Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove

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Offline Martini

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #90 il: Maggio 23, 2018, 12:50:52 pm »
Per altro, mi dicono che l'entrata in vigore della nuova normativa sulle revisioni, prevista per lo scorso 20 maggio, è stata tabulata di diciotto mesi...

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Offline FeDeesse

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #91 il: Maggio 24, 2018, 10:14:26 am »
Per altro, mi dicono che l'entrata in vigore della nuova normativa sulle revisioni, prevista per lo scorso 20 maggio, è stata tabulata di diciotto mesi...


peccato.
Era l'occasione per iniziare a mettere un pò di ordine.
Qualche citroën.....

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Offline cristiano

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #92 il: Agosto 02, 2018, 07:21:43 am »
Frattanto, questi fuori di testa esaltati del comune di Milano stanno lavorando per realizzare la LEZ piu' grande d'Europa (...) coincidente in pratica con l'intero territorio comunale, con tanto di accessi monitorati da telecamera per controllare le targhe e multare d'ufficio gli inquinatori. Da gennaio 2019 stop alle benzina euro 0 e diesel euro 0 1 2 3, da ottobre 2019 anche euro 4 e poi avanti col teatrino, fermando le diesel euro 5 e via discorrendo. Tocchera' quindi ad altre grandi citta' come Torino e Roma, ovviamente senza un protocollo nazionale e dove ciascun illuminato ambientalista ci mette del suo per complicare le cose e fare cassa con le multe. Queste iniziative comunali (che hanno valenza tutto l'anno e tutti i giorni, forse tranne le domeniche) si aggiungono agli attuali blocchi del traffico invernali di matrice regionale. Ad oggi pare che queste deliranri iniziative comunali sulle LEZ non contemplino di prevedere esenzioni per i veicoli storici identificati nel solito art.60 CDS. Se ne parla  anche su Ruoteclassiche di agosto descrivendo gli atti di un gruppo di lavoro (senza il Riasc, ovviamente) che sta cercando di evidenziare il problema ai siori comuni illuminati da ambientalismo (o da consenso elettorale?)...
« Ultima modifica: Agosto 02, 2018, 08:32:16 am da cristiano »
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Offline mario55

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #93 il: Agosto 02, 2018, 07:02:24 pm »
Come oramai avrete capito io sono un Po il bastian contrario, la persona che dice quello che pensa, è senza peli sulla lingua, ed anche adesso voglio dire la mia, per quello che vale.

A noi Italiani piace essere presidenti e/o amministratori di qualcosa, del condominio, della squadra di calcetto, del circolo ricreativo ..... insomma pur che sia va tutto bene.

Però nel campo delle auto storiche, che in Italia senz'altro conterà diverse centinaia di migliaia di appassionati, la divisione in migliaia di club non porta altro che all'attuazione del detto "dividi ed impera".

Il governo, attuale, passato e futuro è ben contento di questa divisione,  porta acqua al suo mulino è lascia noi a parlar male dell' ASI, del RISC, del club 500, del club auto vecchio della Valle buia di Pantelleria,  senza concludere niente di positivo.

Non è che io abbia la soluzione, ci mancherebbe non sono così pretestuoso, ma secondo me un unico club di auto storiche a livello nazionale con milioni di iscritti, che faccia la voce grossa con il governo è l'unica strada da percorrere.

Ovviamente deve essere un club riconosciuto dalle attuali leggi, è l'unico al momento attuale, che può raccogliere dalla Ford T, fino alla Citroen XM, dalla Indiana del 1914 al Ciao del 1990, è  l'ASI.

Molti so che sorgeranno il naso, ma vogliamo, non dico vincere questa guerra, ma almeno partecipare con le forze giuste, la strada è questa.

Altrimenti chiudiamo i nostri ferriavecchi in garage e poi svendiamoli all'estero.

Ovviamente questo mio penserò è rivolto a coloro che sono presidenti di qualche associazione sopra menzionata ed anche delle altre.

Mario55

Se non state pagando qualcosa non siete un cliente: siete il prodotto che stanno vendendo.
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Offline SCARABEO

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #94 il: Agosto 02, 2018, 07:14:46 pm »
Scusa ma l'ACI (che tra l'altro esiste in ogni nazione, a differenza dell'ASI)
non comprende già praticamente tutti !
Auto d'epoca incluse ?
Poi gli iscritti ACI non sono molto più pesanti come numero ?

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Offline cristiano

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #95 il: Agosto 02, 2018, 08:11:53 pm »
Peccato che l'ACI...si e' praticamente autoinvitato al tavolo senza avere voce in capitolo, visto che non e' neppure riconosciuto dal CDS art.60 come registro le cui attestazioni di storicita' hanno valore legale. Per quanto mi riguarda, ben venga un solo ente preposto a occuparsi di queste cose e a tutelare tutti gli appassionati possessori di veicoli storici. Ma ricordo che siamo in Itali', nel paese delle fazioni e dei partitini per cose ben piu' importanti, figuriamoci per questo...
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Offline haiede

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #96 il: Agosto 02, 2018, 08:32:33 pm »
Scusa ma l'ACI (che tra l'altro esiste in ogni nazione, a differenza dell'ASI)
non comprende già praticamente tutti !
Auto d'epoca incluse ?
Poi gli iscritti ACI non sono molto più pesanti come numero ?

L'aci in Italia è pressochè parastato......non è autonomo, mantenuto dalle quote iscritti, scevro da interessi particolari della politica o altro..........quindi è un ente che prima tutela se stesso e gli interessi che rappresenta e poi, forse e se avanza tempo gli iscritti.
Non ha mai fatto la voce grossa con le istituzioni..........ci mancherebbe pure!.......esiste grazie a loro!
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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #97 il: Agosto 02, 2018, 09:08:57 pm »
Però li dentro siete in tanti !!!

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Offline cristiano

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #98 il: Agosto 02, 2018, 09:54:13 pm »
Anzi, l'ACI e' quello che si e' inventato anni fa la duplicazione dell'archivio con i dati della motorizzazione, generando tutta la manfrina del foglio complementare prima e del certificato di proprieta' poi quale inutile allegato al libretto di circolazione. Cosa praticamente unica a livello mondiale e con ovvia duplicazione di passacarte e relativi costi. Da gennaio 2019, si dovrebbe finalmente avere il documento unico di circolazione per i veicoli di nuova immatricolazione, mentre i veicoli pregressi viaggeranno coi loro originali (libretto di circolazione +foglio complementare o certificato di proprieta') fino ad eventuale passaggio di proprieta'. Qui sta il brutto, nel senso che se un veicolo storico cambiera' proprietario, bisognera' consegnare i bei documenti originali, per avere un nuovo documento unico di circolazione con la proprieta' aggiornata. Salvo deroghe per i veicoli storici, speriamo.
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Offline cristiano

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #99 il: Agosto 03, 2018, 08:32:04 am »
La LEZ del comune di Milano si chiamerà AreaB e si aggiungerà all'areaC che da tempo già regola gli accessi al centro storico. Già si comincia a leggere che in futuro l'AreaB potrà essere estesa ai comuni dell'hinterland milanese. Per circolare, dovremo tenere in auto un pieghevole con tutte le istruzioni d'uso per districarsi in questo ginepraio, siamo alla follia...
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Offline Martini

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #100 il: Agosto 05, 2018, 07:07:38 pm »
Nei comunicati del Comune di Milano è apparsa l'esenzione per le "auto storiche" o "auto d'epoca", secondo le fonti.
Aspettiamo il chiarimento del Comune relativamente a questo termine che, come già detto, dovrebbe essere quello identificato dal gruppo di esperti incaricato dalla Commissione Europea a suo tempo che ha "partorito" la definizione mesi fa.
Quindi 30 anni, auto completamente originali o correttamente restaurate (vedi primo post di questo topic).

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Offline mickey

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #101 il: Agosto 06, 2018, 03:34:05 pm »
Ci saranno certamente delle deroghe per le auto d'epoca,  perchè non può essere altrimenti.
Si tratterà di capire bene solo chi, come e perchè.
Sperando che una volta tanto il buon senso possa prevalere; allo stato attuale possiamo solo fare questo, stando con gli occhi e soprattutto con le orecchie ben aperte.

Quello che mi domando è: cosa significa auto Citroen correttamente restaurata oppure completamente originale?
Sicuramente lo è una vettura certificata dalla Commissione Tecnica  RIASC, mentre ho grossi dubbi su una targa apposta da chiunque altro, ASI incluso.

Chissà, potrebbe essere  l' ultima occasione per sistemare qualcosa (art.60 CDS) che ha fatto acqua da tutte le parti.

Di certo è che il mondo corre troppo veloce per questi provvedimenti;  e come diceva qualcuno sopra, in futuro anzichè godere con il "vecchiume"  a incrociare strade panoramiche e paesaggi del mondo, il rischio che ci si trovi a consultare calendari, cartine delle areee A/B/C/D per capire dove andare e dove no, e soprattutto non prendere multe, è davvero elevato.





Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #102 il: Agosto 06, 2018, 03:50:28 pm »
Strade panoramiche e paesaggi del mondo... in centro a Milano?  8)

Che poi in centro a Milano mi sa che nessuno un minimo sano di mente ci vuole andare.
Magari ci deve andare, ma ci deve andare proprio con l'auto d'epoca?

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Offline fricko

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #103 il: Agosto 06, 2018, 03:59:43 pm »
Almeno a Milano sono organizzati...
Voglio proprio vedere quando tutto ciò accadrà da Kabul....ehmm cioè volevo dire da  Roma in giù.
“Cos'è il Genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.”
[M.Monicelli - Amici miei]

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Offline mickey

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Re:Parlamento Europeo e auto d'epoca, qualcosa si muove
« Risposta #104 il: Agosto 06, 2018, 04:56:28 pm »
Strade panoramiche e paesaggi del mondo... in centro a Milano?  8)

Che poi in centro a Milano mi sa che nessuno un minimo sano di mente ci vuole andare.
Magari ci deve andare, ma ci deve andare proprio con l'auto d'epoca?


Capitano, per strade panoramiche non mi riferivo ovviamente a Milano.
La paura è che questa cosa si estenda a macchia d'olio negli anni a venire.

Ma cmq ti posso assicurare che girare in auto alcune vie del centro storico di Milano ha un fascino unico.
Credo di averlo fatto l'ultima volta il 23 o 24 dicembre di quest'anno in DS, sensazioni uniche.

In realtà poi in area C a Milano con le euro zero non circoli mai (questo già da tempo) dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30.
Non  entri manco a pagamento.

Il guaio chiamiamolo "nuovo", è che con la zona LEZ (low emission zone) a far data dal 01 gennaio 2019  mi sa che a Milano non ci entriamo proprio più con  le euro zero.

Vedremo le deroghe.