Gli chevroni nel sangue.

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Re: Gli chevroni nel sangue.
« Risposta #15 il: Maggio 26, 2011, 08:26:24 am »
Perchè una volta le navi italiane erano riconosciute ed ammirate in tutto il mondo, Grazie ancora a MarTini. Solo curando il nostro passato e conoscendo il nostro passato possiamo avere la speranza di comprendere cosa fare nel nostro futuro, per i nostri figli.


A costo di passare per off-topic, approvo! Tutti si sono dimenticati persino che sono esistite... e tutti quelli che ci hanno lavorato in passato non hanno più nemmeno qualcosa di tangibile per ricordarsi del loro passato, hanno cancellato TUTTO. Non capisco questa damnatio memoriae. Per questo è importante (citroen compresa) ricordare quello che è stato e conservare il conservabile! W il Centro documentazione storica citroen!  :)  [:clap]

"La route doit redevenir pour l'automobiliste, à la fin du XX siècle, ce qu'était le chemin pour le piéton ou le cavalier: un itinéraire que l'on emprunte sans se hâter, pour se distraire et voir la France." (Georges Pompidou)

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Offline Ugomaria

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Re: Gli chevroni nel sangue.
« Risposta #16 il: Maggio 26, 2011, 04:04:33 pm »

A costo di passare per off-topic, approvo! Tutti si sono dimenticati persino che sono esistite... e tutti quelli che ci hanno lavorato in passato non hanno più nemmeno qualcosa di tangibile per ricordarsi del loro passato, hanno cancellato TUTTO. Non capisco questa damnatio memoriae. Per questo è importante (citroen compresa) ricordare quello che è stato e conservare il conservabile! W il Centro documentazione storica citroen!  :)  [:clap]

Caro Matteo, sei sensibile e colto come sempre. Ti consiglio una lettura veloce e "verace", un libro dove potrai trovare tutto il rapporto fra l'uomo e la nave, fra il lavoratore e il mare (visti da terra):
http://www.bol.it/libri/Sulla-spiaggia-di-la-dal-molo/Mario-Tobino/ea978880445388/
Sulla spiaggia e di là dal molo, del grande Mario Tobino, narratore che io amo.

Mi scuso per l'Off-Topic

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Offline Achab

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Re: Gli chevroni nel sangue.
« Risposta #17 il: Maggio 26, 2011, 05:33:28 pm »
Mi permetto di aggiungere a quanto già avete correttamente detto, una piccola considerazione personale; diversi sono i modi per contrarre il virus che riempie il sangue di chevroni.
Di certo l'essere, in qualche modo, fautore delle fortune ed imprese della marca ai suoi albori è stata la via più diretta; il Sig. Gregorio ci fa emozionare anche perchè insieme ci mette l'orgoglio delle proprie vicende lavorative personali e quella umana e struggente nostalgia per gli anni della giovinezza passata. Onore e rispetto a lui.
Ben sapendo qual'è il volano che muove la mia passione e devozione per gli chevrons, oggi decisamente io non vorrei essere al suo posto, lavorativamente parlando; proprio perchè raccolgo le vostre giuste parole sulla perdità d'identità del lavoratore moderno, qualunque sia la sua mansione in azienda.
Il volano in questione è la fantasia; fin da piccolo sognavo, immaginavo e mi ritrovavo a giocare con i miei piccoli pensieri per ore. Immaginatevi la DS guidata dalla mia insegnante delle elementari, che effetto dirompente poteva innescare nella mente fervida di un bimbo; per non parlare poi delle CX con la lunule che pareva la plancia di un'astronave e i meravigliosi "monorazza" ,degno timone di astronavi immense ed inarrivabili agli occhi di noi bambini.
Gli chevroni mi sono entrati nel sangue perche' mi hanno aiutato, insieme alle mie letture e a tutti i miei interessi a pensare a sognare; infine ad essere libero.
La libertà è la sensazione più ricorrente che provo quando guido una delle mie "vecchiette" ; in un mondo come il nostro, pensare e sognare, anche facendo un mestiere che ci lascia indifferenti, (ma dovemo pure magnà...) ci permetterà certamente di rimanere umani.
Spero che, se se avrò la fortuna di averne, mio figlio possa divenire citroenista.
En avant.

PS: Perdono per l'Iliade che ho appena postato  ;D   
Troverete Achab a bordo della sua balena, lungo le strade del Friuli, a caccia di quelle emozioni che solo lei può offrire...

Re: Gli chevroni nel sangue.
« Risposta #18 il: Giugno 02, 2011, 10:14:43 pm »
La maestra con la DS,che culo [:D],la mia era a piedi,zitella,brutta(e non scherzo..).scatarrava(scusate ma è la verità...)sempre nei fazzoletti quando era in classe e poi in tasca.. [(vomita)] [(vomita)]che bei ricordi ;D

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Offline Ugomaria

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Re: Gli chevroni nel sangue.
« Risposta #19 il: Giugno 03, 2011, 09:00:47 am »
La maestra con la DS,che culo [:D],la mia era a piedi,zitella,brutta(e non scherzo..).scatarrava(scusate ma è la verità...)sempre nei fazzoletti quando era in classe e poi in tasca.. [(vomita)] [(vomita)]che bei ricordi ;D

Mi sa che tu al mattino ti sbagliavi e anzichè entrare a scuola entravi all'ospizio...   [:hello]

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Offline Achab

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Re: Gli chevroni nel sangue.
« Risposta #20 il: Giugno 07, 2011, 03:12:37 pm »
La maestra con la DS,che culo [:D],la mia era a piedi,zitella,brutta(e non scherzo..).scatarrava(scusate ma è la verità...)sempre nei fazzoletti quando era in classe e poi in tasca.. [(vomita)] [(vomita)]che bei ricordi ;D

Pensa che era pure giovine giovine, aveva dei bellissimi capelli lunghi e fulvi e una fisicata mica male. Nonostante avessi 6 anni apprezzavo davvero molto, come del resto il mio babbo che mi accompagnava a scuola.. >:D >:D >:D
Vederla poi arrivare in DS....il top dei top.
Se penso alla mia infanzia, capisco molto di me adulter...emmh volevo dire adulto.... ;D ;D
 [:hello]
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