Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #15 il: Novembre 10, 2012, 10:55:27 am »
Bravo JB, come sempre il nostro miglior ambassadeur  [:kiss] [:clap] [:clap] [:clap] [:clap] [:clap]
"La route doit redevenir pour l'automobiliste, à la fin du XX siècle, ce qu'était le chemin pour le piéton ou le cavalier: un itinéraire que l'on emprunte sans se hâter, pour se distraire et voir la France." (Georges Pompidou)

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Offline fischer

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #16 il: Novembre 10, 2012, 11:13:32 am »
Mon cher, chapeau!  [:clap] [:clap]

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Offline IDcronio

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #17 il: Novembre 10, 2012, 03:13:15 pm »
Mannaggia a me apro solo ora questo topic.. [o:o:]

Complimenti a Ciccio e Claudio!! [:clap] [:clap] [:hello]

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Offline ORAZIO

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  • ci saro' anch'io in olanda (se campo...)
Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #18 il: Novembre 10, 2012, 03:46:47 pm »
Un grande elogio a Ciccio per la maniera che ha di gestire le manifestazioni in genere.
Riesce a mettere a fuoco l'obiettivo DEA in contesti estramemente lussuosi ed ed elaganti.BRAVO!
 Mi avrebbe fatto tantissimo piacere partecipare a questa interessante serata.Spero in una replica [:hello]

Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #19 il: Novembre 10, 2012, 05:05:28 pm »
Orazio, ormai la foto la potresti cambiare no? O quantomeno il "pensiero poetico" in calce!!! :) :)

Ormai abbiamo visto che ci sei campato fino in Inghilterra!  ;D ;D ;D

Ora, decidi tu quello che vuoi fare......   [:fiu] [:fiu] [:fiu]
La differenza tra un genio e uno stupido e' che il genio ha i suoi limiti. A. Einstein
meditiamo gente.......meditiamo.

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Offline dandy

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #20 il: Novembre 10, 2012, 06:44:35 pm »
Complimenti a Ciccio perchè oltre ad avere il buon gusto di mettere insieme delle belle situazioni, ha la capacità di aggregare le persone con la sua grande ospitalità e simpatia.
Ps. Ciccio devi dire alla radio che il grandangolo della loro telecamera allarga troppo le immagini!!  ;D ;D
Pss. complimenti alla bionda conduttrice!!
Anselmo
 [:hello]

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Offline ERIKKE

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  • ...mai rubare il rabarbaro in barba a un barbaro..
Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #21 il: Novembre 10, 2012, 07:06:46 pm »
Ma c'è una registrazione dell'intervento di fisch?

 [:hello]

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Offline CICCIO

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #22 il: Novembre 11, 2012, 06:56:31 pm »


Ieri sera ancora una volta la DS è riuscita a stupire




Alcuni dei presenti mi hanno raccontato di averla posseduta, ne conservano ancora oggi un ricordo appassionato, mi hanno raccontato le loro esperienze con questa automobile con un enfasi che difficilmente si usa per le cose materiali.



 
Il mio ringraziamento va alla nostra immensa Ilaria nazionale, al nostro Fischer, e al nostro Havrais per aver scritto questo bellissimo pezzo, letto durante la serata. [:inch] [:inch] [:inch]





1971. Notte. Pioggia. Autostrada. Francia.

Un’autostrada sotto la notte di Francia non è uguale alle altre d’Europa. E’ in effetti il simbolo di un paese che ha appena raggiunto il pieno sviluppo e si gode una serena prosperità: e lo fa senza tralasciare una certa raffinatezza, ben rappresentata in questo momento storico dal suo presidente, Georges Pompidou, intellettuale e viveur.

L’autostrada sotto la notte di Francia è veloce: non ci sono limiti.

L’autostrada sotto la notte di Francia è nuova, appena completata: si chiama Autoroute du Sud, collega Parigi alla Costa Azzurra, ed è la prima vera arteria moderna ad attraversare il paese.

Soprattutto, però, l’autostrada sotto la notte di Francia è gialla: guardatela bene, sotto questo diluvio. E’ un fiume di luci di automobili: a destra, rosso. A sinistra, giallo. Non bianco. Fino al 1992, le automobili francesi hanno montato solo dei fari gialli intensi, splendida metafora di un paese che ha sempre cercato di distinguersi. Il giallo riscalda, regala ai paesaggi e alle strade un’atmosfera romantica, sa di pellicola, sa di cinema, sa di un’epoca.

Dopo una curva, però, dietro di voi all’improvviso di fari gialli ne spuntano quattro. Doppiamente francesi. E non sono lì immobili: si muovono, seguono il percorso, non meccanicamente ma con l’intelligenza di uno sguardo vivente. Lampeggiano frenetici sulla corsia di sinistra a 190 all’ora, chiedono strada, pretendono spazio, libertà, velocità! E lo fanno non con arroganza, ma con la consapevole e raffinata superiorità di chi pretende e merita un diritto, qualcosa che gli spetta per natura: il diritto alla velocità. E così fate largo e vi sorpassa in una nube d’acqua un vascello che vola morbido sulla strada, uno squalo dagli occhi di luce, lanciato in avanti a godersi l’apogeo della sua epoca. E poco dopo “scompare nel buio, lasciandovi solo il ricordo di una potenza fantastica e di un’eleganza accecante, il senso di potente sicurezza che danno le astronavi disegnate per attraversare le immensità spaziali.”

Velocità pura, folgorante, logica. Questa è la Citroën DS negli anni ’70, la DS della maturità.

Eppure, tutto è iniziato molto tempo prima: è al Salone di Parigi del 1955 che compare per la prima volta, dopo 17 anni di lavoro intenso e segretissimo, questo oggetto che il semiologo Roland Barthes non esita a definire come “caduto manifestamente dal cielo”.

La DS 19 è un'autentica rivoluzione nel mondo dell'automobile e, con la sua personalità (perchè di questo si tratta) elegante ma eccentrica, artistica e innovativa ma anche testarda, non poteva avere patria diversa dalla Francia e città natale diversa da Parigi. Nei mesi successivi questi nuovi “Nautilus” cominciano a danzare sui boulevards, a salire e scendere ai semafori della Capitale in sospiri e soffi riequilibrando l'assetto, a galleggiare sul pavé, a riflettersi vanitosi nelle vetrine del centro.

Eppure la DS non è automobile per la città: è invece sulle ampie e libere routes nationales che trova la sua essenza, è nel volare tra le colline e i vigneti che sembra davvero felice, è nell'attraversare i villaggi e i borghi alla ricerca di una locanda per la notte che il suo guidatore l'apprezza davvero.

Dalle vetrate, ampie come mai si son viste su un'automobile prima di allora, il viaggiatore si gode quello che il geografo Jean-François Gravier chiama il “deserto attorno a Parigi”: campagne incontaminate, tranquilli paesi, foreste millenarie, scoscese costiere alla scoperta di un Paese dai ritmi e dai costumi ancora pienamente rurali.

Accessorio indispensabile nella tasca della portiera è ovviamente la Guida Michelin, altra icona dell'Hexagone: una bibbia della gastronomia e del meritato riposo durante il viaggio. Il buon gusto è elemento cardine del turismo alla francese. Il paese viene così attraversato con consapevolezza in lungo e in largo, con una guida rilassata fino all'esasperazione, inedita, dolce, precisa: con un dito si cambiano le marce, con un solletico al pedale del freno si rallenta, con un tocco lieve del volante monorazza s'imposta la virata e la carrozzeria filante s'inclina elegantemente a seguire con sicurezza il volere del suo pilota, come un destriero al suo cavaliere.

Vitesse, confort, sécurité: con queste tre parole, raffinati dépliants illustrano alla clientela borghese e ansiosa di riprendersi la civiltà del viaggiare le peculiarità della DS.

Vero e proprio laboratorio viaggiante, frutto della fantasia, dell'audacia e della tecnica pura più che del marketing, il suo successo è il tributo più evidente alla filosofia anticonformista se non tendente al folle della Citroën.

Solo questa marca, figlia della lungimiranza e dello spirito innovatore del suo fondatore, avrebbe potuto accogliere e sostenere il più sincero e umano desiderio di progresso dei quattro padri della vettura: un istrionico ingegnere aeronautico, uno scultore, uno scienziato autodidatta e un dirigente tanto ambizioso da sacrificarsi in una vettura sperimentale all'inizio dell'avventura.

Sospensione idropneumatica ad assetto costante, trazione anteriore, servosterzo, freni a disco servoassistiti e ventilati, ripartitore di frenata, cambio semiautomatico, carrozzeria aerodinamica a deformabilità programmata, ampio uso di materiali plastici e leggeri, pneumatici radiali e asimmetrici e fari orientabili sono solo alcune delle innovazioni portate dalla DS all'automobile moderna.

Avanti vent'anni sulla concorrenza da un punto di vista tecnico ed estetico, avanti vent'anni sui poteri pubblici per la nonchalance con cui cancella ogni ostacolo, ogni buca, ogni strada mal tenuta, la Dea - questo il suo soprannome più degno, dal francese “déesse” - proprio per vent'anni attende paziente che la Francia che la circonda e l'adora recuperi il suo ritardo.

Le fa la corte nientemeno che Charles de Gaulle, eroe della Resistenza e uomo simbolo della V Repubblica: la DS sarà al suo servizio per tutta la durata della sua presidenza, vettura ufficiale di tutti i suoi spostamenti, devota alla Marianna al punto da salvare la vita al Generale in un attentato nel 1962.

Non mancano a sprofondare sul suo sedile di guida attori, artisti, politici, cantanti, avvocati, medici, giornalisti, dirigenti d'azienda e padri di famiglia.

Anno dopo anno la Dea si evolve tecnicamente ed esteticamente pur senza mai perdere la sua identità: vettura diffusa, occupa la scena pubblica attraversando periodi importantissimi, cui dobbiamo parte della società europea odierna.

Gli storici li hanno chiamati “les trentes glorieuses”: decolonizzazione, ricostruzione, sviluppo economico, maggio '68, crisi petrolifera e rivoluzione sociale e dei costumi. Eccola quindi protagonista del cinema: da Louis de Funès ad Alain Delon, da François Truffaut a Claude Lelouch. Come non venire ispirati da forme così caratteristiche, che suscitano impressioni da Nouvelle Vague? Per non parlare di libri e fotografie francesi di ogni genere e tipo, oltre che dei ricordi di chi all'epoca la possedeva gelosamente. La DS, fatto raro per un bene di consumo, entra di diritto nella simbologia comune di una grande nazione, fino a finirne sui francobolli.

Per il suo impatto storico e sociale, per la sua lungimiranza che la rende tutt'oggi non d'epoca ma piuttosto fuori dal tempo, per le sensazioni completamente emotive che riesce a regalare ai suoi estimatori, per l'invito al Viaggio e alla Scoperta che offre ad ogni avviamento, impregnata di una filosofia del gran turismo e della raffinatezza che è patrimonio genetico del Paese che le ha dato i natali, la DS è auctoritas della cultura dell'automobile, concetto che ha contribuito a fondare e che oggi vede scomparire dietro al conformismo e alla banalizzazione del trasporto.

Numerosi sono ancora oggi i devoti alla Dea e non solo in Francia dove, non appena viene avvistata, suscita immediatamente sorrisi, orgoglio e ricordi. Questa vettura suscita entusiasmo anche nei più giovani ed è uno dei pochi prodotti dell'industria automobilistica che possa vantare delle velleità artistiche. Una scultura in movimento, un'esemplare ambasciatrice della cultura d'Oltralpe che renderebbe ancora fiero il grande Malraux.

E allora, se un giorno nelle vostre notti sulle strade del continente sarete rincorsi e superati da quegli enigmatici quattro fari gialli, lanciatevi anche voi all'inseguimento del sogno di Francia: viaggio, cultura, raffinatezza, Europa.


                                                                                                              Matteo Albertini

                                                                                                         Consigliere  IDéeSse Club



« Ultima modifica: Novembre 11, 2012, 07:00:34 pm da CICCIO »

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Offline CICCIO

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #23 il: Novembre 11, 2012, 07:20:25 pm »
Ps. Ciccio devi dire alla radio che il grandangolo della loro telecamera allarga troppo le immagini!!  ;D ;D
Pss. complimenti alla bionda conduttrice!!
Anselmo
 [:hello]

Sicuramente la telecamera è difettata, secondo me invertendo le polarità funziona meglio e magari così riprende la mia silhouette naturale  ;D ;D ;D

Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #24 il: Novembre 12, 2012, 10:55:49 pm »


                                                                                                              Matteo Albertini

                                                                                                         Consigliere  IDéeSse Club


Incredibile, davvero non si è addormentato nessuno?  ;D
"La route doit redevenir pour l'automobiliste, à la fin du XX siècle, ce qu'était le chemin pour le piéton ou le cavalier: un itinéraire que l'on emprunte sans se hâter, pour se distraire et voir la France." (Georges Pompidou)

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Offline CICCIO

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #25 il: Novembre 13, 2012, 09:17:29 pm »

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #26 il: Novembre 13, 2012, 09:18:58 pm »

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Offline CICCIO

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #27 il: Novembre 13, 2012, 09:19:50 pm »

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #28 il: Novembre 13, 2012, 09:20:37 pm »

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Re: Diner avec la Dame - 10 novembre - Martina Franca
« Risposta #29 il: Novembre 13, 2012, 09:21:31 pm »