica sostanzialmente il lavoro di controllo da parte dalla Polizia Locale e vincola la vettura al rispetto delle caratteristiche d'origine la qual cosa si sposa perfettamente coi nostri fini statutari (preservazione, promozione e valorizzazione dell'identità storica dei veicoli iscritti).
 
Sull'esempio del Comune di Firenze, moltissime altre amministrazioni -non solo toscane- hanno applicato provvedimenti molto simili con l'unica differenza di riconoscere nei dispositivi anche i Club oltre ai soli Registri Storici.
 
Considerato che -dati ASI alla mano- il parco totale delle vetture storiche in grado di circolare è pari allo 0,004% (!!!), che sono nella stragrande maggioranza veicoli a benzina (99,5%) che quindi non emettono alcun genere di particolato o polveri sottili, impedirne la circolazione non solo non avrebbe alcun impatto sui livelli d'inquinanti nell'aria, ma priverebbe la comunità di un importante frammento della Storia del nostro Paese, nel nostro caso specifico poi parliamo di un'azienda -Citroën- presente a Milano in maniera continuativa dal 1924, quindi legata al territorio in maniera certamente significativa.
 
Qui sotto le riporto una serie di riferimenti alle normative che ho citato, il nostro Ufficio Legale (che ci legge in copia) mi segnala inoltre che sul vostro sito internet è presente una pagina dedicata alle domande frequenti sulla legge 24/2006 e all'indirizzo http://www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/pagine.php?num_sez=21&num_tema=64&num_pag=0 non si fa menzione alcuna all'art.60 che quindi esiste soltanto nella famosa delibera.
 
- Comune di Cremona: http://www.comune.cremona.it/Article2775.phtml (in occasione del blocco del 6 aprile scorso)
- Comune di Siena: http://allegati.comune.siena.it:8080/Allegati/3811%5C1%20_%20Scheda%20informativa%20ordinanza%20PM10%2028_9_06%20n%20956.pdf
- Comune di Empoli: http://www.comune.empoli.fi.it/newsletter/2008/limitazione_auto.htm
- Comune di Livorno: http://www.comune.livorno.it/_notiziario/notizia.php?id=3090&lang=it
- Comune di Pontedera: http://www.comune.pontedera.pi.it/comune/organigramma/1_TerritorioEambiente/3_ambiente/notizie/ordinanza_limitazioni_traffico/view
- Comune di Carrara: http://www.comune.carrara.ms.it/Allegati/621_633378121420312500.pdf
- Comune di Prato: http://comunicati.comune.prato.it/singolo.asp?hdnTipo=1&hdnId=9783
- Comune di Firenze: http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/polizia/BlocchiInq2008.htm
- Comune di Calenzano: http://web.comune.calenzano.fi.it/portale/schede/ufficio-stampa/comunicati-stampa/ambiente/nuovi-blocchi-del-traffico-nel-2008/
- Comune di Poggio a Caiano: http://allegati.comune.poggio-a-caiano.po.it/dl/20080322105341240/bloc_tra.pdf
- Comune di Pistoia: http://www.comune.pistoia.it/inprimopiano/storico/testi_storico/limitazioni_veicoli_inquinanti.html
- Comune di Siracusa: http://www.siracusaweb.com/main/siracusa/circolazione/circolazione-zona-blu-ordinanza-del-sindaco-di-siracusa.html
- Comune di Arezzo: http://www.comune.arezzo.it/retecivica/URP/URP.nsf/PESIdDoc/508E0C02151648A4C12572AD0036B72E/$file/Ordinanza%20PM10.II%5EFase..
[CUT]

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Offline MarioCX

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #66 il: Ottobre 20, 2008, 02:52:17 pm »
Mario era soltanto per mostrare che razza di casino sta venendo fuori con quella delibera di luglio difforme dalla Legge Regionale: in realtà finché non puntualizzeranno per scritto (e tu sai quanto sto sollecitandoli) la situazione sarà sempre più confusa con due norma diverse entrambe in corso di validità, il sito stesso della Regione che contraddice la delibera e la stampa che sta pubblicando di ogni.

Si, scusa.
Di questi tempi sono un po' caustico.
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Offline Andrea

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #67 il: Ottobre 20, 2008, 03:01:00 pm »
Considerato che -dati ASI alla mano- il parco totale delle vetture storiche in grado di circolare è pari allo 0,004% (!!!), che sono nella stragrande maggioranza veicoli a benzina (99,5%) che quindi non emettono alcun genere di particolato o polveri sottili, impedirne la circolazione non solo non avrebbe alcun impatto sui livelli d'inquinanti nell'aria, ma priverebbe la comunità di un importante frammento della Storia del nostro Paese, nel nostro caso specifico poi parliamo di un'azienda -Citroën- presente a Milano in maniera continuativa dal 1924, quindi legata al territorio in maniera certamente significativa.

Se poi consideriamo che le vetture pre 1945, nei fatti, non circolano e quelle pre 1920 non circolano poprio ... Se consideriamo che molti possessori di veicoli storici, forse la maggior parte, possiede più di un veicolo storico e che - ovviamente - l'appassionato in oggetto può far circolare solo un veicolo alla volta ...

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Offline cristiano

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #68 il: Ottobre 20, 2008, 03:20:14 pm »
Speriamo sarà davvero così, ovvero di correggere prima o poi la famosa "svista" presente nel dgr lombardo (e che forse poteva essere evitata), in modo da avere, almeno a livello regionale, una situazione allineata e non discriminatoria nei confronti del Riasc, e pure ammettendo che con l'impianto legislativo attuale in Lombardia potresti essere multato, con ben poche possibilità di vincere un eventuale ricorso.
Esiste poi il problema di comuni e comunelli che deliberano (chissà poi con quali competenze ambientali sull'automobilismo storico e relativo impatto...) infilandoci pressoché sempre l'art. 60 famigerato, ma qui non basterebbero tutti gli iscritti Riasc a vigilare sulle "sviste".
Ed il problema sulla possibile e futura estensione del blocco invernale per tutto l'anno e in tutta la regione per i medesimi veicoli (contemplato dalle leggi quadro come la 24/2006 e che potrebbe essere attualizzato con un bel dgr specifico di qui a venire); in tal caso le "sviste" sarebbero davvero devastanti per il Riasc ed altre eventuali realtà non contemplate nel maledetto art. 60...
Concludo e nella speranza di interpretare pure i voleri degli altri iscritti (sarebbe bello indire un referendum in merito), ovvero auspicando che tali spiacevoli argomenti siano trattati con la stessa attenzione degli altri più piacevoli (e sempre ricordando la natura volontaristica del sodalizio); se già si fa, ritiro l'auspicio.
Il titolo del referendum potrebbe essere: preferisci che il tuo club aderente al Riasc si adoperi per consentirti di guidare la tua Citroen a 200 raduni l'anno e il resto del tempo in garage, oppure a 3 raduni l'anno, ma con la possibilità di gustartela anche un giorno qualsiasi che vuoi fare un giretto in campagna?  
« Ultima modifica: Ottobre 20, 2008, 03:36:01 pm da cristiano »
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Offline ado

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #69 il: Ottobre 20, 2008, 09:55:30 pm »
ciao Cristiano,
secondo me non siamo noi forumisti a dover indire referendum, ultimatum ecc. il RIASC, per quanto mi risulta sembra essere nato per mettere insieme gli appassionati del mondo citroen e non al riparo delle norme restrittive che da qualche tempo tartassano il  mondo dell'auto, ora che le cose per vari motivi, si son messe male non e che possiamo voltare le spalle, e dire addio.
Smantellare le "caste" o entrare all'interno di loro non è per niente semplice,  auspichiamo che i responsabili del RIASC possano trovare i giusti canali perchè lo stesso venga riconosciuto ufficialmente una volta per tutte.

P.S. io abito a Palermo e da oggi sono in vigore le targhe alterne ad esclusione di ASI,  REGISTRI,  BLA, BLA..................
Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.

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Offline cristiano

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #70 il: Ottobre 27, 2008, 09:11:23 am »
...scusa ma hai uno strano concetto del referendum, allora.
E chi dovrebbe indirlo, se non il "popolo" con le 500.000 firme?
Altra precisazione: io non ho parlato di referendum tra i forumisti, ma di referendum tra gli ISCRITTI ad uno o più clubs collegati al Riasc.
In sostanza e per capire come il "popolo" degli iscritti vuole sia portata avanti la questione che ho riassunto sopra, con tutte le sfumature del caso...   
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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #71 il: Ottobre 30, 2008, 07:51:49 pm »
Salve sono Nuccio,un abbraccio a Voi tutti che ogni giorno come il sottoscritto portano avanti delle battaglie personali.Vi racconto in breve cio' che e' successo e cio' che succede ogni volta che devo pagare l'assicurazione:quando ho comprato la mia ds a Belluno, dopo aver fatto una serie di telefonate alle assicurazioni dove gia' ero cliente in Campania perche' io risiedo in provincia di Salerno,tutte le maggiori assicurazioni cito qualcuna:Aurora-la stessa RAS CON LA QUALE IL RIASC HA FATTO UNA CONVENZIONE-SARA ECC ECC. mi hanno chiuso la porta dicendo che loro stipulano un'assicurazione storica solo se io ho un attestato ASI.All'epoca ripeto nel 2003, solo una assicurazione di Salerno l'Helvetia praticava la stipula storica ma Io dovevo essere gia' cliente con almeno due auto.A questo punto che cosa ho fatto:ho chiesto la cortesia al proprietario che mi ha venduto la ds se potevo lasciare l'assicurazione sotto la sua compagnia di Belluno cioe' La Milano Assicurazioni(TRA PARENTESI CON SUA RACCOMANDAZIONE-Volete sapere perche?Perche' io residevo in Campania e loro di Belluno
non praticavano assicurazioni al sud dove ci sono molti incidenti.Comunque con la raccomandazione sono riuscito ad assicurare la Ds con la Milano Ass. di Belluno;sono stato loro cliente fino a questo Ottobre 08,perche' dai 100,50 che pagavo si e' arrivati ai 150,00 euro.Poi con l'attestato di rischio della Milano ass.sono andato alla compagnia Aurora della mia citta' dove gia avevo due auto assicurate con loro e con tono arrabbiato ho detto:E' MAI POSSIBILE CHE SOLO AL SUD SI DEVONO VERIFICARE QUESTE COSE-NEL 2003 QUANDO VI HO CHIESTO SE POTEVATE PRATICARE L'ASSICURAZIONE STORICA MI AVETE RISPOSTO CHE LA COMPAGNIA NON LE PRATICAVA ADESSO HO SAPUTO DA AMICI CHE ANCHE VOI DELL'AURORA PRATICATE L'ASSICURAZIONE STORICA,POSSO ASSICURARE ADESSO FINALMENTE LA MIA DS VISTO CHE SONO V/S CLIENTE CON DUE AUTO+LA DS SONO TRE?SAPETE COSA MI HANNO RISPOSTO DOPO AVER LASCIATO L'ATTESTATO DEL RIASC E IL CERTIFICATO CON IL BOLLINO PAGATO DELL'ANNO 2008 CHE DOVEVANO PARLARE CON LA COMPAGNIA GENERALE DELL'AURORA ASSICURAZIONI CHE STA A MILANO E MI AVREBBERO FATTO SAPERE.
Dopo due giorni senza una risposta,e siccome l'assicurazione era gia' scaduta con la conseguenza di non poter uscire con la ds,mi sono recato da loro per una risposta:NON POSSIAMO ASSICURARE LA V/S AUTO PERCHE' LA NOSTRA COMPAGNIA ACCETTA SOLO SE SIETE CLIENTE ASI.
Scocciato sono andato via dicendo che avrei tolto a scadenza del contratto anche le altre due auto non storiche naturalmente,perche' Voi assicurazione non siete per niente vicino al cliente.
A questo punto,il giorno dopo mi sono messo a pensare dove andare a fare questa assicurazione e possibilmente la volevo fare nella mia zona anche perche' con l'assicurazione del Nord ogni volta era un casino con i fax da fare ogni anno:loro volevano il certificato sempre aggiornato e quando non c'era la stessa signorina che non era aggiornata questa mi rispondeva:Il suo club dove e' iscritto IDEESSE E' CERTIFICATO ASI.
A dir la verita' sono un po' stanco di sentire nominare sempre questa parola"ASI".
Sono andato cosi' alla ZURICH Assicurazioni dove gia avevo la mia Vespa 150 del 1987 che quest'anno avevo chiesto a loro l'assicurazione storica:ho pagato x la vespa 220,00 euro compreso la tessera del club.Quando ho chiesto la cortesia se potevano farmi un preventivo anche per la Ds loro si sono resi subito disponibili dicendomi
che non avevano bisogno del mio certificato del Riasc,loro con 140,00 euro  comprese le spese del  club classico,non ricordo adesso il nome potevano assicurarmi la Ds.Cosi' e' finita la storia e vissero tutti felici e contenti......
A questo punto,tirando le conclusioni:Io socio IDEESSE,con attestato del RIASC,pagando ogni anno puntualmente per avere un certificato che mi permetta l'iscrizione a una assicurazione della zona dove abito ,devo alla fine andare ad elemosinare per assicurare la mia auto del cuore...Sono un po stanco di questa situazione:VOGLIAMO NOI TUTTI CON UNA CONFERENZA STAMPA DIRLA AL TELEGIORNALE E AI GIORNALI ,UNA VOLTA PER TUTTE CHE IL RIASC E' IL REGISTRO AUTO STORICHE CITROEN RICONOSCIUTO A LIVELLI NAZIONALE ED INTERNAZIONALE E TUTTI I LORO ISCRITTI SONO TUTELATI E TUTTE LE ASSICURAZIONI DEVONO PRATICARE COME PER L'ASI L'ASSICURAZIONE STORICA.
Un saluto affettuoso A VOI TUTTI DE FORUM.

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Offline ado

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #72 il: Novembre 10, 2008, 08:33:35 am »
potenza della "CASTA",

ieri 9 novembre 2008, raduno ASI a Palemmmmo, come sempre macchine stupende e rare, ma di citroen neppure l'ombra.

Essendo a conoscenza della manifestazione , in quanto il mio amico Ugo è il proprietario della Ford tipo A che avete visto in un precedente Topic, io, antonio e rispettive signore (proprietario del magnifico 23 ie preso dal noto restauratore del nord) posteggiamo le DEE all'ingresso del parco chiuso, e da quel momento una valanga di foto e filmini senza sosta, e le stupende auto ASI neppure cag..............
Il mio amico Ugo il venerdi precedente mi telefona per invitarmi volendo al ristorante sic in quanto non avrei potuto sfilare con loro perchè non ASI, il ristorante in questione è uno dei più cari di Palemmmmo, 60-80,00 euroni a cranio, rispondo che con il cavolo ci sarei andato a farmi sodom.......
Vengo al dunque del post, la "CASTA" ha avuto la forza di far chiudere la Favorita, dalle 8 alle 12, una strada di circa 6 7 km che congiunge la città con la nota città balneare di mondello dove la domenica i palermitani e non solo loro, si recano a fare la passegiata sul lungo mare a pranzare in uno dei svariati ristoranti ecc ecc.

 [:inch] [:inch] [:inch] [:inch]
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Offline FeDeesse

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #73 il: Novembre 10, 2008, 09:19:52 am »
potenza della "CASTA",

ieri 9 novembre 2008, raduno ASI a Palemmmmo, come sempre macchine stupende e rare, ma di citroen neppure l'ombra.

Essendo a conoscenza della manifestazione , in quanto il mio amico Ugo è il proprietario della Ford tipo A che avete visto in un precedente Topic, io, antonio e rispettive signore (proprietario del magnifico 23 ie preso dal noto restauratore del nord) posteggiamo le DEE all'ingresso del parco chiuso, e da quel momento una valanga di foto e filmini senza sosta, e le stupende auto ASI neppure cag..............
Il mio amico Ugo il venerdi precedente mi telefona per invitarmi volendo al ristorante sic in quanto non avrei potuto sfilare con loro perchè non ASI, il ristorante in questione è uno dei più cari di Palemmmmo, 60-80,00 euroni a cranio, rispondo che con il cavolo ci sarei andato a farmi sodom.......
Vengo al dunque del post, la "CASTA" ha avuto la forza di far chiudere la Favorita, dalle 8 alle 12, una strada di circa 6 7 km che congiunge la città con la nota città balneare di mondello dove la domenica i palermitani e non solo loro, si recano a fare la passegiata sul lungo mare a pranzare in uno dei svariati ristoranti ecc ecc.

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ciao ado, ma era un raduno organizzato direttamente dall'ASI oppure da un CLUB federato ASI?
qui nelle nostre zone sono i CLUB federati ASI che fanno queste cose, non l'ASI direttamente. [:hello]
Qualche citroën.....

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Offline ado

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Re: RIASC o ASI (per forza)?
« Risposta #74 il: Novembre 10, 2008, 01:34:29 pm »
ciao Fede,
è stato organizzato direttamente dall'ASI, figurati hanno chiuso al traffico un'arteria importantissima, e hanno partecipato tanti "BARONI".

ciao ciao
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