Sulla mia DS erano montati i cavi di cui parli tu: ciuffetto di fili di carbonio con intorno una spirale di filo metallico, né di ferro perché non arrugginito ma neanche di rame perché di colore bianco lucido, potrebbe essere costantana; l'isolante era il solito rosso ma cotto, mancava solo un po' di rosmarino. Esattamente come hai fatto tu ne ho misurato la resistenza: infinito. Erano interrotti da qualche parte, ma non sono stato lì a capire dove lo fossero e come ripararli date le condizioni della guaina isolante. Alla fiera di Novegro ho acquistato alcuni metri dello stesso cavo, scoprendo che anche le Alfa Romeo lo montavano a quel tempo, meglio sono più facili da reperire anche se le 8.000 lire al metro mi sembravano un'esagerazione, ma forse sono un pochetto tirchio! Qualche ora di lavoro e avevo i cavi nuovi. Ne ho misurato la resistenza: 800 Ohm per quello del 2° cilindro (il più corto) e 1.200 scarsi su quello del 4° (il più lungo). Quindi li ho montati: non ho notato grossissime differenze, sto andando a memoria poiché ti parlo di quasi due anni fa', ma mi sembra che il motore al minimo girasse un pochino più tondo e avesse qualche tentennamento di meno, ma solo perché i miei cavi erano cotti e stracotti (la loro flessibilità era pari a quella di un tronco di noce nazionale ben stagionato!) e intorrotti in più punti.
Sulle auto dotate di spinterogeno è di fondamentale importanza l'isolamento del cavo proprio perché non essendoci una vera continuità elettrica (leggi "pes de fil de fer") tra bobina e candela, visto che la spazzola non tocca i contatti sulla calotta ma ci passa vicino nel momento in cui viene tolta tensione al primario della bobina inducendo così una corrente sul secondario che crea sui suoi capi una tensione di 10-20 KV, qualsiasi perdita, anche se infinitesimale, provoca una considerevole caduta di tensione in tutti i punti in cui il "collegamento metallico o carbonioso" è interrotto, non permettendo perciò una scintilla "potente". Le auto moderne non hanno lo spinterogeno ma un sistema a stato solido che non solo elimina una parte di questi inconvenienti ma permette anche una maggiore flessibilità nella curva di anticipo (leggi mappatura dell'accensione); inoltre, da quanto scrivi, deduco che hanno studiato dei cavi appositi che inglobino al loro interno il sistema anti-disturbo di cui parlavo (= alta resistenza specifica).
Credo che il miglioramento che hai riscontrato con la sostituzione dei cavi sia dovuto all'eliminazione dei problemi causati dalla combinazione delle dissipazioni dovute alla perdita di isolamento della guaina e alle interruzioni del conduttore interno.
Nulla ti so dire sui cavi per motori da competizione.
Stefano