Penso che la disputa sia mal posta. L'idea di creare un punto di aggregazione, di confronto, di dialogo, di cultura automobilistica e non va al di là di concetti quali fatture, professionalità presunta o reali, crisi, voglia di fai da te, desiderio di curare la propria dea non solo con la cera, e perchè no, anche la certezza di sentirsi più sicuri in un viaggio dato che per l'intervento sul tubicino o sul condensatore, basta veramente una semplice manualità!
A me sorge solo una domanda: questo tipo di aggreazione che nel Lazio e dintorni raccoglierebbe un numore discreto di adepti, deve, se riesce, nascere come un'iniziativa spostanea o puo' rappresentare un'istanza di progetto gia realizzato in altri siti?
Fabio
piccole precisazioni: non c'è nessuna disputa nè confronto conflittuale. Sono (per citare qualcuno) "pareri personali" ed è giusto che ciascuno si comporti come meglio crede.
riguardo il CRIC in Lomellina c'è, ed è un punto di aggregazione, di confronto, di dialogo di cultura automobilistica anche se non mi sembra rispecchi quello evocato in qualche post precedente, come si dice che ci siano in Francia. E secondo me richiede (il modello francese di CRIC) un impegno economico anche dei singoli soci che non mi sembra sia sostenibile qui da noi, in questo tempo, per quanto pochi siamo.
Da questa discussione mi sembrano questi gli interventi più densi di significato, a parte le sempre affascinanti "pennellate" di Fischer e il preciso-dotto punto di vista di MotomSS, che mi rincuora in quanto ho sempre pensato, da ignorante ma neofita attento e curioso ciò che lui afferma, e questo non vuol dire che di leggerezze io non ne abbia commesse e dette, basta pensare alle valvole ruote posteriori che avevo la pretesa di allineare.
Tornando al discorso CRIC con tutto ciò che questo può rappresentare dico che ero pronto a proporne-crearne uno nel palermitano, con le belle chiavi speciali a disposizione degli appassionati, la documentazione tecnica che questo straordinario club ci mette a disposizione e tutto il resto necessario affinché anche una piccola comunità come la nostra potesse trovare conforto tecnico e culturale. Per i motivi espressi da Sting64 l'idea si è sciolta come neve al sole e con essa la possibilità di crescere cercando di coinvolgere i pochi meccanici volenterosi e seri (spesso anche strangolati da meccaniche di tipo alieno come quella economica
) quindi si naviga a vista e si continua a vivere la passione come pare ad ognuno di noi ma non v'è dubbio che imparare a conoscere e ad'operare sulla meccanica (a qualsiasi livello) della DEA sia un fatto di cui andar fieri!..questo completa la figura di cultore di un'oggetto d'epoca e non il contrario. Questa non è, come ama dire a ragione il nostro amico Davide, una
opinione personale ma un fatto.