Il collaudo del Di.Ra.Vi. avvenne nel 1959, anche se il progetto è dei primissimi anni '50, tanto che a Bertoni fu chiesta una cloche per la DS, non un volante.
L'idea alla base è l'azzeramento dei tempi di reazione del conducente, ovvero la possibilità di sterzare prima, "mangiandosi" metri di strada grazie al risparmio del tempo necessario alla rotazione del volante.
Poi, com'era nella natura di Magès, il progetto ha preso un'altra direzione: ripensare da capo lo sterzo della vettura, risolvendo uno ad uno in maniera inedita i vari problemi connessi alla sterzatura.
Ecco quindi arrivare un dispositivo, il Di.Ra.Vi., dove le ruote non sono connesse meccanicamente al piantone dello sterzo, presente solo come garanzia d'emergenza, perché prima del suo intervento è l'idraulica a gestire la sterzata, con una potenza tale da rendere impossibile per qualsiasi ostacolo deviare la traiettoria del veicolo. Tutto nel Di.Ra.Vi. è artificiale: dal riallineamento (anche a veicolo fermo) alle reazioni al volante, tutto è determinato dal circuito idraulico principale coadiuvato da un regolatore centrifugo che "informa" il sistema della velocità del veicolo, parametrando la forza di ritorno in linea retta che cresce con la velocità del veicolo, opponendosi a manovre troppo disinvolte del conducente.
Sulla DS, il rapporto di demoltiplicazione (1959) scelto fu di 1:1 con la conseguenza che i collaudatori dissero ai progettisti "voi siete scemi" ed il progetto archiviato per il veicolo "S" (come Sport), già in nuce, cui sarebbe dovuto andare anche l'Antigite, sperimentato sulla stessa DS, capace di annullare l'inclinazione laterale del veicolo.
Lo sterzo DS, invece, subì ben poche modifiche nel corso degli anni: che io sappia, fu variata una sola volta l'assistenza (riducendola) intorno al '66 per l'arrivo della DS21: i collaudatori stimarono infatti che lo sterzo della DS19 sarebbe risultato eccessivamente leggero in velocità, al punto di risultare pericoloso.