non ricordo bene, ma penso che al momento della stipula del contratto assicurativo si dovrebbe solo comunicare all'assicuratore la presenza del gancio senza ulteriori spese.Eventualmente se mi ricordo controllo in ufficio domani mattina...
Un tranquillo weekend di km: 600...Non mi accorgo di come possa essere possibile, ma è così... A caccia di posti belli per fare alcune foto e sono uscito dal sistema solare raggiungendo la cintura di Orione e sublimando una gita che diviene viaggio...alla ricerca del giusto momento di natura, neve o margherite l'attrazione risulta fatale. La Delfina ha perso un occhio giallo e fortunatamente avevo scorte...ma bianche, aimè! Ho perso lo sguardo da gatto, con una livrea bianca luminescente che si è rivelata più forte in lux ma assai deplorevole con la nebbia tornando di notte da Viterbo...Preso da raptus da pulitore ho infilato la Delfy in un autolavaggio e smontando i parafanghi posteriori l'ho lavata con la lancia a pressione sotto la pancina e nei punti dolenti per il sale: quasi dieci euri di acqua calda a pressione all'albeggiare!! La pulizia è durata mezz'ora...ha preso a piovere e il fanghetto della strada ha nuovamente immolato i fianchi meravigliosi della dea, ma essa è dissalata parzialmente e domani ripeterò l'operazione...Motore sciolto, tepore da canottiera, Ray-Ban aerodinamici, Berlioz, macchina fotografica sul sedile affianco e 80 euri di idrocarburi nel serbatoio rendono un uomo felice, e la solitudine diventa quella ricchezza impercettibile che puoi gestire come vuoi, senza obblighi, senza pretese, senza fretta; muoversi sul pianeta assaporando l'entità del tuo reale movimento relativo, il rotolare delle gomme che consente alla dea di spostarsi su quasi tutte le superfici e questa ricerca di luoghi naturali e incontaminati in cui restituire la forma dinamica del meraviglioso oggetto che a mo' di scultura decora gli ambienti in cui plana, silenziosa, possente e inarrestabile. La neve o la città futurista, il borgo medievale o l'argine di un fiume riescono ad esaltare la forma totale, primitiva, di cui la dea è protagonista indiscussa. Ieri la guardavo sul ciglio di una strada ancora piena di neve dietro ai castelli romani( I pratoni del Vivaro) e per un istante ho percepito la dea come uno spermatozoo immenso, un'auto che feconda i luoghi che attraversa, che genera piacere fisico all'aria che solletica e mi sono sentito voyeur: era là, dalla parte opposta della strada, accesa, fumante di condensa, altina, con i segni dello spostamento su strade non pulitissime e l'ho percepita indipendente, senza bisogno di me per essere viva...tanto che mi sono immaginato che partisse davvero e che mi desse la possibilità di fotografarle la coda di tre quarti nel momento in cui passa dalla prima alla seconda... e poi no, ha concesso che fossi io nuovamente a muoverla...sono salito e chiusa la portiera ho aspettato un paio di minuti, trasognato e felice, ho notato che l'orologio rifunzionava...era stranamente all'ora giusta e....misteri e non di un'auto che ama essere guidata, guardata, amata...e che sempre stupisce.
Come mai la tua non ha il cornetto frecce di plastica?
Perchè è una rara ID pallas...
eh?
La gemella italiana del Presidente è proprio cosi, stesso anno, stesso allestimento, stessi interni
........secondo me ci starebbero molto bene anche i 4 copricerchi grandi..... Anselmo
E' in omaggio ad Ado... ........probabilmente è stata modificata nel tempo cosi... e così la tengo, almeno per il momento dato che non voglio sentir parlare di carrozzeria!
a me fratellone i coni origggginali piacciono tanto tanto se un giorno ti capitassero facci un pensierino!!!
Ma la giobrimobile è bella così com'è.