"Noi" e "Loro"

Solo per invitarvi a dare un'occhiata a questo topic sul forum RIASC

http://www.riasc.it/cgi-bin/citroforum/topic.asp?TOPIC_ID=7362

Grazie per l'attenzione

Maurizio Marini
R.I.A.S.C.
Ufficio Comunicazione

Ciao Maurizio,
l'atmosfera Noi e Loro, l'ho respirata parecchio  all'assemblea annuale dell'IDeeSse e sinceramente, non è piacevole assistere a lotte fratricidi.

Il mio umile parere è che finchè non si riuscirà a spianare quelle banali divergenze, che non portano a nulla se non allo sfascio totale, noi lombardi, da questo autunno saremo obbligati a non poter piu usare la propria auto .... ma non solo per l'inverno perchè da quella data, in Lombardia, diveranno fuorilegge per sempre tutte le euro zero!  ( per chi non ne fosse ancora al corrente )

Nel e per il bene comune, sarebbe utile che ognuno dei club associati, si impegni nei compromessi raggiungendo un accordo senò, veramente il RIASC agli occhi dei suoi iscritti e di tutti, rispecchia purtoppo perfettamente la descrizione data piu volte da Gianluca

La mia è solo un'impressione e spero vivamente di sbagliarmi.

Cordialmente 

Stefano

Iniziativa lodevole quella di Maurizio...Ha tutto il mio appoggio e il mio rispetto.

Peccato però che, messa così la questione, non si capisce bene di chi sia la colpa...

La colpa è dei diessisti che vogliono un raduno monomodello per parlare e vedere solo DS ? La colpa è degli afflitti dalla sindrome del brutto anatroccolo che ogni volta che qualcun altro sale alla ribalta iniziano a piangere stizziti perché anche loro vogliono due riflettori ? La colpa è di coloro che dietro una parvenza di tolleranza quasi gesucristiana vanno poi a naufragare dietro le grappe riservate al club delle id monofaro/monobullone ? La colpa è di chi vuole dare voce e credito anche a chi ha vetture dimenticate da Dio e dagli uomini eccetto i citroenisti ? La colpa è forse degli SMisti che a loro gli importa una sega e si godono le loro regine delle strada, uniche citroen ad avere mai avuto un motore decente ? O forse la colpa è dei duecavallisti e del loro spirito libero che tuttosommato li fa essere così irresistibilmente simpatici ?

Messa così tutti abbiamo ragione e, forse, tutti abbiamo delle colpe. Ma la mia quasi inutile esperienza mi suggerisce che quando la colpa è di tutti, la colpa va a finire che non è di nessuno. E tutto continua sempre come prima...

Ad ogni modo la discussione è gradita, interessante e sicuramente costruttiva. Ed è solo all'inizio. Comunque vada, grazie Maurizio.

Gianluca Salvini
un coglione che al RIASC ci crede(rebbe)

Ma colpa di cosa, scusate?
Colpa di avere gusti e passioni differenti?
Io sono appassionato di DS, e simpatizzante di qualche (pochi) altro modello del marchio.
Come vedo un appassionato di LNA? Allo stesso modo di un appassionato di Peugeot  , o se preferite allo stesso modo di un collezionista di francobolli.
Ovvero una persona che ha un sano e divertente hobby ma molto poco in comune con me.
Non pretendo che il RIASC unisca. Pretendo che il RIASC rappresenti, protegga, valorizzi.
1) Rappresenti tutti, per le problematiche che sono comuni a tutti (legislative assicurative, etc.)
2) Protegga la memoria dei modelli meno diffusi.
3) Valorizzi i modelli e le vetture di maggior pregio, mettendole in evidenza quando serve rappresentare la storia del marchio.
Questi sono i valori comuni, insieme a quel buffo simbolo con due cuspidi che puntano sempre in alto.

E lo deve (dovrebbe) fare senza farmi sentire in colpa perchè mi piacciono le DS e non m'importa nulla del 90% delle altre citroën...
Mi dispiace gianluca, non ho e non intendo addossarmi alcuna colpa.
Admin 

Io ho solo risposto ad un post a reti unificate del responsabile ufficio comunicazione del RIASC. In questo post evidentemente qualche colpa per l'aria aleggiava. Non so in quale mio passaggio ti sei sentito tirato in ballo tu, Marco Admin, però ritengo che tu mi abbia frainteso.

Ad ogni modo le discussioni servono anche per questo.

A mio modo di vedere, un conto è il RIASC con il suo compito doveroso di censire, catalogare, salvaguardare l'intero patrimonio storico del marchio dal 1919 all'anno ... che il RIASC ha deciso.

Un conto sono i singoli club di modello, composti da soci che sono appassionati di quel/quei modello/modelli, con le loro passioni, interessi, etc.

Io - per esempio - alle auto prodotte dalla seconda metà degli anni '70 non riesco ad appassionarmi ...

Detto questo, parlando di vetture storiche, la storia ha già deciso quali sono le auto fondamentali per la storia di questo marchio come lo ha deciso per gli altri marchi. Questo però non impedisce ad alcuni alfisti - per esempio - di conservare comunque - e meritoriamente - un'Alfasud Giardinetta.

Insomma ad ognuno la sua storica a dispetto dei miti e delle mode.

(...)
Mi dispiace gianluca, non ho e non intendo addossarmi alcuna colpa.
Admin 

Non ho capito il senso del tuo topo...
Perchè "difendersi" da un'accusa che nessuno ha mosso? Mi sembrava si stesse parlando in generale...

Vabbè, ho detto come la penso "di là". Non frammento ulteriormente la discussione che, visto che si tratta di Riasc, trova luogo più corretto sulle pagine dell'altro forum.

Rispondevo a Gianluca, che si chiedeva di chi è la colpa, appunto.
Perchè il discorso iniziato di la' suona come <<siamo tutti uguali dobbiamo essere tutti insieme>>.
Io ritengo che dobbiamo avere un riferimento comune, ma i modi di vivere la passione sono diversi, a volte troppo, e "forzarci" a convivere porta solo ad acuire le discussioni, e ad accentuare il "noi e loro". Così poi Comp parla di "lotte fratricide". Ecco il problema: fratelli non siamo, forse siamo cugini, ed i cugini si sa non sempre vanno d'accordo.

 

Quest'ultimo intervento dell'admin mi è piaciuto proprio.
E' inutile dire che siamo tutti uguali quando non lo si è.
Per esempio i Raduni di SM costano 300 euro e vanno negli hotel di alta gamma, è inutile dire che ciò accade anche per i 2cv o per i DS perchè la realtà è ben diversa.

Sono mondi diversi accomunati SOLO da uno stemma sul cofano.

Il Riasc, secondo me, è giusto che protegga, valorizzi e rappresenti tutti i modelli della Casa, indipendentemente dal loro grado di interesse suscitato nel pubblico.
Mi permetto di dire che in tempi di blocchi del traffico sarebbe bello che si soffermasse di più sul capitolo PROTEZIONE.

Nota a margine: che palle tirare in ballo peugeot ogni volta che si parla di citroen post 1975, se c'è sul cofano c'è il Double Chevron è una Citroen, se c'è il leone è una Peugeot! La Citroen non ha subìto dalla Peugeot l'AFFOSSAMENTO come lo ha subìto la Panhard dalla Citroen ergo è ancora in vita, anzi, guida il gruppo)

...........Così poi Comp parla di "lotte fratricide". Ecco il problema: fratelli non siamo, forse siamo cugini, ed i cugini si sa non sempre vanno d'accordo.

Ciao Admin,
come sai, la mia appartenenza alla famiglia Citroen è recente, nonostante ho usato per qualche tempo la lodevole LNA di mio cognato....

Personalmente ritengo che il RIASC, Registro Italiano Automobili Storiche Citroen, rappresenti la madre di tutte le Citroen nate sotto questo marchio anche se magari, da padri diversi ed i club associati, devono rispecchiare e valorizzare ognuno il proprio patrimonio senza snobbare il fratello maggiore o minore perchè il suo modello ha avuto piu o meno successo .... o perchè, il suo club ha meno associati dell'altro  ......   

Il RIASC, ufficialmente è passato sotto la protezione della casa madre, ottenendo così un riconoscimento non indifferente ma, ultimamente, mi sembra ( parere personale che spero vivamente che qualcuno mi smentisca ) stia perdendo credibilità e tempo in controversie che portano in vicoli ciechi , alimentando dissapori che non fanno altro che separare i club.

il RIASC, agli occhi della gente e dei suoi associati, come ho scritto nell'altro post, dovrebbe lasciar da parte queste cavolate e cercare di far valere un pò di piu il bollino attaccato sul parabrezza, perchè da questo autunno, in Lombardia, non potranno piu circolare per sempre le euro zero!!

ciao
Stefano

P.S.: e come dice un vecchio detto, di madri ce nè solo una, ma i padri....... possono essere parecchi

il RIASC, agli occhi della gente e dei suoi associati, come ho scritto nell'altro post, dovrebbe lasciar da parte queste cavolate e cercare di far valere un pò di piu il bollino attaccato sul parabrezza, perchè da questo autunno, in Lombardia, non potranno piu circolare per sempre le euro zero!!

Il tuo parere è ovviamente condivisibile... purtroppo le tue impressioni non sono prive di fondamento ma la soluzione non è immediata.
Il mio discorso infatti andava oltre le tue considerazioni: quello che cercavo di dire, ma evidentemente non sono stato chiaro, è che la cura per eliminare i dissapori non passa attraverso il <<semo tutti uguali>> e il <<volemose bene>> : perchè non siamo tutti uguali e non si può convincere uno che ha una passione per un certo modello a partecipare alla passione di chi ama un modello arrivato magari vent'anni più tardi.
La cura passa attraverso il convincimento di avere dei valori e delle mete comuni, e che l' unione fa la forza. Ma senza nominare TA DS SM GS CX 2CV AXEL VISA LN ZX BX ... perchè altrimenti si ricomncia.
Insomma PRIMA deve venire l'interesse comune: poi tutto il resto.
Dove invece sei rimasto indietro è sul discorso della legge regionale, che, avversata dallo stato, è ufficilamente decaduta. La notizia è passata anche qui sul forum. Ci beccheremo il solito blocco invernale, in attesa delle novità a livello nazionale che potranno essere buone o cattive, vedremo (ti rimando anche qui ai topic apparsi di recente)
Ciao e su con la vita! (e le sospensioni...)
Admin

 perchè da questo autunno, in Lombardia, non potranno piu circolare per sempre le euro zero!!

no comp, guarda qua:
http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2007/05/co_7_070530001.xml

Io ho bisogno di un chiarimento (stupido):
nella nella sigla riasc le parole sono "registro italiano auto storiche", cosa si intende per auto storiche? quell non più prodotte dalla catena di montaggio? o cosa?

Ciao Antonio,
avevo giurato di non scrivere più niente - né di qua, né di là - vista la brutta piega presa dalla discussione - peraltro, di fatto, inesistente - su questo argomento che mi sta a cuore da anni e sul quale non riesco a trovare pace.

Non credo di rispondere alla tua domanda con queste tre parole ma voglio provare a fare una riflessione insieme a te (sempre se ti va).

Esistono le auto storiche per ognuno di noi: considerazione soggettiva. Esistono le auto storiche per lo stato: considerazione, ahimé, oggettiva.

Secondo la prima considerazione possono essere storiche tutte le auto o nessuna. In qualsiasi condizione o perfette. Originali o taroccate. Alimentate a benzina o vapori di tungsteno.

Per la seconda considerazione invece lo stato ha fatto e sta facendo un gran casino. Noi ne stiamo facendo ancora di più. Purtroppo però in uno stato comanda lo stato e quindi, come diceva Boskov, "rigore è quando arbitro fischia".

Da non sottovalutare le auto che SARANNO storiche. Fattore importantissimo per non rischiare di stoppare a quello che c'è oggi il mondo del collezionismo storico.