Beh, perfettamente in linea con l'ambiente dell'epoca.
Brochure psichedelica.
I tratti della pubblicità, che tende per necessità commerciale a ingraziarsi un certo tipo di clientela, sono interessanti nel leggere quali appetiti vengono stimolati nel target di clientela stessa. E qualche anno dopo individuano questi aspetti meglio di qualunque testo che cerchi di spiegarli.
Curiose anche le scelte aziendali nel destinare un certo prodotto a una certa clientela, contestualizzandolo quindi, dandogli un'appartenenza e delle proprietà che magari trascendono il concetto progettuale su cui il prodotto stesso è stato conformato in origine.
E allora, rimanendo in casa Citroen, si scoprono già alcune cose interessanti.
Confronto questo depliant cona quello della Dyane, il vecchio "Dyane6 contesta". Più o meno coevi, si rivolgono entrambi a un pubblico giovane ma diviso in due target estremamente differenti: la 2cv viene individuata come l'auto studentesca di chi desidera discutere di cultura con un sottofondo di rock e un "viaggetto" a portata di mano; la Dyane invece diventa un'utilitaria molto più operaia, tutta eskimo e sindacato, per chi è pronto a scendere in piazza e a protestare di gran voce.
Curioso, no?