Si è chiusa poco fa la seconda giornata dedicata al 110° anniversario della nascita di Flaminio Bertoni.
Ieri c'è stata la conferenza a Villa Recalcati, alla presenza di numerosi giornalisti, dedicata alla figura dello stilista ed alle tendenze attuali. Tra gli altri, hanno parlato Henri Dargent, Olivier de Serres, Massimo Borio ed il designer Fumia, con un interessante contradditorio (fino ad un certo punto, perché si davano sostanzialmente ragione) tra quest'ultimo e Borio sulle colpe del marketing sull'appiattimento del car design.
Per noi è stata un'occasione per registrare un'intervista di un'oretta a Dargent su diversi temi, intevista molto particolare grazie alla disponibilità di Camillo Saini che ha gestito in prima persona il dibattito.
Saini e Dargent non si rivedevano dagli anni '60 ma ci hanno messo un attimo a riallacciare gli spinotti della memoria ed hanno ricostruito perfettamente la delicata (ed intricata) fase storica del periodo 1970-1975.
Una storia lunga e complicata, ne riparleremo.
Quasi del tutto assenti gli appassionati, ma era venerdì: quasi normale, visto che la gente spesso di venerdì lavora :-)
Oggi era invece il giorno del tour del lago in Citroen d'epoca. Alle 9:30 eravamo davanti al Museo Bertoni ad aspettare i radunisti. E' arrivato Corrado con la sua 2CV verde, un amico dal Ticino con una Acadiane, un medico con la DSuper che fu di Leonardo Bertoni (che aveva sentito per caso dell'evento ma che è fuori da ogni giro citronico) e un Socio IDéeSse che ha in programma l'acquisto di una DS ma che per ora gira in AMI6 Break e... basta.
Alla fine del giro, al ristorante ci aspettava Zap, con quale abbiamo fatto una interessantissima discussione sullo stile di DS e CX, sempre con Dargent e De Serres, ho scoperto così un anedottoto spettacolare che spiega perché la plancia delle ultime DS sia così "slegata" dal design della vettura.
Resta per me incredibile come nessuno si sia presentato al raduno in memoria di Flaminio in una zona così densamente popolata da citroenisti ed appassionati che pur si sono mossi spesso in occasioni del genere.
Gli elementi c'erano: il meteo era fantastico (vedrete le foto), il pranzo idem, il tour anche.
Davvero un peccato, Flaminio Bertoni meritava di più.