Ho già espresso la mia opinione in merito in questo topic (
http://forum.ideesse.it/smf/index.php?topic=7300.30) ma le "belle" foto postate da SCARABEO meritano un commento.
Io, credo che la DS fosse dotata all'epoca di tante accortezze relative alla sicurezza attiva e passiva, ovviamente da leggere nel contesto e nel traffico dell'epoca. La mancanza delle centine sul soffitto, la mancanza di sporgenze e spigoli, di modanature all'interno ed all'esterno, le imbottiture, il volante monorazza, rendevano quest'auto sicura, anche se oggi i criteri sulla sicurezza sono diversi come del resto sono diversi i materiali che compongono un'auto, il traffico, le prestazioni delle vetture, etc. [Le strade invece in molti casi sono le stesse
].
Esaminiamo ora alcune delle foto postate dal buon Franco. A mio modo di vedere la prima non è indicativa della resistenza della vettura. Se vedete il frontale di questa ID/DS, noterete come questo appaia, tutto sommato, integro. L'urto con la Peugeot 403 deve avere interessato il frontale di quest'ultima ed il laterale della Dea, laddove risiede il punto debole della vettura, anzi, il punto debole di ogni vettura.
A questo proposito ricordo di avere visto su "Quattroruote" la foto di una Ford Zephyr - o Zodiac - che aveva letteralmente sventrato un'Alfa Romeo Giulia che non aveva rispettato una precedenza. Da quest'urto la Giulia risultava polverizzata nell'attraversamento da parte a parte compiuto dalla Ford. Sulla stessa testata ricordo anche la foto di una Peugeot 404 che aveva sfracellato una Mercedes del tipo 190-200-220-230-300 "Heckflosse" [W110-W111-W112], proprio come quella della foto 2. Vettura che mi sentirei di definire "robustina".
La seconda e la quarta foto [ski] dovrebbero essere relative alla stessa vettura.
Quello che fa la differenza non è tanto la gravità dell'urto - come l'amico SCARABEO ben sa - ma la capacità di assorbire l'urto da parte dell'auto evitando di trasmetterlo alla cellula dove invece risiedono i passeggeri. Non è in infatti raro vedere in vetture degli anni '50 auto abbastanza integre ma con numerosi morti sull'asfalto, al contrario di oggi dove si veduno vetture dilaniate e qualche ammaccatura sui passeggeri. All'epoca poi, come ulteriore aggravante, avevamo i passeggeri dell'auto colpiti da cruscotti, piantoni dello sterzo, volanti, cristalli temperati, fregi cromati, che si tramutavano nell'urto in veri e propri ordigni. Quante volte ho visto volanti con il loro bel piantone dello sterzo essere finiti nei posti posteriori o contro il tetto della vettura ?
X rugginoso
Da noi il tempo è bello, almeno fino a quando il buon SCARABEO non tirerà fuori il cabrio ...