...riscrivere un ricordo........

...come vi sarete accorti ultimamente su blog o forum o  siti  o tg etc parlano di questa nuova concept citroen ds ........io non so voi ma a me nun piace propio per niente specialmente nel posteriore........sembra l'abominevole macchina delle nevi.........se propio la si dovesse rifare forse riscalderebbe un po di piu' l'animo questa


...........almeno per me!!
cxaluti

Io credo che su questa siamo tutti d'accordo.

Carino, ma è solo un disegno...
Per riscaldare gli animi penso ci voglia almeno un prototipo fatto da Citroen! 

Non ho commentato tutto quel che è stato scritto nei giorni passati perché il fenomeno era bello in se: i primi di febbraio dei giornalisti sono stati invitati a vedere il prototipo di una nuova vettura Citroën, viene loro spiegato che saranno realizzati alcuni nuovi modelli, contraddistinti da una particolare ricercatezza in finiture e materiali, i nuovi modelli si affiancheranno agli attuali "C" (C1, C2, C3...) ed il loro nome sarà Distinctive Selection, DS (DS1, DS2, DS3...). I disegni loro mostrati (perché si tratta di roba che esiste solo a livello bidimensionale) si riferiscono al modello DS3, una sorta di C3 rivista e corretta che a dire il vero a me ricorda un po' la nuova Mini della BMW.
Viene fatto vedere loro anche il nuovo marchio di Citroën e gli viene illustrata la politica della Marca per il prossimo decennio.
Tante cose, alcune importanti che vengono (finalmente) incontro alle richieste (giustificate) della clientela, ad esempio viene posto l'accento sul nuovo rapporto che i concessionari dovranno avere coi clienti, con tanto di "addetto relazioni esterne" obbligatorio in ogni rappresentanza della Marca. Novità epocale in una rete capace di sbeffeggiare chi si presenta con un'auto più vecchia di cinque anni.

Loro cosa fanno? L'indomani mattina di buon ora chiamano il loro amico diessista, gli fanno togliere da garage (col carro attrezzi?) il primo rottame di DS che trovano e lo intervistano accanto al catorcio "allora, cosa ne pensa della nuova DS?".
Tam tam tam tam e tutta la giungla mediatica strepita "Citroën rimette in produzione la DS".

E questa la chiamiamo correttezza professionale?

Non ho commentato tutto quel che è stato scritto nei giorni passati perché il fenomeno era bello in se: i primi di febbraio dei giornalisti sono stati invitati a vedere il prototipo di una nuova vettura Citroën, viene loro spiegato che saranno realizzati alcuni nuovi modelli, contraddistinti da una particolare ricercatezza in finiture e materiali, i nuovi modelli si affiancheranno agli attuali "C" (C1, C2, C3...) ed il loro nome sarà Distinctive Selection, DS (DS1, DS2, DS3...). I disegni loro mostrati (perché si tratta di roba che esiste solo a livello bidimensionale) si riferiscono al modello DS3, una sorta di C3 rivista e corretta che a dire il vero a me ricorda un po' la nuova Mini della BMW.
Viene fatto vedere loro anche il nuovo marchio di Citroën e gli viene illustrata la politica della Marca per il prossimo decennio.
Tante cose, alcune importanti che vengono (finalmente) incontro alle richieste (giustificate) della clientela, ad esempio viene posto l'accento sul nuovo rapporto che i concessionari dovranno avere coi clienti, con tanto di "addetto relazioni esterne" obbligatorio in ogni rappresentanza della Marca. Novità epocale in una rete capace di sbeffeggiare chi si presenta con un'auto più vecchia di cinque anni.

Loro cosa fanno? L'indomani mattina di buon ora chiamano il loro amico diessista, gli fanno togliere da garage (col carro attrezzi?) il primo rottame di DS che trovano e lo intervistano accanto al catorcio "allora, cosa ne pensa della nuova DS?".
Tam tam tam tam e tutta la giungla mediatica strepita "Citroën rimette in produzione la DS".

E questa la chiamiamo correttezza professionale?

..pensa anche di fronte a questo aneddoto appena raccontato ....quanto bisogno c'e' di "C I T R O E N ".......A CARATTERE CUBITALE PER CHI HA INTESO!!!!!!!
cxaluti

La matina della notizia "arriva la nuova DS" ho chiamato la direzione di Citroën per capire cosa stava succedendo la riposta è stata: "di ai Citroënisti che si tengano care le loro DS perché nessuno ne farà mai di nuove".
In effetti la politica della Marca è sempre stata quella dell'innovazione, "repliche" o richiami stilistici non fanno parte del DNA di Citroën che [anche per sopravvivere in un mercato grigio come questo] non può permettersi esotismi di sorta.

La storia della Marca è punteggiata da modelli fantastici e da fiaschi commerciali clamorosi. Un fallimento (nel senso "libri in tribunale") ha marcato il lancio della Traction Avant ed un salvataggio sull'orlo del baratro ha determinato la fine dei "grandi sogni" e l'arrivo del porcellino di Peugeot a sanare i debiti Citroën e chiudere per sempre DS, SM, Birotor ed altre stranezze del marchio.

Se mai Citroën potrà realizzare un nuovo modello rivoluzionario quanto lo furono TA, 2Cv e DS, vorrei tanto che non ne richiamasse ne il nome ne la forma, vorrei che fosse un concentrato tale di innovazioni da stupire il mondo intero e che fosse realizzato partendo da un foglio bianco. Questo era e spero sarà in futuro lo spirito della marca.

La matina della notizia "arriva la nuova DS" ho chiamato la direzione di Citroën per capire cosa stava succedendo la riposta è stata: "di ai Citroënisti che si tengano care le loro DS perché nessuno ne farà mai di nuove".
In effetti la politica della Marca è sempre stata quella dell'innovazione, "repliche" o richiami stilistici non fanno parte del DNA di Citroën che [anche per sopravvivere in un mercato grigio come questo] non può permettersi esotismi di sorta.

La storia della Marca è punteggiata da modelli fantastici e da fiaschi commerciali clamorosi. Un fallimento (nel senso "libri in tribunale") ha marcato il lancio della Traction Avant ed un salvataggio sull'orlo del baratro ha determinato la fine dei "grandi sogni" e l'arrivo del porcellino di Peugeot a sanare i debiti Citroën e chiudere per sempre DS, SM, Birotor ed altre stranezze del marchio.

Se mai Citroën potrà realizzare un nuovo modello rivoluzionario quanto lo furono TA, 2Cv e DS, vorrei tanto che non ne richiamasse ne il nome ne la forma, vorrei che fosse un concentrato tale di innovazioni da stupire il mondo intero e che fosse realizzato partendo da un foglio bianco. Questo era e spero sarà in futuro lo spirito della marca.

Quoto ogni parola....non è, e non è mai stato nell'indole della marca "aggrapparsi" alle proprie grandi auto del passato, riproponendole richiamandone le linee....tentativi alla..."mini" o 500...tanto per fare dei nomi, tentativi che personalmente trovo tristi...
La storia della Citroen è questa....anche se oggi le differenze rispetto a 30 anni fa sono notevoli...a livello sociale, di mercato, la stessa azienda...

Speriamo non venga riproposto un "grande nome" solo per accaparrarsi i sentimenti dei propri appassionati...ma piuttosto concentrare l'espeienza e l'eredità di questi per proporre una grande nuova vettura...

 

Qualche mese fa ho avuto la fortuna di cenare con Donato Coco, oggi direttore del centro stile Ferrari ma per tantissimi anni responsabile delle linee Citroën.

Coco è nato in Francia ma le origini italiane della sua famiglia sono ben presenti nel calore con cui parla di argomenti che gli stanno molto a cuore. Raccontava che i primi anni in Francia sono stati molto duri per la sua famiglia, non potevano permettersi un'automobile e lui amava trascorrere il tempo stando seduto a guardar passare le vetture che popolavano la Francia degli anni '60.
"In particolare mi piaceva guardare come tagliavano l'aria, non sapevo distinguere una Citroën da una Simca ma riconoscevo qualcosa di comune in auto diversissime tra loro come la Traction, la 2Cv e la Déesse. Non sapevo che fossero tutte e tre opere di Flaminio Bertoni, ma vedevo che c'era qualcosa in loro di diverso da tutte le altre: mi piacevano solo quelle".
Coco è entrato al centro stile Citroën nei primi anni '80 vincendo un concorso con un disegno che sono sicuro piacerà tantissimo a Citronlane (poi lo cerco e lo posto qui sotto), ha poi ricoperto ruoli sempre più importanti sotto Trevor Fiore e Blackslee (mi pare si scriva così) sino ad assumere la direzione.
"Quando ho progettato Lumiére (il prototipo di stile da cui è nata C3) tutti mi dicevano che era impossibile industrializzarla e che alla gente non sarebbe piaciuta", poi C3 Lumiére fu accolta al Salone di Parigi con entusiasmo da parte della stampa e dei visitatori e Coco ebbe l'opportunità di andare avanti col progetto di quella che poi è l'attuale C3, il più grande successo Citroën dai tempi della 2Cv. "La gente diceva «ecco la nuova 2Cv», niente di più falso: della 2Cv c'è solo lo spirito, le buone idee: si può entrare col cappello e stare comodamente seduti in meno di quattro metri di automobile, c'è spazio per le patate e le uova [che non credo però possano arrivare intere], c'è se proprio vogliamo una certa rotondità delle linee, ma è una conseguenza dell'esser partiti dalle stesse idee. Quando giravo l'Europa col mio parabrezza tondo sottoraccio alla ricerca di un fabbricante disposto a produrlo, mentre tutti dicevano «fallo piatto», mi sentivo come Flaminio Bertoni col vetro della DS".

Credo che in quelle parole ci sia il più bell'omaggio a Flaminio Bertoni che mi sia capitato di sentire ed al tempo stesso la chiara posizione di Citroën riguardo al suo passato.

Ecco il disegno di cui parlavo:

Ecco il disegno di cui parlavo:

mi sembra la piu brutta in assoluto 

mi sembra la piu brutta in assoluto 

Beh, non era certo il concorso "ridisegnate la DS", si trattava di produrre idee per una ammiraglia del futuro e Coco propose una evoluzione della CX con turbina a gas. Non male nei primi '80 no?
(Per altro riguardando oggi questo disegno mi pare di intravedere le linee generali della Xm, pur nata da altro progetto e altro centro stile).

Il muso mi pare molto DS e comunque non mi dispiace affatto.

Detto questo, non so se avremo la fortuna di veder produrre da Citroen un'auto così rivoluzionaria come furono la Traction, la 2CV o DS, speriamo di sì ma non è detto.

...per quella che e' la mia personale veduta di pensiero e di emozioni, non ritengo che la ristilizzazione di una linea mantenendo in alta percentuale lo styling originale, smagrisca la storicita'  di un auto quale in questo caso la ds....(porto come esempio esterno , la S-TYPE della jaguar che si rifa' alla mitica mk,per dire che e' stata un successo nonostante anche il costo di vendita sostenuto),..... anzi ne prolunghi il piacere infinito di gustarsi per le strade un entita' che rimarra' sempre bella anche dopo decenni solamente con qualche ritocco x attualizzare un po' la linea.........la foto iniziale raggruppa questo concetto e ne confermerebbe il successo (logicamente e' un opinione personale) in un ipotetica produzione.....diversamente l'evoluzione di un nuovo progetto partendo da "carta bianca" per dare un seguito alla gloriosa e storica armata citroen che ci ha dato tante emozioni in passato, non avverra' certo con linee avvenieristiche tipo la c6 che come si vede non mi sembra abbia avuto questi enormi riscontri, di vendite, e per quello che e' il mio gusto, anche di bellezza.........utopisticamente cazz...!!!! se ci fosse uno stramultie multi e multi e poi multi miliardario "citroenista verace" amante del ancienne-style che rilevasse il marchio citroen ....forse cambierebbe qualcosa.....bhahhh qualche volta e' bello anche sognare utopisticamente come oramai siamo abituati noi di rifondazione!!!!

CXALUTI

Non mi piacciono le rivisitazioni. Possono servire a livello di marketing, come insegnano la 500, la Mini, la New Beetle, che secondo me sono un controsenso in quanto sono ultramoderne sotto e post-retrò sopra. Con enormi forzature estetiche e pratiche, come visibilità e aerodinamica.  Un conto é ideare una linea innovativa che porti anche grandi risultati funzionali, come la DS, un conto é ideare una linea che somigli al vecchio, adattandola alla base (pianale) del nuovo. mi pare un'operazione ardua e insensata. la Mini ha tutti quegli strumenti tondi, ma sono di plastica, la 500 ha quel bel cofano posteriore, ma il motore é davanti, la New Beetle idem. Almeno la vecchia 500 ed il maggiolino avevano un baule davanti, quelle nuove non lo hanno certo dietro. Per me sono auto globalmente FINTE.
Poi in questi casi manca completamente l'identità. La 500 era italiana, la Mini inglese, il Maggilino tedesco ecc. Quelle nuove, come ogni auto moderna, sono collage di pezzi fatti nelle parti più sperdute del pianeta.
Consiglio al direttivo: copiando dagli inglesi che sulle vecchie Mini appiccicano l'adesivo "VERY INGLISH" si potrebbe fare un adesivo "VERY DS", da applicare alle nostre Dee....

Consiglio al direttivo: copiando dagli inglesi che sulle vecchie Mini appiccicano l'adesivo "VERY INGLISH" si potrebbe fare un adesivo "VERY DS", da applicare alle nostre Dee....

Per gli adesivi non guardate ne !
ma allora è meglio ;    "TRÈS DS"