........in merito ai costi ed alla "situazione economica" ho espresso le mie posizioni più volte: la DS è e rimane un "costoso giocattolo" .......... non è indispensabile, non si mangia, non produce reddito (se non per i commercianti di professione o per coloro che per hobby lo fanno) quindi pensare di riparare la macchina con particolari da 5 Euro che possano inficiarne sicurezza (magari non la cuffia sospensione) e funzionalità è un "non senso" a mio avviso...........anche perchè se originali conformi costano 10 volte tanto (parliamo di poco più di 50 Eu.........una cena in trattoria in 2 qui nelle campagne lomelline........forse neanche bastano per una pizza ed un birra sempre per 2 a Milano.....) e riprodotti di qualità accettabile circa 25 Eu............e l'investimento economico da affrontare pare già difficile con cifre di questa portata.........direi che è meglio chiudere subito il capitolo DS ma tranquillamente potremmo dire anche moto, piscina, palestra,pizzeria e quant'altro................tutto ciò con il massimo rispetto per il denaro altrui e le difficoltà economiche vere che spesso impongono dolorosi sacrifici a molti.........ma se non si vuole vedere la realtà per quella che è, se da un lato si deve continuare a sperare di andar meglio dall'altro è opportuno non continuare a sognare............
Esposto la mia
opinabile e magari anche sbagliata opinione...........(e posso aggiungere che avendo a che fare anche con clientela estera, a volte fa davvero dispiacere rimarcare profonde differenze di pensiero e le modalità operative nel gestire/restaurare una DS.....) ci sarebbe, a mio avviso, da considerare alcuni aspetti più tecnici..........per esempio:
- il testare, sto provando, ha dato dei campioni ha......ecc,ecc.......non è un metodo "industriale" di realizzare/produrre qualcosa, ma è un trovare una soluzione ad una data richiesta prendendo come base "fidati, lo ho provato, va bene".............perchè tale fenomeno del "va bene" si sia materializzato non è ben definito (cxxo, esperienza, caso, fortuna).........cioè non ci sono dati tecnologici precisi ripetibili che consentano una riproducibilità in migliaia di pezzi a qualità costante.........due lotti prodotti a 6 mesi di distanza, pur essendo parenti.......non sono gemelli!
Sono consapevole che studiare prima il processo, poi materiali,condizioni di lavoro, fenomeni esterni al pezzo, aspettativa di durata dello stesso costa un sacco di soldi...........sono anche consapevole che i disegni degli stampi non ci sono più e quindi si è dovuto lavorare "al contrario" partendo da un pezzo già fatto (magari neppure originale nuovo) e che questo metodo abbia prodotto "distorsioni" del tipo "fotocopia della fotocopia".................tutto ciò, comprese decine di campionature provate in officina (non sulle macchine dei clienti!) e poi buttate, costa una barca di denari che difficilmente si possono recuperare producendo piccoli lotti di diverse migliaia di pezzi..............CITROEN prima e PSA poi avevano/hanno la potenza finanziaria per farlo, deve farlo altrimenti può dimenticarsi di vendere automobili............
- infine c'è l'aspetto "prezzo": gli uffici tecnici dei fornitori, di solito, si mettono in compartecipazione con quello del committente e dove uno studia il particolare e l'altro studia l'industrializzazione in base al proprio Know-How tipico aziendale di chi fa lamiere, parti meccaniche,finiture, materiali plastici e gommosi.................se c'è un "buco" nella sinergia e collaborazione, tradotto se uno dei 2 partner fa pedissequamente quello che l'altro gli dice mettendo a disposizione solo le mani e le macchine e non la tecnologia .... o il committente "delega" in toto la realizzazione del pezzo senza conoscere/seguire il processo tecnologico che ci sta dietro, l'azienda realizzatrice avrà come obbiettivo quello di massimizzare il profitto con penalizzazione del mantenimento del livello qualitativo (non sempre è cosi ma spesso si
).
Quanto esposto per dire che se un pezzo costa 50 Eu (numeri a caso) una buona parte di questo prezzo (circa un 25%) è il carico dei costi di studio ed industrializzazione per realizzarlo ridistribuito su di un esiguo numero di pezzi prodotti, ......... il restante 75% lo si può considerare diviso tra un 35% di costo di produzione industriale ed il restante 40% è ciò che rimane disponibile per la vendita e che deve magari anche coprire più passaggi commerciali e spese generali di struttura ed ammortamento...............quindi pensare che una cuffia di buona qualità venduta a 28/32 Eu al pubblico e prodotta in lotti da qualche migliaio di pezzi/anno porti a guadagni di decine di migliaia di Eu a chi le produce ed a chi le vende, è un non voler vedere/sentire alcuna ragione su nulla.........e stupisce ancor di più se chi la pensa cosi, arriva da settori commerciali o di controllo costi produttivi in qualche azienda.
Chiudo (se non vi siete già stufati e mi avete mandato a
) invitando a fare le cose sempre nel migliore dei modi sulle ns. balene.........il metodo discount, pensare di essere particolarmente "malin" negli acquisti potrebbe essere vero in qualche mercatino......ma se non si ha la consapevolezza e la sensazione "tattile" di ciò che si compra si rischia sempre che qualcosa vada storto e se è cosi già con i prodotti di fascia qualitativa migliore, immaginarsi con quelli "discount".................poi saper comprare bene ed al miglior rapporto qualità/prezzo (dove QUALITA viene prima del prezzo!) e assolutamente giusto e se si vuole anche una piccola soddisfazione che ci si può togliere.............ma comprare un tanto al kg proprio no.
Sproloquio personale........hihi