Mai preso tanta acqua come in questo week-end. Il tempo è bello tutta la settimana, ci si illude di poterne godere anche nel week-end ma appena si tira fuori la Dea dal garage ecco che arriva la mazzata gelida, il diluvio e il vento...
Ed ecco che tra venerdì e oggi ho fatto 300 km sotto l'acqua.
Sabato una piccola pausa della furia degli elementi e così, tanto per andare un po' all'estero, è saltata fuori una bella gita in Ticino, tra Malcantone, Lugano e Collina d'oro.
Un territorio dalle dimensioni minime (60 km in larghezza, direi) che vede però concentrati, in una specie di Lilliput o paese ideale, tutti i servizi necessari all'uomo civile in un contesto a misura d'uomo dove non manca l'attenzione all'ambiente, al prossimo (tranne in un cretino che mi continuava a suonare dietro in salita perchè andavo troppo piano) e spazi per la natura.
Il piccolo, grande aeroporto di Lugano-Agno (LUG). Voli nazionali (Ginevra, Zurigo) con procedure d'imbarco rapide, ma anche internazionali: Roma anzitutto.
Montagnola è un piccolo e riposante paese sopra Lugano, che si contraddistingue per il classico mix architettura moderna/tradizionale di molti paesi del Cantone. Qui la biblioteca.
A Montagnola ha trovato rifugio per quarant'anni lo scrittore Hermann Hesse. Qui ha scritto molti dei suoi romanzi più famosi (primo fra tutti "Siddharta"): il tempo per lui scorreva languido, tra passeggiate nella collina, panorami sul lago, riflessioni, scrittura e dipinti. Ecco la sua casa, che oggi ospita un piccolo museo.
Nel museo così viene spiegato l'attaccamento dello scrittore a questi luoghi: "La Prima Guerra Mondiale pose fine ai suoi viaggi in Italia. Tuttavia fu il piacere per la vita e la cultura del Sud a determinare, nel 1919, la scelta di stabilirsi definitivamente in Ticino, con lo 'sguardo verso l'Italia' e nell'aurea della sua cultura". Riflessione che faccio anche mia, perchè è impressionante la differenza che si nota in tutto ciò che sta attorno nel passare il confine tra Italia e Svizzera. Svizzera, e Ticino in particolare, che sembrano in apparenza un'immagine di quello che potremmo essere nella gestione di noi stessi, nel rapporto con gli altri e con l'ambiente che ci circonda e che invece a causa dei nostri vizi non riusciamo ad essere.
Nuvoloni e aria di pioggia circondano questo bizzarro angolo di mondo, mentre si ripercorrono i sentieri di uno scrittore. Da qualche parte, a sinistra nella foto, si nasconde un bisbetico indigeno con codino bianco...
Antiche chiese circondate dai vigneti del miglior Merlot...
... e piacevoli "Grotti" (osterie locali) propongono il meglio della cucina locale, quanto a salumi, formaggi e polenta.
Il fumo dalla marmitta segnala umidità, ma questa Svizzera Mediterranea è anche capace di cipressi e pini marittimi.
E così si sale e si scende dalle colline, all'aria alpina, su splendide strade panoramiche al passaggio tra i cancelli delle vecchie ville ritrovando, sotto la parola d'ordine "tranquillità", sensazioni da viaggio autentico in un questo Estero così vicino, così accessibile, così civile, così umano.
Ritorno a casa e dopo una notte di lago in burrasca, con la comparsa della prima neve sulle montagne difronte...
al mattino ecco il risulato di una dannunziana "pioggia nel pineto".
Una Dea sporca e bagnata, umida e infreddolita riprende coraggiosa nel pomeriggio l'autostrada verso Milano, città che come il suo padrone sembra considerare a lei estranea e si lascia alfine inghiottire nell'anonimo grigiore metropolitano per il solo, effimero desiderio di un po' di asciutto.
Per qualche lettore che desiderasse spingersi oltre gli squallori lombardi alla ricerca di un po' di Europa (pur restandone fuori):
http://www.ticino.ch/it/Per qualche lettore di ben altri scrittori:
http://www.hessemontagnola.ch/Per chi vede il viaggio come scoperta per il palato:
http://grottocircolosociale.ch/Per chi non crede che esista il cosmopolita a misura d'uomo:
http://www.luganoturismo.ch/it/32/default.aspx