Beh Pasolini è stato un uomo particolarmente libero intellettualmente. Difficile per me considerarlo "uomo di sinistra", anche se lui si è sempre professato comunista. Mi è difficile farlo almeno secondo i rigidi canoni che separano, spesso troppo superficialmente, la "gente di sinistra" dalla "gente di destra".
Comunque, Pasolini a parte, non è scritto da nessuna parte che uno di sinistra non possa amare il bello e il buono.
Il proletario si accontenta del minimo dettato dalla sussistenza non per pura convinzione ma perché, purtroppo, altro non riesce a fare. Limita le proprie pulsioni per dare priorità alla sopravvivenza sua e della sua famiglia. Ed è per questo che la lotta proletaria è stata, è e sarà sempre benedetta.
Però, se potesse, stapperebbe certo Chateau Margaux per cena, vestirebbe Armani e viaggerebbe in Aston Martin, come farei io. D'altra parte essere proletari non è certo sinonimo di essere scemi.