Ciao Giuseppe, agli amici britannici abbiamo già segnalato le madornalità "made in babelfish" quando ci hanno inviato il programma, loro imperterriti l'hanno stampato e distribuito a Roma.
A Vallelunga gli abbiamo nuovamente segnalato gli errori col solo risultato di farli ridere un po', anche una nostra successiva email col testo corretto non pare (almeno ad oggi) aver sortito effetto alcuno...
Per quel che riguarda il livello di soddisfazione dell'oganizzazione, diciamo che abbiamo molte cose di cui essere felici, in particolare segnalo
- il livello di soddisfazione generale del pubblico, testimoniato da moltissime telefonate ed email di ringraziamento. C'è chi si spertica in lodi tipo "meglio di Roma neppure Clermont". Non chiediamo tanto, grazie a tutti per i complimenti, assicuro che sono graditi quanto le critiche costruttive.
- la partecipazione dei Club italiani all'organizzazione, in particolare IDéeSse, 2Cv e Bicilindrici: questi tre club hanno dato l'anima ed un sacco di persone per lo staff, gli altri hanno collaborato portando i loro Soci: gli equipaggi italiani erano 894, un dato SENSAZIONALE per il nostro Paese. Grazie di cuore!
- la collaborazione dei Club francesi, primo tra tutti l'Amicale Citroën de France col suo Presidente Laurent Moret de Rocheprise: hanno portato 979 vetture organizzando carovane e noleggiando interi traghetti. La partecipazione gallica è stata straordinaria.
- l'ottima sinergia tra personale professionista [poco]retribuito (gli uomini della For Sound per primi), gli studenti [simbolicamente]retribuiti ed i volontari dei Club: era facile creare frizioni e attriti, invece tutti hanno lavorato senza mai guardare l'orologio, alle volte facendo due turni di otto ore consecutivi perché tutto funzionasse. Era una delle cose che più mi preoccupavano, invece tutto è filato molto liscio. Anche le differenti anime del citroënismo storico nazionale hanno dato prova di saper convivere e lavorare assieme. Un passo da gigante per il RIASC.
- le persone chiamate a svolgere ruoli chiave nello staff: tutti hanno fatto benissimo il proprio lavoro ed hanno sopperito con italico ingegno a qualche -inevitabile- carenza organizzativa.
- il funzionamento delle strutture dentro all'autodromo: dal personale di pista alla sicurezza, dal centro medico (che fortunatamente ha dovuto intervenire su un'unghia rotta, un boccone di traverso, una lieve craniata sulla porta di un furgone -unico infortunio dello staff- ed una scottatura da acqua calda al camping) al gruppo di controllo delle iscrizioni e accesso.
- la straordinaria performance di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti del venerdi 15 agosto: una cosa da accapponare la pelle! Lo dico? Ma si: la più bella voce italiana accompagnata dalla maestria di Ferruccio Spinetti nella magia del titanico palco Citroën (chi di voi ha riconosciuto il palco del primo maggio? E' la stessa struttura, ridotta in sezione e senza i teli di copertura!) sotto alla luna piena di ferragosto. Un evento che da solo valeva il biglietto. Petra a spettacolo finito ha voluto visitare il museo ICCCR, in questi giorni sta trattando l'acquisto di una DS tutta sua... che ve lo dico a fare?
- il discorso del Direttore Generale di Citroën Italia, Jean-Philippe Imparato, veramente impressionato dall'evento che ha parlato "a braccio" sul palco facendo dichiarazioni anche importanti per il futuro della collaborazione tra i Club e Citroën. Altri complimenti sono arrivati da Philippe Zimmerman, direttore R.E. di Citroën Svizzera, anche lui entusiasta della location e dell'organizzazione.
- l'officina voluta, allestita e gestita dal vulcanico Otello Tosi che ha lasciato la sua bella Rimini per infilare le mani nel grasso dei motori dei partecipanti alla manifestazione (oltre 150 auto in tre giorni!) riuscendo a rimettere in strada un tot di vetture. Grazie Otello!!!
- il rapporto con le forze dell'ordine (i Carabinieri di Campagnano per capirsi) imporntato da subito alla collaborazione ed alla prevenzione: dal 13 agosto giorno d'apertura del camping al 19 giorno di chiusura è filato tutto liscio, con l'unica (alla fine insignificante) eccezione d'uno screzio tra il personale volontario di pista ed un radunista che rifiutava di attaccare il bollino-pass sul parabrezza.
e potrei andare avanti.
Mi fermo per passare a quello che ci è piaciuto di meno
- prima di tutto la ristorazione: bistecche tipo chewin-gum, filetto al brunello che sembrava il lesso della nonna (riscaldato), disguidi sulla numerazione e l'assegnazione dei tavoli e mille problemi di coabitazione con le altre attività di ristorazione presenti sul paddock centrale di Vallelunga. Ci siamo rimasti molto male, soprattutto per la fama (eccellente) del catering scelto e per l'amicizia di lunga data che lega diversi di noi col ristorante a cui fa capo la struttura. E' andata com'è andata.
- l'impossibilità già dal sabato di far mettere le auto nelle sezioni di pista loro dedicate: vuoi perché i cartelli piacevano così tanto che sabato mattina ce n'erano meno della metà (non potevate aspettare domenica sera?), vuoi perché al citroënista risulta inconcepibile dover parcheggiare dove gli dice lo staff, le DS erano con le SM, le 2Cv con le Traction e addio all'esposizione tanto carina che si era vista venerdi.
- la carenza di auto sulla pista: il braccialetto a 5 euro e Roma, la città più bella del mondo a meno di venti chilometri, un richiamo cui era difficile resistere. Ovviamente questo ha influito anche sul livello di soddisfazione dei radunisti, quindi bene così.
- l'arroganza di alcuni (quasi tutti stranieri) alle casse nel pretendere uno sconto "perché io vengo da lontano". Imbarazzante.
Ed ora quello che è piaciuto di meno al sottoscritto. Il comitato e chi di dovere si pronuncerà con più dati alla mano, ma io temo che la differenza di partecipazione dai vari Paesi non sia un dato casuale: ho detto poco fa che dalla Francia sono arrivati 979 equipaggi. Dato straordinariamente alto, ma quello della Germania (ad esempio) e curiosamente basso: 93 vetture da un Paese che tradizionalmente vede l'Italia come meta delle proprie vacanze. Mi viene il sospetto che non tutto abbia funzionato nella promozione che i Club avrebbero dovuto fare in molti Paesi citronicamente "fertili" come Olanda, Austria, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna che tutti assieme non sono arrivati alla metà degli equipaggi non dico francesi, ma neppure italiani.
Poca fiducia nell'organizzazione italiana? Di sicuro, un certo imbarazzo davanti alla "macchina" che funzionava egregiamente era palpabile già venerdi e dichiarato sabato mattina.
Paura di quel che l'Italia con le sue bande criminali, la Mafia, la Camorra e cos'altro poteva provocare alle loro belle vetture? Probabile: l'immagine -l'avete già detto- del nostro Paese all'estero è quel che è.
Comunque è stata una bellissima festa: le persone che sono entrate nell'autodromo col braccialetto sono state oltre 16.000, dato questo che effettivamente rispecchia le nostre aspettative.
La prossima kermesse è prevista per l'agosto 2009 sulla bellissima pista di Le Mans, l'organizzatore è lo stesso Laurent Moret de Rocheprise che tanto ha fatto per questo ICCCR, io non mancherò di andarci (anche perché nel 2006 ci siamo divertiti un mondo!) e invito tutti gli appassionati di tutti i randelli di Citroën italiani a non mancare quest'appuntamento. Anzi: rendiamo il favore a Laurent ed organizziamo una bella carovana!
A bientôt à Le Mans!