Ma a voi il fatto del sovrapprezzo per il metallizzato di un tempo (inteso all'epoca in cui era sul listino) non vi ha mai delucidato il fatto che il lavoro era doppio: verniciatura più il trasparente...che sennò le parti metalliche (inclusioni della vernice) si ossidavano e non che erano più lucenti!
Ragazzi, siete proprio dei ragazzi!
fischer
Caro Fischer siamo sicuramente dei ragazzi dentro ma il lucido diretto esiste ,non sò fino a che anno è stato usato sulle nostre auto ma esiste .A tal riguardo invito Davide (che in questo momento a bisogno di certezze e non di chiacchere) a leggere questo interessante topic di un altro forum.
Le vernici originali Vespa fino al 1982 erano le PPG in monocomponente, diciamo in NITRO ma extralucide chiamate comunemente BI-LUX o LUCIDO DIRETTO o anche EXTRA LUCIDO.
Oggi giorno la PPG è introvabile, la MAX MEYER è quella consigliata su VESPATECNICA e accettata dal REGISTRO STORICO come originale, in verità è una mezza stupidaggine, difatti la MAX MEYER pur essendo una ottima vernice, spesso non si trova in base monocomponente ma solo Acrilica Bi-componente con aggiunta di catalizzatore, ora, posso capire la solita PX (anche se fino al 1984 per certo erano tutte ancora in nitro anche le PX), ma vedere quelle VBB o peggio vecchie Farobasso in acrilica un pò FERISCE il CUORE DEI PURISTI!
Certo una Vespa in acrilica è bella e perfetta, lucente, anzi brillante, direi...fin troppo!
Non sò se avete mai lucidato una vecchia STRUZZO o simile, ha quella vernice spessa, opaca, materica, molle, che MAI e poi MAI potrà essere replicata da una ACRILICA per sua natura rigida, di spessore minimale, brillante.
Ecco allora che nonostante quel che ti diranno i GOTA del REGISTRO STORICO (nomi a tutti conosciuti), una vecchia veterana o una OLD anni 60-70, in tinta pastello nitro lucidata a pasta e fatica assume una luce e un riflesso una corposità che MAI nessuna acrilica potrà vantare ed è in fin dei conti molto più simile all'originale vecchia NITRo di tanti, tanti anni fà!
Quindi pur addivenendo ad una conclusione non condivisa dai molti, meglio un chilo di vernice NITRo di contrabbando magari realizzata a Campione in fabbrica, che non una certificata, riconosciuta, ACRILICA Max meyer del piffero!
Perchè se è una vecchia vespa è a nitro e solo una NITRO la replica fedelmente! (modelli veterani pre 1963)
Fatte queste considerazioni passiamo all'analisi di cosa si trova oggi in commercio...
da subito vi dico poco o niente, difatti dal 2004 le vernici monocompo ed anche le acriliche in minor misura sono al bando per legge, sostituite da vernici BASE OPACA all'ACQUA!!! Sì, avete capito bene! Ecco perchè il Carrozziere di turno non capirà cosa gli chiedete e vi proporrà nel 90% dei casi un bel grigio opaco con finitura in seconda mano trasparente!
BESTEMMIA! Niente lucidi in seconda mano MAI e per nessun motivo, nemmeno sui metallizzati!
Alla meglio troverete ACRILICA Bi-compo, diciamo DIGERIBILE, ma pur sempre di ripiego...
torniamo dunque alla VECCHIA BASTARDA NITRO EXTRALUCIDA, pesante, ne serve difatti il doppio rispetto ad una acrilica e minimo 4 mani, ricordiamo difatti che và lucidata a "pasta & fatica" quindi meglio abbondare ed evitare che sia insufficente o troppo fina di spessore.
Se per caso la trovi, nel 90% dei casi è NITROCONVERTITA, ovvero una ACRILICA autocatalizzante, ovvero, che non necessita di catalizzatore, quella si trova e quella prenderai sopratutto se si tratta di un metallizzato (108,105,110,5/2,5/5), qualora invece si trattasse di un pastello tipo il Giallo cromo, il bioancospino o il blu marina e gli altri, potresti optare complicandoti non poco la vita di cercare un COLORIFICIO che REPLICA in BASE NITRO autentica la tinta originale, serve quindi un CAMPIONE e tanta fortuna, difatti qui entrano in gioco vari paremetri tra cui le BASI IN VERA NITRO (introvabili e quasi illegali), un COLORISTA di tale bravura che replichi perfettamente la tinta originaria, i costi, la disponibilità di un Campione decente (cosa affatto scontata), ma...
se hai una vecchia OLD, di certo potresti farla in base opaca ad acqua con trasparente, di certo facile troverai la Acrilica, un pò meno la NITRO-CONVERTITA (solo per alcuni codici), ma se la tua vecchia FAROBASSO o veterana, sarà in NITRO pura, dai retta....non esiste commento, replica, perchè ti accorgerai guardandola che è dannatamente la sua vernice!
Certo, lo ripeto, la nitro è difficile da lavorare, e ve ne accorgerete, scheggia poi e non tiene forte come una Acrilica e và spesso lucidata, questo se ci pensi...non ti ricorda qualcosa?
Comunque, ricordate che la NITRO è introvabile e che quindi una CONVERTITA è già il miglior risulato possibile, in ACRILICA durerà una vita, ma....
" come rinnegare l'amore che ci porta in garage a lucidare vecchi allumini e quegli scudi troppo largi o quelle fincate troppo ciccione? Una NITRO PURA è questione di stile, di amore, è pura passione, è VESPA!"
Tornando a noi consiglio tre marche di vernice PPG (introvabile ma originale per Vespa e Piaggio fino a minimo tutto il 1983), Max Meyer affiliata PPG e consigliata da Vespatecnica e quindi dal REGISTRO STORICO, in verità produce solo NITRO-CONVERTITA e per mia esperinza personale i grigi metz e derivati non sono mai fedeli, LECHLER, una parentesi, se c'è una vernice davvero buona che ci azzecca sulla tinta è questa! Sì perchè questi della LECHLER riproducono vernici solo e quasi in esclusiva per i veicoli storici che siano LANCIA, BIANCHI o PIAGGIO, direi che siamo un gradino sopra alla Max meyer, ma parlo sempre e solo per "esperienza personale", potrebbe nel vostro caso essere il contrario, comunque la serietà della LECHLER è garanzia, quasi mi verrebbe voglia di consigliare al REGISTRO STORICO di rivedere le loro considerazioni sulla verniuce Max Meyer troppo spesso un punto chiare sui metallizzati codice Piaggio!
Una ultima considerazione...
la vostra vespa finita, se acrilica si vede subito ha un effetto vitreo, se con lucido in seconda mano è in pratica un'aliena, se nitro convertita è bella e classica, se nitro pura, un poco opaca, mai veramente brillante, spessa, dannatamente originale! (sopratutto modelli precedenti il 1968).
Quale che sia la marca utilizzata e nonostante ciò che dice e consiglia VESPATECNICA e quindi il REGISTRO STORICO, una vernice non la si distingue per la marca quando stesa sul telaio, tutte si equivalgono e non c'è modo per capire se una tinta è Max meyer o LECHLER o a Campione! Il risultato al solito è quelo che conta!
Non mi dilungo sui FONDI di BASE ricordando solo che era ROSSO fino al 1955-56 a seguire NOCCIOLA fino al 1966 poi GRIGIO BIANCO fino al 1976-77 a seguire GRIGIO SCURO (codice 730) fino al 1988 dopo NERO (e vernici sempre Acriliche).
Alcuni modelli come ad esempio le VB1T a cavallo tra il 55 e il 56 potrebbero avere quindi sia base ROSSA che NOCCIOLA, idem le GS di solito (VS4 e VS5 in NOCCIOLA), per le Special il FONDO codice VESPATECNICA è sbagliato, il consigliato 80 e qualcosa è un grigio medio, mai riscontrato in verità sui modelli, le small fino al 1965 montano il NOCCIOLA e solo per le small dal 1966 in poi il fondo diventa GRIGIO ma di molto più chiaro GRIGIO-BIANCO.
Se andate con il codice in colorificio e chidete il FONDO vi verrà data in verità una VErnice a tinta, per avere ottimo Fondo ROSSO, NOCCIOLA, GRIGIO (nelle due tonalità chiara e scura) consiglio di realizzarlo partendo da vero FONDO e colorando fino al raggiungimento della tinta del Fondo originale. Evitate Epossidici dopo sabbiatura se potete, e preferite direttamente una bella spruzzata di Fondo originale in tinta, i fondi epossidici difficilmente sono del colore esatto del fondo, se graffiate si vedranno tre colori quindi, magari l'epossidico celeste o verde, il fondo nocciola e la vernice, non stà bene e non è "educato", solo fondo quindi.
Certo che ci avete capito poco...
Certo che davanti a quel bancone del colorificio la prossima volta avrete solo nuovi dubbi...
sò di aver fatto il mio dovere.
Saluti Gennaro