Mi scuso con gli amici Almauri65, Martini e ladeabendata per avere cancellato i loro interventi relativi alla mancata "affissione" dell'articolo trovato su "La Repubblica" da Almauri65. Ho cancellato quegli interventi solo per rendere più leggibile il Topic in oggetto. Eccovi l'articolo.
Da “La Repubblica” dell'8 aprile 2005:
Citroen C6, in nome del mito DS
Cinquant’anni fa nasceva l’auto più originale del mondo. Oggi arriva la sua vera erede
di Claudio Nobis
DS in francese si pronuncia deess e vuol dire Dea. Oggi sarebbe pretenzioso per qualsiasi marca assegnare un simile nome a un nuovo modello, ma nessuno fiatò cinquant’anni fa quando, il primo ottobre 1955, la Citroen DS fece la sua trionfale apparizione al Salone di Parigi. Più che altro rimasero tutti senza fiato, comuni visitatori ed esperti del ramo, di fronte alla più rivoluzionaria e innovativa auto che si fosse vista fino a quel momento (all’epoca non si facevano anticipazioni) e che, presumibilmente, sarebbe rimasta tale a lungo. In effetti, la straordinaria DS non perse mai l’appellativo di “futuribile” e ancora oggi basta guardarla per capire il perché: “Mai nella storia dell’automobile un progettista è riuscito a concentrare tante innovazioni e tanti brevetti in un solo modello come sulla Citroen DS 19” scriveva dieci anni fa su Repubblica Alberto Bellucci, acuto e raffinato storico dell’automobile, ricordando che a salone concluso la Citroen aveva già raccolto le prime 10 mila prenotazioni. Molto più che un record per i tempi e per i prezzi.
Ancora un anniversario in vista, dunque, con tanto di associazione, “DS Jubilé 2005”, una festa che si terrà a Parigi dal 6 al 9 ottobre prossimo Ma quell’auto-mito è richiamata più che mai alla memoria dalla nuova ammiraglia della Citroen, la C6 presentata a Ginevra. Una linea molto particolare, pensata per una vettura da 4,91 metri (larga 1,86), con due motori a scelta, un benzina 3 litri 215 Cv è un diesel biturbo 2,7 da 208 Cv, che dovrà portare il peso di una “missione impossibile”: rinnovare il successo della sua antenata. Non sempre gli anniversari sono solo nostalgia.