La guida del cambio semiautomatico era stata da me già descritta nel mio sito (
www.citroends.it forse qualcuno se lo ricorda...).
Non vi offenderete se riprendo - aggiornandole - quelle parole...
Come si guida?
Osserviamo per incominciare la disposizione delle marce, ovvero le posizioni possibili della fatidica levetta. Quello che sembra un curioso esoterismo, ovvero il comando del motorino di avviamento tramite la leva stessa, nasconde in realtà una esigenza di sicurezza: il motore viene necessariamente avviato con la leva del cambio in posizione di folle. Per costruzione, infatti, in assenza di pressione idraulica il cambio si riporta sempre in posizione neutra; facile immaginare le conseguenze altrimenti di un avviamento del motore con la leva in posizione, ad esempio, di prima velocità, non appena la pompa, girando, ripristinasse la pressione di esercizio e conseguentemente il comando di innesto della marcia "prescelta". Come ulteriore sicurezza, ma anche per tenere la frizione disinnestata ed evitare al motore freddo ed inizialmente poco lubrificato di trascinare inutilmente gli ingranaggi del cambio, Citroen raccomandava di avviare il motore freddo tenendo il piede sul freno, senza toccare l'acceleratore.
Prima e retromarcia sono disposte in fondo, una di fronte all'altra. Questa disposizione è pensata per le manovre ed i parcheggi. Una DS ben regolata, come abbiamo appena detto, esegue le manovre (in piano) con l'ausilio del solo pedale del freno, senza neanche sfiorare l'acceleratore. Per partenze e manovre in forte pendenza, vero spauracchio dei guidatori di semiautomatico, è prevista una procedura che invero richiede un minimo di esercizio: in questo caso (e solo in questo!) il pedale del freno va infatti manovrato con l'ausilio del piede sinistro, cosa che richiede un minimo di sensibilità dello stesso. Solo così, infatti, è possibile usare il destro per accelerare leggermente, come in una qualsiasi partenza in salita. Il pedale del freno, rilasciato molto gradatamente, si comporta come un pedale della frizione, consentendo l'avvio del veicolo anche su forti pendenze. Nulla è sfuggito ai progettisti Citroen! (però quando ci provate assicuratevi che intorno non ci sia nessuno...)
Veniamo alla guida vera e propria. Provenendo dalla guida di una vettura con cambio manuale, è necessario un breve periodo di assestamento per modificare alcuni gesti che facciamo ormai istintivamente. Nel cambio Citroen, la frizione viene disaccoppiata nell'istante in cui iniziamo a muovere la fatidica levetta. Il nostro piede destro è però abituato a sollevarsi dall'acceleratore qualche istante prima, quando noi premiamo la frizione, prima di toccare il cambio. Parte dell' "effetto canguro" , le prime volte, sarà dovuto a questo. Dobbiamo abituarci a pazientare un istante di più col piede sul gas.
Il segreto, poi, soprattutto all'inizio, è non avere fretta. La leva del cambio non scotta e non è radioattiva, non bisogna temere di averla in mano.
Per il passaggio dalla prima alla seconda, portate la leva in folle, rilasciando l'acceleratore. Dopo un istante (la pausa è importante!), inserite la seconda, dando contemporaneamente un po' di gas. Con calma. Le prime volte si farà sentire il canguro, ma poi riuscirà. I passaggi seconda-terza e terza-quarta sono più sempici, solo agite sempre senza fretta. Per scalare le marce, il trucco sta nel non togliere il piede dall'acceleratore, na abbiamo già parlato. Per il passaggio più difficile, dalla terza alla seconda, in alcuni casi sarà addirittura necessario accelerare leggermente, specialmente se ci trovavamo a basso regime. Non scalate MAI la marcia mentre siete in frenata, il cambio "leggerebbe" questo come una vostra intenzione di fermarvi e non innesterebbe la frizione! Trovarsi in folle quando ci si aspetta l'effetto frenante della marcia più bassa non è piacevole. Anticipate se è il caso la scalata e frenate solo in un secondo tempo (è il caso tipico di una strada in discesa con i tornanti). Avvicinandovi ad un arresto o ad un semaforo fermatevi tranquillamente in seconda (o in terza, se arrivavate veloci), quindi mettete sempre in folle.
Con la pratica scoprirete che è possibile "accelerare" le operazioni. Se infatti il tempo di "cambiata" è fisso indipendentemente dalla velocità di spostamento della leva (ed è piuttosto veloce), siete voi con l'acceleratore che controllate il tempo di riattacco della frizione. Ecco che è possibile tenere una condotta "sportiva" (visto il propulsore le virgolette sono d'obbligo) oppure partire sgommando (sconsigliato per la salute di giunti e trascinatori...). Durante i vostri esperimenti, se avete passeggeri osservateli sempre. Se li notate appesi come oranghi alle maniglie sui montanti centrali, il canguro non è ancora addomesticato. Ricordate però che la causa potrebbe non essere il cambio: è infatti buona norma per l'autista di turno non sballottare i passeggeri come sacchi di farina, ma condurre la divina attraverso le curve prevedendo inerzie e spostamenti di massa. Malgrado le sospensioni che perdonano tutto, le leggi della fisica valgono ancora. L'avere una divina sotto al popò non vuol dire essere esentati dal saper guidare, fate un po' di pratica in un grande piazzale con il volante ed i trasferimenti di carico in curva, vi accorgerete quanto è divertente tenere orizzontale la balena e -alla lunga- quanto si risparmia in gomme e convergenza.